ITALIA … L’ODORE DEL SANGUE!

Scritto il alle 10:09 da icebergfinanza

Forse a qualcuno sarà sfuggito ma alcune settimane fa alla Reuters, una delle agenzie di stampa più quotate al mondo è sfuggito un articolo preconfezionato che celebrava la morte di George Soros, speculatore finanziere predatore travestito da filantropo che media e festival italiani, ma non solo, fanno a gara per invitare e ascoltare, un popolo di fessi e ingenui che lo sta ad ascoltare.  

Un pò come invitare un pedofilo in un asilo a parlare di pedagogia, invitare uno speculatore a parlare di economia e finanza…

SOROS Il filantropo – Icebergfinanza  ma andiamo oltre ed asoltiamo cosa ha da raccontarci il nostro nonnino…

Dormivamo sonni tra due guanciali. Il “tormentone spread” (il “copyright” della locuzione spetta a Renato Brunetta) sembrava finito da quando il governo Enrico Letta è in carica. In effetti, si era quietato qualche settimana prima del giuramento quando i mercati restavano in attesa mentre il Movimento Cinque Stelle (M5S) rispondeva con un secco, ma ben intonato, “Tu no” al ritornello di Pierluigi Bersani “Vengo anch’io”.

L’11 maggio, il finanziere-filosofo George Soros, in pensione dal mondo dei “giochi di denaro” e impegnato a tempo pieno nella fondazione filantropica Open Society, ha sussurrato, con toni sornioni, che la “luna di miele dei mercati con l’Italia non può durare” e che il ballo dello “spread” starebbe per riprendere. L’affermazione merita di essere approfondita. Formiche

Per chi legge il nostro Machiavelli questa non è una novità, lui sa bene si dall’inizio dell’anno che si tratterà di un anno decisamente “double face”!

In questi mesi Niccolò ha dimostrato di saper interpretare i movimenti dei mercati e gli ha condivisi con tutti coloro che hanno contribuito liberamente al nostro viaggio.

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Perché Soros (a cui vengono, a torto o a ragione, addebitati i forti movimenti di capitali a breve che portarono alla fuoruscita dell’Italia dagli accordi europei sui cambi il tra il 16 ed 17 settembre 1992, e alla forte svalutazione della lira) ha rotto il silenzio l’11 maggio? Non certo perché si trovava su suolo italiano (in quel di Udine) a ritirare un premio intitolato a Tiziano Terzani nell’ambito della manifestazione “Vicino/Lontano”. (…) 

Il secondo è rappresentato dall’assemblea del Partito Democratico (Pd) e dalla manifestazione del Popolo della Libertà (Pdl) a Brescia – ambedue improntate a toni così belligeranti da fare dubitare che il “calmante Letta” avrà effetti duraturi. Nell’entourage di Soros (il quale, per quanto “a riposo”, ha ancora la capacità di muovere flussi importanti di fondi da una piazza all’altra), i problemi del Pd sono più preoccupanti di quelli del Pdl perché è, tecnicamente, l’azionista di maggioranza al governo ed alla Camera, ma se si votasse oggi sarebbe il terzo partito del Paese. Le varie correnti, e fazioni, in cui è diviso, ne sono consapevoli. Questa consapevolezza non serve a tentare di ridurre le tensioni interne ma le acuisce perché è in corso un gioco al massacro in cui tutti accusano tutti di avere la responsabilità di avere perso la guida politica del Paese pur avendo, per pochi voti, vinto un enorme “premio di maggioranza” alla Camera. I mercati minacciano di diventare sempre più nervosi man mano che a fronte di provvedimenti poco popolari per parte dell’elettorato Pd in seno all’azionista “di maggioranza” aumenteranno le tensioni, e con esse la tentazione di alcune correnti di abbracciare Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) e, se non respinti (come probabile), il M5S.

Quest’ultimo punto merita di essere esaminato con cura. A fronte di una dirigenza politica che, agli occhi di Soros, è logora, il finanziere filantropo non ha mai nascosto una certa simpatia per il M5S che ai suoi occhi potrebbe essere, per l’Italia, una Solidarnosc o una “Charta 77″ (i movimenti da lui aiutati in Polonia e Repubblica Cèca) in quanto composto da giovani, coesi e mediamente molto più istruiti soprattutto dei parlamentari Pd. Ciò vuol dire che una danza dello “spread” potrebbe essere macabra per il governo ma non per l’Italia (se accelera il ricambio).

Ma ascoltate ora perchè arriva il bello, si quello che attribuisce alla speculazione non solo il compito di ripulire delle carcasse finanziarie il terreno ma anche quello di ripulire il mondo dall’immondizia…

George Soros, lo speculatore (non) pentito: “Giusto l’attacco all’Italia 

Ventuno anni fa, con il suo fondo Quantum, contribuì a portare la lira, e la nostra economia, a un passo dal baratro. Ora, George Soros, finanziare americano di origini ungheresi con un patrimonio da 14 miliardi di dollari e una seconda vita da filantropo, è fresco vincitore del premio Terzani, ricevuto ieri a Udine per il suo saggio“La crisi globale e l’instabilità finanziaria europea”. Da lì, parlando con Repubblica e La Stampa, ripercorre la massiccia operazione speculativa che mise in ginocchio nel 1992 il Paese. E difende, non senza un certo cinismo, tutte le sue mosse.

“L’attacco speculativo contro la lira – esordisce Soros – fu una legittima operazione finanziaria”. “Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana. Bastava saperle leggere”. Nessun segreto, insomma. Nessuna informazione riservata o soffiata nei salotti dell’alta finanza. Solo una lucida, ma spietata, comprensione della realtà, che Soros sintetizza con una formula particolarmente efficace: “Gli speculatori fanno il loro lavoro, non hanno colpe. Queste semmai competono ai legislatori che permettono che le speculazioni avvengano. Gli speculatori sono solo i messaggeri di cattive notizie”.

Per certi versi ha ragione il buon Soros, ma omette di raccontare che oggi la speculazione provoca ad arte, istiga è manipolazione e frode sistematica, perchè dove c’è l’odore dei soldi e del sangue non ci sono regole, questo il nostro Machiavelli lo sa benissimo.

“In Italia la tregua non durerà”. “In Italia la tregua non durerà”. “In Italia la tregua non durerà”. “In Italia la tregua non durerà”. “In Italia la tregua non durerà”.

Noi questo lo sappiamo benissimo loro si stanno preparando ma questa volta Soros e Company rischiano di farsi male, molto male. Noi ci ritireremo in riva al fiume ad osservare la battaglia tra sciacalli ed avvoltoi!

Quindi una riflessione sul nostro Paese. La tregua dei mercati verso l’Italia, secondo Soros, “non durerà a lungo. Siamo in una situazione lontana dall’equilibrio”. “L’Italia – dice – “è in grave difficoltà anche se “non è senza speranza. Con dei cambiamenti alla struttura dell’euro potrà risolvere i suoi problemi”. E ancora. “La grave recessione deriva dalle regole di austerità imposte dall’Europa”. Ma ” l’Italia “non rischia di fare la fine di Cipro” afferma ancora Soros per il quale pesa la crisi politica interna. “C’è una tragedia dell’Europa e anche una tragedia dell’Italia: la crisi dell’euro sta lavorando per far tornare Berlusconi…” conclude il magnate.

Nel frattempo altri avvoltoi e sciacalli finanziari esprimono il loro temporaneo apprezzamento… Goldman Sachs «promuove» l’Italia

L’ultima grande occasione continua! In settimana qualche turbolenza ma nulla di particolarmente interessante anche se mese dopo mese, settimana dopo settimana, la seconda parte dell’anno si avvicina.

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Inoltre Vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su   METEOECONOMY  per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.

 

 

 

24 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 13 Maggio 2013 at 10:41

Stiamo a vedere come si muove il nuovo governo e Draghi, che e’ stato accusato dal ministro tedesco di favorire l?italia(?!); di sicuro il credito delle banche italiane alle aziende e’ diminuito nell’ultimo anno di 40 milairdi, guarda caso l’esatto ammontare dei quattrini che Monti ha dato alle banche tedesche e francesi tramite i fondi di salvataggio. Se questi miliardi fossero rimasti in Italia quanti posti di lavoro sarebbero stati salvati? Recentemente abbiamo staccato un altro assegno di 2,8 miliardi…..vediamo se il nuovo governo continua imperterrito a rastrellare quattrini per darli ai nostri carnefici……W l’italia sovrana e libera, soprattutto dai tedeschi.

stanziale
Scritto il 13 Maggio 2013 at 10:55

http://www.rischiocalcolato.it/2013/05/schaeuble-bacchetta-draghi-basta-aiuti-nascosti-allitalia.html
Il padrone ha parlato. Solo aiuti alla Germania alla luce del sole

gnutim
Scritto il 13 Maggio 2013 at 11:44

c’è un altro cojone da togliere dai piedi, ma li abbimao solo noi degli autolesionisti del genere???

“L’Italia dovrebbe presentare la richiesta di aiuti al fondo salva-Stati Esm e utilizzarli per ricapitalizzare il sistema bancario. Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board della Banca centrale europea e presidente di Snam, in occasione di un convegno a Milano, secondo quanto riportato dalle maggiori agenzie di stampa. Per Bini Smaghi l’Italia dovrebbe fare come la Spagna ma, a suo dire, è l’orgoglio nazionale a frenare tale mossa”

E’ la tua testa di caxxo che spara cagate invece no?

silvio66
Scritto il 13 Maggio 2013 at 12:32

Risulta utile ascoltarlo per sapere dove non andare. Vi ricordate la chicca in autunno 2008 dei 5 miliardi di dollari investiti da soros sul fisso? Non diceva ovviamente di quante decine ne stava muovendo al ribasso. Uno squalo che presto dovrà pensionarsi per fortuna. Non illudiamoci però che di squaletti pronti a divorasi tutto crescono belli grassi anche oggi.

stanziale
Scritto il 13 Maggio 2013 at 12:33

gnutim@finanza,

Quindi ne consegue che, sempre secondo Bini Smaghi, partecipiamo ai fondi di salvataggio per orgoglio nazionale, per non apparire morti di fame….cioe’ i nostri rappresentanti fanno i finocchi con il c…dei nostri disoccupati….quasi quasi gli credo.

gioc
Scritto il 13 Maggio 2013 at 13:05

A proposito di Bini Smaghi , ma lo avete sentito parlare dalla Gruber sulla 7tv insieme con l’ illustrissimo economista dal CV mooolto lungo Alesina ? Il nobile rampollo di nobile famiglia fiorentina che va sotto il nome di Bini Smaghi ed il noto economista mettevano a disposizione del volgo le ricette per uscire dalla crisi.La prima del nobile Smaghi è quella di rendere più flessibile il mercato del lavoro. Una grande idea. La seconda è ripatrimonializzare le banche, naturalmente con soldi pubblici. Così i poveri banchieri si sentiranno più sicuri con tanti bei soldini pubblici e potranno ricominciare a prestare soldi alle imprese e alle famiglie. Che genio. Leggete il CV del nobile Smaghi e vedrete che è vissuto più all’estero che in Italia ed ha accumulato tanti di quegli incarichi che uno si domanda se avrà mai avuto il tempo per andare al bagno. Ma si sa se uno nasce genio!!!! Bisognerebbe vedere se in qualche scantinato o magazzino dei Beni Culturali o di qualche nostro Museo è rimasto qualche esemplare di quel simpatico attrezzo inventato da un certo Joseph-Ignace Guillotin . Chissà! Potremmo averne presto bisogno.

icebergfinanza
Scritto il 13 Maggio 2013 at 14:01

Lasciateli perdere …spazzatura intellettuale!

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 14:20

intanto l’economia Italiana rallenta rallenta sempre più:

cala di circa 1 billion euro i.v.a. nel 1 trim 2013 ! 😯 che moltiplicato x 4 = saranno 4 miliardi di euro ! 😈

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 14:20

Il Ministero delle Finanze comunica che nel periodo gennaio-marzo 2013, le entrate IVA sono risultate pari a 20.124 milioni di euro
(–1.900 milioni di euro, pari a –8,6%):
• 16.696 milioni di euro (–882 milioni di euro, pari a –5,0%) derivano dalla componente relativa agli scambi interni;
• 3.428 milioni di euro (–1.018 milioni di euro, pari a –22,9%) affluiscono dal prelievo sulle importazioni.
Nel primo trimestre 2013 l’evoluzione negativa del gettito sugli scambi interni è riconducibile al calo della domanda in tutti i principali settori di attività economica. Persiste la flessione dei consumi di beni e di servizi che si riflette in particolare sul gettito IVA nel commercio degli autoveicoli (–13,4%), nelle attività manifatturiere (–5,8%) e nelle costruzioni (–15,5%), maggiormente colpiti dagli effetti congiunturali negativi. Si registra una dinamica sfavorevole del gettito IVA anche nei settori del commercio all’ingrosso (–5,7%), dell’industria (–4,8%) e dei servizi privati (–4,8%), a fronte di una variazione positiva per il solo settore commercio al dettaglio (+2,1%) che riflette l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione.

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 14:23

lacassandra
Scritto il 13 Maggio 2013 at 15:24

icebergfinanza,

Chi? Bagnai e 48 o Bini Smaghi e Alesina?

lacassandra
Scritto il 13 Maggio 2013 at 15:26

stanziale@finanza,

http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/5/13/J-ACCUSE-Lo-Spiegel-attacca-l-Italia-ma-sono-Germania-e-Francia-a-truccare-i-conti/3/392536/

La città di Berlino da sola ha 65 miliardi di euro di debito.
Comunque Galloni dimentica KFW (sui 500 miliardi….)
Ho l’impressione che il debito REALE della Germania sia intorno al 150% del Pil.
Notevoli i trucchi della Francia! Roba da Totò e Peppino!

icebergfinanza
Scritto il 13 Maggio 2013 at 15:30

Amo alla follia gli economisti made in AmeriKA

dorf001
Scritto il 13 Maggio 2013 at 16:59

un appello per stanziale cassandra giobbe e mazzalai. potete scrivere a beppe grillo e a messora di quello che si parla qui nel blog? potete spiegare al comico di genova cosa è la vera economia? qui sta saltando tutto . siamo su una poveriera. se…..diciamo se…grillo è la buona politica, allora la prima cosa in assoluto che deve sapere e che deve dire, è come si fa la vera economia. intanto x prima cosa deve sapere lui insieme ai suoi grilliini tutti, cosa è il denaro, come si crea, a quale scopo e perchè. poi spiegargli subito all’istante che la crisi NON Aè da debito pubblico, ma da DEBITO PRIVATO. ditegli che i privati sono dei falliti buoni a nulla. capaci solo di arraffare tutto. mordi e fuggi. capitalisti da skalping. dai ragazzi fate i bravi. provate insistete a scrivere a costoro.
come è che si diceva qui: perchè il male trionfi è sufficente che i buoni non facciano nulla.

ebbene allora via con il lavoro. mandare lettere a raffica a grillo messora e martinelli. anche ai vostri sindaci però.

by DORF

john_ludd
Scritto il 13 Maggio 2013 at 18:50

Il petrolio a basso costo è finito a inizio secolo; la crisi che viviamo è una crisi energetica e quindi di riflesso economica e finanziaria. Terminata l’energia a costo quasi nullo, condizione sulla quale sono poggiate TUTTE le dottrine economiche, siamo entrati in una nuova era. Questo è noto alle cancellerie che contano da almeno 10 anni e si stanno preparando da tempo. L’Italia, tutto il sud Europa e buona parte del resto del mondo resterà escluso dai flussi energetici per la sola ragione che questi non sono più sufficienti a garantire il tipo di economia che vigeva sino a inizio secolo. La Germania ha accordi di ferro con la Russia e guarda a est verso la Cina e l’Asia, farà il possibile per tenere in piedi l’Europa attuale finché l’Asia e la Cina non saranno pronti (… a sostituire il dollaro con qualcos’altro). Poi saremo solo sub fornitori. Per gli USA noi siamo sempre e solo stati un avamposto al confine dell’impero da usare per contrastare altri imperi. Ora l’impero è stanco, ha finito i soldi e ha fretta di smarcarsi da tutti i teatri in cui è coinvolto per concentrarsi sulla battaglia finale per la propria sopravvivenza: tagliare fuori la Cina dai flussi energetici provenienti dal medio oriente. Gli strateghi americani lo sanno da sempre (per esempio Zbigniew Brzezinski), se Europa, Russia e Cina si mettono insieme per loro è la fine, sarebbero relegati a potenza regionale.

Siamo già dentro una nuova forma di conflitto, quella per ciò che resta delle riserve fossili. Serviranno almeno 40 anni per inventarsi un nuovo sistema energetico basato sulle rinnovabili, sulle centrali nucleari al torio o altro ancora da scoprire. Nel frattempo sarà battaglia per le residue riserve fossili.

L’Italia dovrebbe trovare un tantino di dignità, comprendere quanto sta accadendo e cercare di trovarsi uno spazio fuori da questi due blocchi in conflitto. Se invece continuerà a essere terra di confine, governata da agenti extra nazionali, non troverà neppure le briciole che l’impero americano ora in declino non può più far cadere tra le braccia dei propri servi mentre i tedeschi hanno probabilmente la mente proiettata altrove.

Chi ancora perde tempo a pensare all’entità dei debiti pubblici a inveire contro quelli che hanno un debito più grande di noi e non lo dice non ha capito nulla di nulla. D’altra parte non potrebbe che essere così, non è colpa sua. Una grande cortina di fumo è stata intenzionalmente fatta cadere sulle teste dei sudditi, devono continuare a brancolare nel buio, a inveire contro falsi bersagli. Pensate quello che volete di questo commento, se non mi credete vi capisco, è parziale e superficiale e soprattutto spiacevole, ma tra qualche anno lo capirete anche voi.

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 20:23

john_ludd@finanza,

John è il tuo pensiero. 😉
Lo condivido in gran parte. 😉

specie: mentre i tedeschi hanno probabilmente la mente proiettata altrove…

altrove ? i Crucchi in Cina si ! Nel Mondo islamico, sono di casa, vedi i loro antichi e segretissimi legami con l’Impero Turco-Ottomano ( nel 1453 Assedio e Caduta di Costantinopoli e poi nel Genocidio degli Armeni fine 1800 inizio 1900 )…ma ai Russi i Crucchi non piacciono , non piacciono mica.

Noi Italiani siamo amati da sempre nel MO, e in Russia…es. Enrico Mattei ! :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 20:30

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 20:34

ehi john, noi ITALIANI siamo molto molte meglio dei falliti Vandali Alemanni. Sai perchè ?

pur con Classe Dirigente corrotta da Americani-Germanici ( Sovrastrutture magna schei ) siamo nel solare – fotovoltaico subito dopo i Crucchi. 😈

i Crucchi ci temono se usciamo dall’euro di me.r..d.a.

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 20:38

IRI – IMI- BANCA D’ITALIA NAZIONALE, NUOVA LIRA 😯 😆

L’ENI ERA RICONDUCIBILE ALL’IRI lo sai vero John ? :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 13 Maggio 2013 at 20:42

john_ludd
Scritto il 13 Maggio 2013 at 21:07

giobbe8871@finanza,

conosco il settore del solare molto bene dato che vi ho operato dal 2003 al 2010. Certo come potenza installata il nostro paese è secondo in Europa ma la tecnologia non è nostra, ma avrebbe potuto esserlo se certe decisioni fossero state prese 40 anni fa; oggi i pannelli sono prodotti solo da cinesi e americani, anche i tedeschi sono fuori da questo mercato come pure i giapponesi. Ci resta solo una società che fa inverter ed è comunque meno di 1/10 del leader mondiale (tedesco). Per decenni il patrimonio tecnologico italiano è stato smantellato e non c’entrano nulla nè gli americani nè i tedeschi. Abbiamo fatto tutto da soli, l’economia italiana è stata devastata dagli Agnelli e altri pessimi (non) imprenditori che preferivano la rendita del mercato protetto al rischio del mercato vero. I nostri gioielli di stato, malgrado siano stati utilizzati dai politici DC e PSI come bancomat sono poi stati immolati in una raccapricciante campagna di privatizzazioni, guarda lo stato di Telecom oggi, mentre 20 anni fa era un leader mondiale e lo CSELT era secondo solo ai Bell Labs. Una volta che un paese perde i grandi gruppi perde gran parte della capacità di avere un ruolo. Quello che ci resta è un ombra di quello che avremmo potuto essere, ma i responsabili primi di questo sfascio sono gli italiani (solo alcuni di essi per onestà). Quello che ci resta sarebbe ancora sufficiente a un dignitoso futuro ma:
1) dovremmo uscire da tutte le lavorazioni “energy intensive”
2) dovremmo riqualificare energeticamente tutto il nostro patrimonio immobiliare; in media consumiamo 2 volte che in Austria dove gli inverni sono più lunghi e freddi
3) dovremmo disinvestire dalle autostrade e usare il mare; nessuna città italiana dista più di 150 km dal mare, eppure i pomodori arrivano a Milano via gomma e costano di più di quelli spagnoli che arrivano via mare
4) dovremmo investire nella difesa idro geologica del territorio; spendiamo molto di più a curare che a prevenire
5) dovremmo investire anima e corpo nel nostro maggiore tesoro: un patrimonio artistico che rappresenta almeno il 50% di quello mondiale. Eppure non lo facciamo e il flusso turistico in Italia cala e non è neppure tra i primi 5 al mondo. Che assurdità.

Ma gli interessi costituiti che hanno sempre bloccato i punti di cui sopra sono tutti nazionali.

Buona parte di quanto sopra è responsabilità degli italiani, tutte le volte che ci svegliano alla mattina, lì davanti allo specchio del bagno c’è il colpevole numero uno. Tedeschi e americani sono gli sciacalli che di volta in volta si sono presentati al banchetto che gli abbiamo preparato.

Ciao

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