EURO TERRORE!

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Dopo il discorso programmatico del nuovo primo ministro francese Valls, secondo il quale … “ l’euro è troppo forte sui mercati internazionali, cosa che si ritorce contro l’export dei paesi dell’eurozona… Ideologie al macero in Francia è bastato che tre o quattro governatori della Banca Centrale incominciassero ad agitarsi per il fantomatico quantitative easing europeo e che la Fed nelle sue minute dichiarasse che non c’è alcuna luce in fondo alle tunnel delle illusioni americane ed ecco che anche la Spagna per la prima volta sente il fiato cambio sul collo… Spain’s Rajoy, France’s Valls Take Aim at ECB Over Strong Euro

” Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy si è unito il suo omologo francese Manuel Valls nel criticare la BCE per non aver agito contro l’euro forte, che dicono, ostacola la ripresa economica della zona Euro.

“Mi piacerebbe che ci fosse un diverso tasso di cambio”, ha detto Rajoy (…) 

La Spagna in particolare ha fatto affidamento sulle esportazioni per favorire il suo recupero, mentre la Francia, come gli amici di Machiavelli ben sanno, sta cercando di rilanciare la domanda per i suoi prodotti all’estero dopo la continua crescita del deficit commerciale per quasi tutto il decennio.

E Renzi che ha detto? Ah si Renzi ha dato disposizioni alla Banca d’Italia di far cambiare in dollari gli 80 euro che verranno dati ai poveri, rigorosamente prima del 25 maggio.

Ovviamente i mercati valutari se ne fregano di quattro amici al bar che chiaccherano del nulla e guardano a quello che si sono raccontati gli illusionisti della Fed, si quelli che vedono miracoli economici ovunque… Fed: spunta incontro “segreto” su guidance relative ai tassi

I verbali relativi alle ultime riunioni del FOMC, il comitato monetario della banca centrale americana, hanno restituito la calma agli operatori preoccupati di un possibile aumento dei tassi all’inizio del 2015. Le minute hanno confermato che un tasso di disoccupazione al 6,5% non è più una determinante e che i banchieri centrali guarderanno ad altri indicatori per decidere il futuro della politica monetaria americana.

NEW YORK – La Federal Reserve ha organizzato una rara riunione straordinaria in videoconferenza prima dell’ultimo incontro ufficiale del Fomc, per cercare di preparare con cura una svolta sulla guidance che offrisse alla Banca centrale maggior flessibilità di politica monetaria. E, durante le loro discussioni di quelle settimane, i suoi vertici hanno espresso preoccupazione soprattutto di apparire come dei “falchi”, di inviare cioè ai mercati segnali troppo aggressivi su future strette nei tassi di interesse. (…) Tra i punti considerati più delicati e’ stato proprio il timore di dare segnali troppo drastici sulle future strette sui tassi. Alcuni esponenti hanno anche sostenuto la necessità di indicare esplicitamente che la Fed intende oggi spingere l’inflazione al rialzo verso il suo target del 2 per cento. (SOLE24ORE)

Tutti bravi ragazzi con tanta buona volontà, ma non hanno alcuna chance di uscire da una debt deflation presto, soprattutto ora che in America pare che il re-leveraging stia per offrire il suo ultimo fuoco di paglia prima di un nuovo Minsky Moment, ovvero di una nuova crisi finanziaria.  Citi Warns The Leverage Clock Is Ticking

Prima che qualche anima candida si agiti per la paura di perdere il treno dall’Asia arrivano due buone notizie via Zero Hedge

Una è questa Japan machinery orders fall 8.8% on month in February

l’altra è questa… China Export Woes Point to Trade Distortions

China March exports tumble 6.6%, worse than expected

Chinese Exports and Imports Unexpectedly Fell in March

 

 

E’ chiaro ora che nonna Yellen ha utilizzato la famosa arma dei “sei mesi” per frenare un mercato azionario che loro ritengono non essere sopravvalutato.

Ci sono anche i pifferai magici di Goldman Sachs che dopo aver previsto mirabolanti salite infinite per i mercati ora suggeriscono prudenza…

Thanks to ZeroHedge

Tutto bene quindi, mentre i traders si trastrullano con i cambi sulla famosa ormai linea Maginot, tanto i tassi saliranno … ora, subito, adesso!

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9 commenti Commenta
reragno
Scritto il 10 Aprile 2014 at 11:29

Stupendo articolo, grazie Andrea lucido come sempre.

Bisogna creare un nuovo movimento politico con te come responsabile economico.

Io posso fare l’attachino.

I Più preparati e competenti di questo blog e di altri blog amici si mettano in gioco.

gnutim
Scritto il 10 Aprile 2014 at 12:05

reragno@finanzaonline,

reragno, non pungolare Andrea su questo argomento che sennò si inkakkia

però……….. 😉 😉 😉 😉 😉 😉

mirrortrader
Scritto il 10 Aprile 2014 at 13:07

Io Posso fare l’usciere?
https://www.youtube.com/watch?v=0_mk_me1oIU

stanziale
Scritto il 10 Aprile 2014 at 15:05

Come cittadino di sub colonia di secondo grado di un impero morente, posso dire che tira un’aria molto brutta?
http://aurorasito.wordpress.com/2014/04/10/il-petro-rublo-russo-sfida-legemonia-del-dollaro-usa-la-cina-sviluppa-il-commercio-eurasiatico/
mai avrei immaginato che, per sapere come vanno le cose, avrei dovuto abbeverarmi a: “la voce della Russia”.

gnutim
Scritto il 10 Aprile 2014 at 17:15

stanziale@finanza,

a quanto pare le germania si è accorta che fare la guerra con l’itaglia si perde sempre, quindi si sta alleando con russia e cina che sono ben altra cosa. L’importante che BGR e USA siano dall’altra parte della trincea.

Benvenuti nella terza guerra mondiale. Mi sa che i cow boys stavolta non interverranno a difesa di un tcontinente che non ha una goccia di gas e petrolio

stanziale
Scritto il 10 Aprile 2014 at 20:13

gnutim@finanza,

Mi sa che in Ucraina il colpo di stato ad opera dei neo nazisti guidati da Usa e Germania non gli viene tanto bene….http://aurorasito.wordpress.com/2014/04/10/donetsk-e-lugansk-limplode-lucraina/
a proposito, per sapere esattamente quello che ha detto Putin sui debiti dell’Ucraina, come dicevo sopra, bisogna consultare la voce della russia e pochi altri organi indipendenti, dato che i giornali e tv italiane propinano menzogne non riportando correttamente. Negli ultimi anni hanno concesso sconti per 35 miliardi di dollari all’Ucraina e si sono un po’ rotti…quindi d’ora in poi manterremo noi l’ucraina, giustamente.. Eh, gli piacerebbe predare le risorse della Russia, ma non penso che ce la faranno…L’accordo anti dollaro e’ realta’, i Russi li stanno sfanculando a tutti i livelli, dopo le carte di credito anche wikipedia.

radius
Scritto il 10 Aprile 2014 at 20:52

stanziale@finanza,

Ciao, guarda che non è proprio così, i disordini restano altamente localizzati e non seguiti dalla popolazione.
Per quanto riguarda i “locali” che hanno aderito con tanto ardore la situazione è questa:
Eastern Ukraine: ‘Local’ protesters storm theater thinking it was Kharkiv City Hall
Tanto erano locali che hanno scambiato il teatro per il comune!
Putin metterà pressione almeno fino alle elezioni del 25 maggio ma sortirà più la situazione economica che le rivolte “locali”

gnutim
Scritto il 11 Aprile 2014 at 11:00

la carta sraccia italiota ha già messo tutto a tacere?

kthrcds
Scritto il 11 Aprile 2014 at 13:44

@ radius (10 aprile 2014 alle 20:52)

Veramente la situazione è un po’ più complessa di come la raccontano i media occidentali. Sui media russi si trovano reportage e filmati che raccontano di vaste fasce di popolazione che a Kharkov, Donetsk, Lugansk e in altre città non riconoscono il governo golpista di Yatsenyuk e chiedono l’indipendenza da Kiev.
Come ha detto stanziale (10 aprile 2014 alle 20:13) “in Ucraina il colpo di stato ad opera dei neo nazisti guidati da Usa e Germania non gli viene tanto bene”.
Dal canto loro i russi stanno facendo di tutto per non aggravare una situazione già abbastanza delicata di per sé. È l’occidente che continua a soffiare sul fuoco, ma i russi non sembrano molto preoccupati. Hanno capito perfettamente cosa è successo, e Lavrov in più di un’occasione non ha mancato di ricordare le pesanti responsabilità per il golpe in Ucraina di Usa e Ue. Tuttavia la Russia non manifesta l’intenzione di dividere l’Ucraina e ha attivato tutti i canali diplomatici per giungere ad una soluzione la più equilibrata possibile.
A questo punto la Russia non deve fare altro che attendere che i “rivoluzionari” scoprano che gli “aiuti” promessi dalla Ue e dal Fmi sono aria fritta, e si prenderanno a mazzate tra di loro.
Dopodiché, l’autoproclamato governo di Kiev sarà chiamato ad assumersi le sue pesanti responsabilità.

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