CONDOMINIO EUROPA!

Scritto il alle 13:39 da icebergfinanza

Claudio Gandolfo direttore editoriale di Businesscommunity non è un giornalista come tanti altri, ma un Ragazzo che ama il suo lavoro e con passione quotidianamente cerca la verità figlia del tempo, tra le pieghe di una crisi, di un sistema spesso e volentieri votato al conflitto di interesse sempre e comunque, uno che sa andare controcorrente.

Nell’editoriale del numero di marzo utilizza una splendida metafora per definire la situazione attuale…condominiio Europa Businesscommunity

“È probabile che alcune aree dell’Europa stiano percorrendo un lungo e doloroso viaggio per scoprire che la valuta comune ha più costi che benefici nel lungo periodo”. Parole e musica di JPMorgan. Ma sono solo buoni ultimi tra i tanti che pensano che l’euro, così come concepito, sia in realtà il frutto di una strategia ben congegnata qualche decennio fa e che vede ora i suoi (amari) frutti. Doveva essere una casa comune e invece è diventato un condominio litigioso, dove chi sta all’attico pretende di decidere per l’intero grande fabbricato. In più pretende di intallare ascensori di lusso, pagati in base alla ripartizione dei millesimi, non tenendo conto che gli altri inquilini non riescono quasi a pagare il riscaldamento. “Sperperate di meno e avrete i soldi per il condominio”. Ma non tutti gli inquilini sono uguali. Non tutti hanno lo stesso appartamento e, di conseguenza, lo stesso numero di millesimi. Se chi possiede gli appartamenti più grandi, inizia ad aver problemi di liquidità e solvibilità, e quindi arriva a mal sopportare l’atteggiamento di chi sta al prestigioso attico, ecco che il palazzo intero ne soffre: non solo non si farà l’ascensore vip, ma ne risentirà anche la normale manutenzione dello stabile. E’ quello che sta accadendo al progetto dell’euro. La crisi economica si fa sentire sempre più forte, e la Germania (quelli dell’attico) pretende di risolvere ogni problema con l’austerità. Miopia della più pura, ad esser buoni, in una fase di contrazione dei consumi e di conclamata recessione per tutti. Questo con vari gradi, perchè in ogni Paese (appartamento) gli abitanti (inquilini) svolgono attività diverse, con redditi diversi e tasse diverse. E hanno debiti. Tanti. Molti fatti anche per abitare in quel condominio, perchè costa parecchio. E poi ha avuto bisogno di manutenzione straordinaria e si pagano parecchie spese… Quindi gli inquilini-stati sono diversi tra loro: c’è chi è ricco e chi è pieno di debiti. E qui, entriamo nel merito, occorre sfatare un tabù: il problema non è tanto il debito pubblico, che è sempre esisitito (anche se mai a questi livelli), bensì quello privato. E’ il debito non del proprietario che magari ha contratto il mutuo, ma di chi vive con lui in quell’appartamento: fratelli, sorelle, figli, nipoti, nonni ecc. Il vero specchio della crisi europea, ma anche americana o inglese, è un debito privato fuori controllo, generato quasi sempre da bolle immobiliari, a fronte di allentamento monetario da parte delle banche. Se il denaro te lo “tirano dietro”, lo si spende, e la casa è per tutti un sogno. Sono le stesse banche che poi devono essere nazionalizzate per poter garantire i prestatori (anche le banche prendono soldi in prestito…). Sta accadendo sempre più frequentemente in UK, in Olanda, Belgio e in Germania: il debito privato diventa così pubblico, incrementandolo di parecchio. Proprio nella terra della Merkel vi sono i più strenui oppositori all’unione bancaria (e non è un caso) che metterebbe a nudo la fragilità del loro sistema, che ormai regge sull’estrema aggressività. Hanno prestato soldi facili e fatto grandi speculazioni, ma non sempre le cose vanno come si spera. E così si spiegano i fondi salva-stati, ma in realtà salva-banche tedesche e francesi. In Italia siamo e saremo immuni a qualsiasi bolla immobiliare (l’87% delle famiglie possiede una casa), grazie all’estrema oculatezza con cui sono sempre stati erogati i mutui. E la casa, oltre al risparmio privato (che però si sta erodendo per via fiscale), concorre a costituire un patrimonio privato pari a circa 4 volte il debito pubblico. Ma crisi economica, austerità, esagerata tassazione, interessi sul debito, sono destinate a far diminuire questo rapporto. E che il problema sia in minima parte il debito pubblico lo testimonia la situazione della Spagna, che ha una percentuale PIL/deficit di gran lunga inferiore alla nostra, ma è messa molto peggio dal punto di vista economico-finanziario. Certo, il nostro debito di oltre 2mila miliardi (il secondo al mondo) va ridotto, doverosamente. Ma attenzione: un conto è eliminare sprechi e rami secchi, altro è curare con un salasso un paziente anemico. Dall’inizio dell’euro la spesa pubblica è aumentata, ma il numero di statali no, o almeno non in proporzione. Quindi, il problema, per logica, sta (anche e soprattutto) altrove. Come ha anche ricordato Munchau sul WSJ, austerity (tagli agli investimenti pubblici e più tasse) e crescita sono due propositi antitetici. L’uno contrasta fortemente l’altro. E’ una ricetta che non ha mai avuto successo in alcuna parte del mondo. Ma è la stessa che quelli dell’attico pretenderebbero di applicare agli altri condomini. Le recenti elezioni italiane hanno visto oltre il 60% dei votanti esprimere il proprio dissenso non contro l’Europa – come semplicisticamente da molti riportato – ma contro questa Europa, troppo costosa e invasiva, che ci spinge sempre più in crisi. Semplificando, la querelle sul fatto di rimanere o no nell’euro (l’Unione Europea è un’altra cosa) è forse banalmente una questione di costi-benefici. Ma non solo. Se le spese condominiali sono superiori a quanto ci si possa permettere, si lascia l’immobile di prestigio. Si va a vivere in un altro condominio che ci permetta di rimettere in sesto le finanze e magari risparmiare qualcosa.

E quelli dell’attico si divertano da soli, ma soprattutto usino i loro soldini per ristrutturare il tetto e tutte le buche e le voragini che circondano il loro condominio.

La verità è figlia del tempo, caro Claudio non resta che attendere! 

Vi ricordiamo che è nato METEO ECONOMY  vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su   METEOECONOMY  per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.

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41 commenti Commenta
daviosq
Scritto il 12 Aprile 2013 at 13:56

Stracomplimenti BussinessCommunity e Andrea. Aggiungerei solo che quelli che stanno sugli attici lo possono fare perché si son comprati l’amministratore di condominio che fa pagare a quelli dei piani bassi più di quanto dovrebbero.

wile e. coyote
Scritto il 12 Aprile 2013 at 14:32

“La verità è figlia del tempo, caro Claudio non resta che attendere! ”

Speriamo non sia “Campa cavallo…”!!! Mi accontenterei che i miei figli potessero godere di un positivo risultato della Verita’…

senzaesclusiva
Scritto il 12 Aprile 2013 at 15:19

Scusate ragazzi, ma io comincio a non capirvi più. A parte la bellissima metafora e complimenti all’autore, continuate a fare queste analisi come se in EU ci fossero delle persone ottuse e cieche che stanno continuando a “sbagliare” ricetta.
Dimenticate le parole di Schroder in riferimento alla famigerata Hartz IV (vado a braccio) “abbiamo dovuto creare molti milioni di disoccupati per far passare queste riforme”, o quelle di Monti “le crisi servono per modificare la struttura degli stati” , quelle di Draghi e della Merkel sulo stesso tenore.

Insomma, il tutto è voluto, programmato da tempo e portato avanti con cinismo e determinazione. Ancora un paio di milioni di disoccupati e vedrete. L’italia, tra l’altro , essendo potenzialmente l’unico vero concorrente industriale “temibile” si sta procedendo con vari strumenti ANCHE alla distruzione delle imprese per poi potersi comprare a saldo le più interessanti.
La cosa che poi mi lascia oltremodo perplesso è che tutti si dichiarano incazzati, ma poi, come tanti scolaretti ubbidienti, corrono a comperare auto e prodotti tedeschi (e sono tanti), non considerando che in questo modo continuano a finanziare la Germania, ad aumentare il disavanzo commerciale e, last but no least, a far aumentare i nostri disoccupati.

Ergo, la nostra unica arma “don’t feed the beast” non la usiamo. Io da parte mia, e senza nessun timore di essere considerato “neo-protezionista” dagli snob-radical-chich, è un paio d’anni c he non compro NULLA che sia franco-tedesco, ma solo italiano-spagnolo-greco. Sbaglio? Forse, ma credo sia l’unico modo per contribuire a segare il ramo sul quale la Merkel & Co si è seduta.

dinopan
Scritto il 12 Aprile 2013 at 15:54

senzaesclusiva@finanza,

condividi in toto la tua analisi, e mi sento in colpa per avere 3 auto tedesche, no more!!

icebergfinanza
Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:12

senzaesclusiva@finanza,

Non sbagli sappiamo benissimo cosa sta accadendo ma milioni di italiani dormono e non lo sanno mentre qualche migliaio di rinnegati italiani tra cui giornalisti e politici parla sorridendo di gomblodddddooooo. Per il resto i fessi italiani continueranno a comprare le wurstelwagen strapagandole sino a che basteranno i loro risparmi.

kurskit@yahoo.it
Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:39

Il guaio è che per l’italiano medio, lo stato è qualcosa di diverso, qualcosa che riguarda “altri”, e non capiamo che quando lo stato siamo noi. In Italia rubano i politici e gli evasori. Mentre tutti gli altri sono onesti e pagano le tasse. Davvero? Proviamo a pubblicare la reddittività reale di centinaia di migliaia di posti di lavoro? proviamo a applicare retroattivamente a tutte le pensioni il contributivo? E a verificare quanto è stato percepito in più?Proviamo a pubblicare i costi sanitari di ognuno di noi e poi vediamo quanto è stato speso? O verifichiamo l’utilità di molti lavoratori dello stato tipo i guardiani di musei di cui parla il corriere della sera? Vediamo dei migliaia di cass’integrati quanti davvero non hanno mai trovato un’alternativa di lavoro? Quanti laureati in scienze che non servono a nessuno ci sono? scienze politiche, della comunicazione, delle belle arti, della cippa… Mi spiegate perchè se fare gli insegnanti è un lavoro cosi malpagato, malconsiderato, umiliante ecc. ecc. perchè ci sono 300.000 domande per 11000 posti e ci sono persone che fanno i precari per 15 anni? Sapete che per avere una rendita (1% netto) di 750 euro al mese per 13 mesi all’anno sicura e rivalutata ai tassi di oggi occorrerebbe aver versato 970.000 euro? Pari a 2321 euro al mese per 12 mesi per 35 anni? Sapete quante ditte decotte sono tenute in piedi da anni a spese della parte sana dell’economia con casse integrazioni e aiuti per anni e anni? Perchè i poveri esodati non si presentano mai con le cifre? Quanti anni di lavoro, con che stipendio, quanti anni gratis, eventuali premi e quanto dovrebbero prendere di pensione? Le povere aziende che non vengono pagate dallo stato? Vero, per molti è un problema vero, ma perchè però ci sono lavori che partono con un preventivo di spesa di 10 e arrivano alla fine a 40, sareste cosi ansiosi di pagare se fosse una ristrotturazione a casa vostra?

Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:40

“Don’t feed the beast”. Concordo.
Visto che per loro siamo Pizza-Spaghetti-Mafia, e ce lo sbattono in faccia ogni momento, perchè non fare una bella campagna per boicottare i prodotti tedeschi?
Si potrebbe aprire una pagina web con la lista delle aziende (e magari relativi prodotti) da non comprare.
Magari spiegando che ogni euro mandato ad Angelina è un euro tolto dalle nostre tasche.
E’ una provocazione, ovviamente. Ma se anche solo il 5% di import dai crucchi calasse… Forse comincerebbero a capire che stanno segando il ramo su cui sono seduti.

Claudio

gnutim
Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:49

senzaesclusiva@finanza,

ciao senzaesclusiva, ti faccio compagnia io, ho comprato casa e non ho preso nulla che non fosse di marca o prodotto in italia a parte il condizionatore: lavatrice, frigo, rubinetteria, lavastoviglie, piani cottura, cucina, box doccia, termostato, porte, piastrelle, finestre e mobili!!!!!
Ma poi scusate, ki caxxo produce questi prodotti meglio di noi italiani????????
E pre finire ho impedito a mia moglie di acquistare per me vestiti NON made in Italy, è durissima ma sono riuscito anche a trovare le calzette di spugna fatte a Treviso!!!

Ultimo e non per importanza il cibo: azzerato completamente ogni prodotto krucco dalla mia tavola.

Pensate sia impossibile o che costi troppo? Vi sbagliate, bisogna solo aver pazienza nel trovare il negozio che vende questi prodotti ad un buon prezzo, ma si trovano eccome.

Poi con la crisi….

a presto

kry
Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:50

icebergfinanza,

I fessi italiani si ostinano a non comprare fiat per via di tutti i contributi statali intascati dalla famiglia agnelli.

gnutim
Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:54

gnutim@finanza,

ovviamente dalla tavola ho tolto tutti gli alimenti non italici, non solo quelli che vengono dal reich…

kurskit@yahoo.it
Scritto il 12 Aprile 2013 at 16:56

Scusate per qualche errore di grammatica e di sintassi, ma ho scritto di getto. Sono un pò incavolato. Siamo nella peggiore tempesta che si ricordi, e l’unica cosa che facciamo è dare la colpa agli altri, siamo responsabili tutti di questo casino, se i politici ci hanno corrotto, noi ci siamo lasciati corrompere. é un pò come con la droga, di chi è la vera responsabilità, di chi si droga o di chi la vende? Probabilmente al 50%.
E la germania? Loro si trovano nella situazione dei creditori che vedono che hanno prestato da coglioni i propri soldi, e adesso capiscono che probabilmente non torneranno indietro… Che fare? Bella domanda. Ma tu Andrea, come bancario, dovresti capire bene il problema , visto che avete fatto la stessa cazzata anche da noi. Io lavoro in edilizia, e la situazione è disastrosa. Ma di chi è la colpa? Delle banche che prestavano troppi soldi, dai costruttori che ci si sono tuffati pagando terreni a peso d’oro, da chi ha acquistato la casa versando il 2% di acconto, al prezzo di tre stipendi medi al mq.. La casa è un diritto, quindi ci deve pensare lo stato. Allora chi si arrangia e se la compra o paga l’affitto è un cretino? Perchè io l’affitto lo pago, ma se la danno gratis anche a me, io ci stò. Solo che, se la casa me la passano gratisi, lo stipendio di cittadinanza, glìassegni per i figli, l’assistenza medica gratuita ecc. ecc., ma io che lavoro a fare? tutti quei pirla come me, e probabilmente molti di voi, che tirano la carretta, chi cavolo glielo fa fare? tanto se è un diritto… . Signori, vi ricordo che un diritto non controbilanciato da un dovere è un privilegio, e non importa se sia grande o piccolo, perchè milioni di piccoli privilegi fanno un danno immenso.
Zio Ru

gnutim
Scritto il 12 Aprile 2013 at 17:00

kry@finanza,

ecco la fiat proprio mi fa cagare, ma ricordiamoci che l’Italia non sta in piedi con la Fiat!!!!
Andrea lo dice sempre, non sono questi 3 imprenditori globalizzati che ci fanno stare in piedi!

Lo sapete che i dipendenti della fiat si sono più che dimezzati in 10 anni? beh non mi pare che siamo falliti, anzi abbiamo foraggiato denaro pubblico per vendere delle carrette…
conta molto di più il comparto alimentare, il turismo e i beni di consumi primari (che si chiaro che gli smartphone non sono primari, eppure ne sbattiamo via tanti di denari proprio in queste mikiate finnico-coreane-americane)

Scritto il 12 Aprile 2013 at 17:11

Qualcuno ha tempo e inizia a mettere giù il listone con le alternative Made in Italy?
Poi se non si vuol fare la pagina web, si fa un bel pdf e si fa spamming tra gli amici…

Claudio

aglio
Scritto il 12 Aprile 2013 at 17:15

Purtroppo non basta affamare la bestia boicottando acquisti di merce tedesca. Alla Ciba, da quando l’ha presa la Basf, usano esclusivamente prodotti tedeschi. Pure le semplici provette, anche se costano di +, le fan venire dalla Cermania!

gentile74
Scritto il 12 Aprile 2013 at 17:32

La scelta dei prodotti che ci portiamo a casa è fondamentale per muovere la nostra economia. Io ho sempre acquistato prodotti MADE in ITALY , ma quelli REALMENTE prodotti nel ns. paese anche se devo, non sempre, pagarli qualcosa in più…ho una Fiat Punto Evo ed una 159 Alfa, due auto prodotte in Italia , la 500L prodotta in Serbia se la portano a casa Marchionne & Co.
Di recente sono diventato padre ed ogni acquisto dal passeggino alle tutine ho accuratamente scelto prodotti fatti in italia da aziende italiane…
Cultura in questo senso non esiste più da parte del consumatore italiano, eppure questo modo di comportarmi l’ho imparato da mio padre e dai miei nonni, ma pochi pensano a cosa c’è dietro ad ogni loro acquisto.

cellula labile
Scritto il 12 Aprile 2013 at 17:42

dinopan@finanza,

io invece ho sempre acquistato FIAT, ora devo sostituire la mia cara Multipla e non trovo una valida alternativa……..!
Buon fine settimana a tutti.
ANNA

p.s. mi unisco ai complimenti per l’articolo.

PORTELLO
Scritto il 12 Aprile 2013 at 17:49

Io proporrei in tutti i PIGS di fare un bel menu negli hotels e ristoranti con due prezzi, clienti PIGS e clienti TEDESCHI-USA-UK (maggiorato del 20-30%), i giappi lasciamoli fuori che tanto quelli poveretti vengono massacrati ogni volta

sherpa
Scritto il 12 Aprile 2013 at 18:35

gnutim@finanza,

Le Fiat non sono mai riuscito a comprarle neppure io, ma per il resto, alimentari sopratutto, cerchiamo di consumare italiano.
Ottimo articolo, ottima metafora in grado di far capire il problema alla massa.
Da condividere con più persone possibile, da far conoscere ai nostri parlamentari chissa che non si sveglino.

Scritto il 12 Aprile 2013 at 18:52

L’articolo è stato letto da 435.376 utenti unici.
Non saprei da quanti condiviso.
Mi sforzo di far capire concetti per noi consolidati a chi proprio non vuole usare i neuroni.
E se vede un grafico o due cifre scappa.

Grazie degli apprezzamenti.
E grazie ad Andrea di averlo postato qui.

Claudio

icebergfinanza
Scritto il 12 Aprile 2013 at 18:58

kry@finanza,

Esiste solo Fiat ?

icebergfinanza
Scritto il 12 Aprile 2013 at 19:04

<a href="mailto:kurskit@yahoo.it">kurskit@yahoo.it</a>@finanza,

Appunto perché le banche sono responsabili senza generalizzare che devono essere responsabili del rischio che si assumono prestando denaro. La concentrazione degli impieghi in un settore o a determinati soggetti sempre i soliti o amici degli amici e’ una scelta che va fatta pagare ai manager esaltati e incompetenti che l’ hanno messa in atto e non socializzandone il fallimento
come ad esempio salvado quell’idiota affarista di Verdini che ha fatto disintegrare il Credito Fiorentino o le voragini consapevoli con banche intorno tedesche.

icebergfinanza
Scritto il 12 Aprile 2013 at 19:07

cellula labile@finanza,

Ma scusate l’ Alfa Romeo che è giapponese?

kry
Scritto il 12 Aprile 2013 at 19:22

icebergfinanza,

No. Fiat, Alfa Romeo ( nel mirino dei tedeschi) e Lancia fanno parte dello stesso gruppo FIAT o ho confuso qualcosa.

icebergfinanza
Scritto il 12 Aprile 2013 at 19:27

businesscommunity@finanza,

Caro Claudio l’analisi di Dagospia e’ superficiale per molti motivi Avevo preparato per oggi un post sull’argomento con due chicche ma lo riservo per lunedì
Se no qui si fa indigestione

stanziale
Scritto il 12 Aprile 2013 at 19:29

Ragazzi, se pure quelli che leggono qui poi comprano macchine tedesche, possiamo chiudere il bandone ed andare a casa. Posso capire i calzini ( solo Gnutim riesce, in tutta Italia, a trovarli italiani), ma le auto, gli alimentari….. Io nella mia modestia ho comprato 2 panda e sono andate benissimo e non sono neppure juventino e gli Agnelli (bilderberg) mi stanno pure sulle balle. E l’altro giorno andando al lavoro c’era una fila mostruosa per un’auto ferma con il triangolo, era una mercedes e neppure tanto vecchia.

giobbe8871
Scritto il 13 Aprile 2013 at 02:12

hi hi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Ma quanto amore per i nostri vicini Germanici avete voi ITALIANI …ahhh :mrgreen: :mrgreen:

ITALIANI ? sempre legati alla mamma e a casa ! uffa :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 13 Aprile 2013 at 02:13

Mazzalai …. Lega Imprenditoriale d’Azione ?

giobbe8871
Scritto il 13 Aprile 2013 at 02:17

Mi nominate il capo boicottatore verso i Crucchi ?

orzobimbo
Scritto il 13 Aprile 2013 at 23:51

Siete dei fenomeni ….se tutti i paesi comprassero solo i suoi prodotti in italia chiderebbero 3/4 delle aziende .. perché molte sopravvivono esportando il 90% del fatturato.

orzobimbo
Scritto il 14 Aprile 2013 at 00:01

PS comprare le fiat per aiutare l italia é come chidere ai paesi dell EST europa di comprare le TRABANT che erano fatte di carta pesta.

giobbe8871
Scritto il 14 Aprile 2013 at 11:12

orzobimbo@finanza,

sei proprio un Orzo bimbo….tanto orzo, bevanda molto apprezzata dai Crucchi. :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 14 Aprile 2013 at 11:14

non esportiamo solo in Lebensraum ! in Veneto si dice vai in mo… 😈

OrzoBimbo vai in Crande Germania a lavorar e a sputtanare la Bella ITALIA 😈

giobbe8871
Scritto il 14 Aprile 2013 at 11:16

orzobimbo@finanza,

oRZO bIMBO Bimbo sei proprio un magna ITALIANI :mrgreen: 😈 😈 😈

giobbe8871
Scritto il 14 Aprile 2013 at 11:18

SONO STRASICURO DI SAPERE CHE TIPO SEI orzobimbo :mrgreen:
Pur di fare affari coi tuoi Crucchi di merd sputtani e freghi sempre gli ITALIANI, vero?

giobbe8871
Scritto il 14 Aprile 2013 at 11:24

orzobimbo
Scritto il 14 Aprile 2013 at 18:16

io invece sono sicuro che non sei uno psicanalista perché ci sei andato lontanissimo…..perché secondo te le aziende esportano solo in Germania ?

sherpa
Scritto il 14 Aprile 2013 at 18:57

giobbe8871@finanza,

Giobbe, che ti stiano sui….. i tedeschi lo hai detto in tutti i modi, ne avrai i tuoi buoni motivi, avallati da molti pareri che si leggono su questo blog, pareri peraltro spiegati e motivati con cognizione di causa. Ma mi sembra che esageri un pò e il tuo messaggio perde di efficacia.
Parere personale, non ti offendere. (Comunque , se dovesse servire un capo boicottatore dei deutsch, io ti voto, nessuno può essere più convinto di te)

orzobimbo@finanza,

Caro Orzobimbo, se tu hai buoni rapporti con i Tedeschi fai bene a difenderli, io stesso leggo spesso di critiche interne alle politiche della Merkel quindi anche una parte del popolo tedesco dimostra capacità di giudizio.
Ma non puoi negare che, non dico l’odio, ma l’antipatia provata verso i tedeschi sia immotivata perchè se segui questo sito avrai avuto modo di leggere critiche motivate e dimostrate per la politica egemone di Merkel e Co. che danneggia soprattutto le economie del sud europa.
Se è vero che parte delle nostre esportazioni va in Germania, questo non li autorizza a venire a comandare a casa nostra.
Come dice Giobbe, è ora che cominciamo a difendere la nostra bella Italia.
Possibilmente senza danneggiare nessuno, ma senza farci mettere i piedi in testa da nessuno.
Siamo un grande popolo (con tanti pregi e difetti sia chiaro), se solo avessimo avuto ora ed in passato una classe politica appena decente 🙄 🙄 🙄 🙄 🙄

orzobimbo
Scritto il 14 Aprile 2013 at 22:53

SHERPA il tuo ragionamento è giusto ma io non ho nemmeno nominato i tedeschi che fra l altro rimangono antipatici anche a me …ho detto “tutti i paesi” …..molte aziende esportano in tutto il mondo ti faccio un esempio le aziende vitivinicole se dovessero contare solo sui consumi interni chiuderebbero dopo un mese……o facciamo bere un litro di vino ad ogni italiano astemi e bambini compresi magari con bel decreto legge 😀 😀 😀

orzobimbo
Scritto il 14 Aprile 2013 at 23:02

PS ho dimenticato AL GIORNO un litro di vino…..e se ricordo bene è uno dei pochi settori che ha aumentato il fatturato e creato posti di lavoro anche negli ultimi due anni cosi difficili.

sherpa
Scritto il 15 Aprile 2013 at 07:25

Un veto totale sui prodotti stranieri non credo sia voluto da nessuno, anche perchè sarebbe una limitazione alla libertà personale e le esportazioni, parte fondamentale per la nostra economia, subirebbero dei controveti devastanti.
Ma una preferenza per i prodotti italiani di qualità (anche a priori e di parte) non è certo un peccato mortale. Anche perchè sappiamo fare bene parecchie cose.
Io, personalmente, non sono contro l’ Europa a priori, ma cosi assolutamente non và.

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