L’ITALIA NON CE LA FA…

Scritto il alle 13:09 da icebergfinanza

 

 

ROMA –Il futuro dell’Italia ha molte nubi all’orizzonte. Anche se siamo portati a monitorare giornalmente il differenziale che paghiamo rispetto ai bund tedeschi e un valore di 470 punti ci sembra buono se raffrontato ai 550 toccati nel passato, il problema sul lungo periodo è, paradossalmente, di maggiore entità. Uno spread a 450 punti base, che oggi tutti auspicherebbero, è impossibile da sostenere in un orizzonte temporale lungo: ne è convinto Luigi Zingales, docente della Chicago Booth School of Business.

“Se la situazione peggiora, l’Italia non ce la fa (…) già 450 punti di spread sono per il Governo impossibili da sostenere nel lungo periodo, difficili nel breve: o lo spread rientra in termini relativamente veloci entro i 200 punti o è veramente difficile che l’Italia riesca ad evitare il dafault”.

Zingales, zingaluccio mio suvvia non fare come la Loretta ( Napoleoni ndr ) che è oltre un anno che gira l’Italia urlando che il nostro Paese doveva fallire ieri.

Uno da Chicago e l’altra da Londra…povera Parma!

Comprendo che le luci della ribalta sono piacevoli ma io cercherei di scendere dalla giostra o dal circo delle previsioni e delle profezie, mettendosi a studiare e  magari incominciando a seguire e ascoltare i due massimi esperti di debito sovrano mondiale…

Carmen Reinhart, l’economista del Peterson Institute che ha scritto con Kenneth Rogoff il best-seller This time is different e ha appena prodotto, con lo stesso coautore, A decade of debt, è uno dei massimi esperti di debito sovrano. E la sua prognosi per l’area dell’euro, in un’intervista al Sole 24 ore, è dichiaratamente pessimista. Anche se non vede all’orizzonte una rottura dell’euro («non andrebbe a vantaggio di nessuno») e nemmeno una ristrutturazione del debito italiano o spagnolo. (…) L’economista di origine cubana è convinta invece che Italia e Spagna possano farcela senza ricorrere a una ristrutturazione del debito Per l’Italia, in particolare l’alto debito pubblico «non è un fatto nuovo, mentre il settore privato non soffre di un alto indebitamento, come altrove». (…) di Alessandro Merli – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/pGJt7

Davos, 25 gen – L ’Italia, … “e’ un Paese ‘too big too fail’”, cioe’ troppo grande per  fallire. Cosi’ Kenneth Rogoff, ex-capo economista dell’Fmi e ora  professore ad Harvard, esprime il suo giudizio sugli sviluppi nell’area euro. (…) ”E’ chiaro che avremo bisogno di ristrutturazioni in e Portogallo, probabilmente anche in Irlanda – dove potrebbe bastare la ristrutturazione del debito delle banche – e anche probabilmente in Spagna, se si include il debito del settore privato, le grandi banche”, ha detto Rogoff, aggiungendo che l’Italia ”e’ un caso borderline, dove potrebbe verificarsi solo un problema di liquidita”’.

Figurarsi Zingales,  nel lungo termine siamo tutti morti dalle risate…

Se anche gli spread dovessero rimanere agli attuali livelli molto alti è stato calcolato, il pieno impatto sull’onere degli interessi sul debito si farebbe sentire dopo parecchi anni ( cinque ndr ) e il debito calerebbe comunque se gli obiettivi di avanzo primario dovessero essere centrati con una crescita invariata».Neppure un tasso al 7% sul BTp decennale per un lungo periodo è fonte di preoccupazione per Fitch, che lo considera «sostenibile» a differenza dei calcoli del mercato: porterebbe il costo della raccolta dal 4% circa al 5,5% per il 2015, con oneri sul debito a quota 110 miliardi ( 6,1% del Pil non molto lontani sulle previsioni del governo) contro i 75 miliardi (4,8% del Pil) previsti per il 2011(Sole 24Ore).

Vediamo un po’ cosa pensano ora quelle candide anime di Deutsche Bank e Goldman Sachs, una che ha scaricato sul mercato i nostri titoli di stato vendendo CDS , l’altra che un giorno si e un altro ancora in privato suggerisce di vendere e shortare l’Euro e l’Italia mentre probabilmente i suoi desk comprano a mano bassa. Ricordatevi sempre che la mano destra in finanza non sa quello che fa la mano sinistra._

(…)Deutsche bank ha precisato che «un aumento degli interessi sul debito di breve durata non manda i conti pubblici italiani fuori controllo, nonostante l’alto debito/Pil». Storicamente, è la tesi DB, l’Italia ha sostenuto oneri sul debito molto più alti in percentuale del Pil e delle entrate….(Ricordate quando detto e visivamente confermato nei grafici precedenti, dove la memoria storica è ben labile nei mercati irrazionali…) gli analisti di Goldman Sachs sostengono che un aumento del costo del dal 4% al 5,5% per il 2017, con prospettive di crescita invariata, ancora consente all’Italia di portare il debito/Pil sotto la soglia del 100% attorno al 2026. Il costo del debito può salire fino al 6,7% su base permanente senza far schizzare all’insù il debito/Pil. Persino con una crescita reale all’1,8%, con un costo del debito schizzato al 7%, per GS è possibile evitare l’esplosione del debito/Pil. ».( Sole24Ore)

Ho almeno altre cinque analisi e report che raccontano un’altra realtà sottomano.

Se vi avanza tempo date un’occhiata anche qua e vi potrei fornire altre  esempi  di sostenibilità del debito … I numeri dell’Italia sostenibile se poi volete continuare a fare terrorismo gratuito alimentando la legge di Murphy accomodatevi …

Come dice il professor Brad De Long su ProjectSyndacate …la sola altra spiegazione è che persino ora, più di tre anni dopo lo scoppio della crisi finanziaria statunitense, l’abilità dei mercati finanziari di dare un prezzo in modo sensato ai rischi relativi ed ai rendimenti si è rotta in modo profondo, lasciandoli incapaci di fare il proprio lavoro: sopportare e gestire il rischio…

Sopportare e gestire…sic!  Luigi e Loretta vi voglio bene!

4 commenti Commenta
giobbe8871
Scritto il 18 Luglio 2012 at 21:40

i CRUCCHI e la zia Albione soffiano sull’indinpendentismo siculo :mrgreen: 😥

Dividi e Comanda. 😉 :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 18 Luglio 2012 at 21:41

Siamo in Guerra . ECONOMICA. 😈

giobbe8871
Scritto il 18 Luglio 2012 at 21:43

OGNI MOSSA è LECITA in GUERRA :mrgreen:

l’unica ad essere VIETATA è : NIENTE SAPONETTE COI CORPI DEI BAMBINI. Capito Crucchi ? 😈

giobbe8871
Scritto il 18 Luglio 2012 at 21:47

tutte le volte che Zingales si è presentato a Ballarò e all’Infedele….
che inutile mi è stato. Non mi ha mai arricchito culturalmente.

Molto meglio leggere e seguire Mazzalai, Voci dalla Germania, prof. Alberto Bagnai, Nino Galloni …e non cito più Oscar Giannino

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