AGENDA MONTI …ANALISI DI UN ANNO DI GOVERNO!

Scritto il alle 12:01 da icebergfinanza

Dopo aver salvato l’Italia e gli italiani non poteva mancare l’analisi di un anno di governo, l’analisi di un’autoprofezia avveratasi. Le ultime dichiarazioni dell’usato riciclato  “sicuro” danno un’idea dell’instabilità e ingovernabilità futura.

Prima che qualche anima candida mi chieda per quale motivo stia facendo le pulci al professore, ricordo che in sei anni di navigazione documentata e certificata da oltre sette milioni di lettori, il sottoscritto ha sempre cercato di condividere come la verità è spesso e volentieri figlia del tempo, violentata dagli uomini, di qualunque provenienza politica.

Con chi se non con il nipotino “spread” poteva incominciare l’analisi di un anno di Governo che potete trovare interamente sul sito istituzionale…

In questo  anno tutti gli italiani hanno preso confidenza con una parola – spread – che  prima ignoravano perché appartenente più al mondo dei mercati finanziari che  alla vita comune. La scelta è tra spendere ogni anno un montante astronomico  di circa 5% del PIL, circa 75 miliardi di euro, in tassi di interesse,  oppure usare queste risorse per  migliorare il nostro sistema educativo o a finanziare la ricerca e  innovazione. Più l’Italia paga per  finanziare il debito pubblico o rifinanziare l’indebitamento esistente e più  questo colpisce negativamente anche l’erogazione del credito all’economia.

Ma ora accomodatevi su una poltrona e tutto intorno stendete un velo pietoso, perchè una “verità dolorosa” vi verrà raccontata…

Tredici mesi  fa la mancanza di liquidità e gli alti tassi di interesse avrebbero costretto  al fallimento molte famiglie e imprese italiane, già colpite duramente. Gli  investitori internazionali infatti credevano sempre meno alla capacità dello  Stato di ripagare il debito pubblico e quindi erano disposti a finanziare  l’Italia solo a tassi di interesse sempre più elevati.

Addirittura il fallimento di molte famiglie… Ha ragione il Governo, ma il fallimento di molte famiglie e imprese italiane sarebbe stato la  tragica conseguenza del fallimento di molte banche italiane se non fosse intervenuta la Banca centrale europea.

Il Governo non avrebbe potuto fare nulla come è accaduto anche a luglio dello scorso anno, perchè senza BCE non solo sarebbero fallite molte famiglie e imprese italiane ma l’intero progetto europeo.

Quindi il Governo non ha salvato le famiglie italiane e le imprese, ma questo merito va dato purtroppo alla finanza e dimostra il fallimento della politica, ostaggio della finanza.

Dopo il velo pietoso è meglio stendere anche qualche rete di protezione, qualcuno potrebbe farsi male, nel proseguire la lettura…

Se il governo non fosse  intervenuto, sarebbero state colpite, in primo luogo, le fasce più deboliprobabilmente non ci sarebbero stati fondi sufficienti per sostenere i  lavoratori in cassa integrazione, per pagare le pensioni, per garantire  l’assistenza sanitaria e gli altri servizi pubblici essenziali. I piccoli  risparmiatori che avevano investito in titoli dello Stato avrebbero rischiato  di perdere gran parte del loro patrimonio.

Oggi la  situazione è diversa,  il clima che si  respira intorno all’Italia è diverso. E grazie a questo, ad esempio, che con  un’azione prudente e incisiva la Banca Centrale Europea ha messo in campo  strumenti straordinari per stabilizzare i mercati finanziari.

La BCE lo avrebbe fatto comunque perchè senza la BCE non esisterebbe più l’Europa e non solo l’Italia. L’ignoranza purtroppo è una metastasi molto diffusa nel nostro Paese non solo finanziaria, dove come scrisse Prezzolini circa 100 anni fa i fessi abbondano…

Sentiamo cosa ci dice a questo proposito addirittura la Commissione europea per la sostenibilità dei debiti pubblici…

Il rapporto della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi d el l ’Unione fa giustizia di molti luoghi comuni, offrendoci un quadro inaspettato del nostro Paese. Contrariamente a quanto ci era stato raccontato, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento. Dal 2009 e ancor di più nel 2010 e 2011 l’Italia si è tenuta ben al disotto del valore critico di pericolo, mentre la Gran Bretagna era nettamente al di sopra nel 2009, e la Spagna lo è stata nel 2009 e nel 2012.

Nel 2009 erano a rischio ben quattordici Paesi dell’Unione e nel 2010 sei Paesi, che superavano la soglia di 0,4 dell’i n di c a to r e di sostenibilità elaborato dalla Commissione. Quanto alle previsioni, nel breve temine sarebbero a rischio solo Spagna e Cipro, mentre gli altri paesi, compresa l’Italia, non lo sono. Mai rischiato il fallimento

Poi ognuno si faccia l’idea che meglio crede, ma almeno faccia uno sforzo per andare al di la delle sue ideologie o colore politico. Se poi oggi il Partito della Liquiefazione PDL sta cavalcando questi temi non ci posso fare nulla, questi sono i fatti. Il resto dell’analisi autocelebrativa lo lascio leggere a Voi.

Strano che a poche ore dalla pubblicazione dell’agenda Monti anche Goldman Sachs, molto vicina al professore, esprima dubbi e perplessità sul passato operato dell’ex premier Italiano e estenda un giudizio negativo anche ai futuri progetti Monti un fallimento  ma si sa questi sono volpi in un pollaio, un pollaio nel quale il padrone fa finta di nulla.

Poi ognuno ovviamente fa quello che vuole, ma sino a quando sarò costretto a votare uomini imposti dai partiti o dalle agende, io resterò a guardare sulla riva del fiume.

Nei prossimi mesi le cose cambieranno e lo vedremo insieme in Machiavelli 2013 …un anno DOUBLE FACE!  dedicato ai sostenitori di Icebergfinanza e a chi lo vorrà diventare.

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4 commenti Commenta
ciaula
Scritto il 3 Gennaio 2013 at 13:27

Tutto vero, come al solito.
L’azione politica del Governo Monti è servita esclusivamente come garante degli interessi finanziari internazionali sull’Italia.Niente di più.
Per il resto è stato solo capace di affossare l’economia reale a colpi di scure fiscale.

Mentre l’economia produttiva tutta crollava, nei soli primi 6 mesi del 2012, il sistema finanziario ha bruciato 1 miliardo di risparmi italiani: http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.it/2013/01/risparmi-bruciati-dalla-finanza-1.html

E questo nel totale disinteresse del prof Monti, che si guarda bene dal mettere il naso negli affari dei suoi amici…

italywip
Scritto il 3 Gennaio 2013 at 16:55

Il punto debole dell’agenda Monti e che mancano i numeri per psiegare come fare,ma non c’è nulla da dire sui temi. sono sempre quelli da 30 anni siamo fermi, da 30 anni rubano e da 30 anni gli elettori erano contenti perchè si pensava che si potesse vivere come tedeschi, viaggiare come americani e guadagnare come italiani…

Il vero problema è che la situazione è questa…
http://italyworkinprogress.blogspot.it/2013/01/inizia-la-campagna-elettorale-si-salvi.html
il deserto continua…

enricop2
Scritto il 3 Gennaio 2013 at 18:01

Mi perdoni, ma a mio avviso non è possibile utilizzare i dati della commissione europea a corroborazione delle proprie tesi quando lei stesso ci ha avvertito di prendere tali dati con le molle…….
Un lettore che la stima

icebergfinanza
Scritto il 3 Gennaio 2013 at 18:31

enricop2@finanza,

Mi sfugge dove ho scritto una cosa simile il mio riferimento nel post e’ a Goldman Sachs.

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