GRECIA E ITALIA : QUANTO DURERA’ LA MADRE DI TUTTE LE CRISI?

Scritto il alle 09:30 da icebergfinanza

Quando nel 2008 dopo aver letto alcuni papers e analisi di Carmen Reinhart e Kenenth Rogoff scrissi che questa crisi empiricamente aveva bisogno di almeno sette o otto anni per essere assorbita in maniera superficiale in molti sorrisero alzando gli occhi al cielo.

Mentre questo viaggio continuava a riempirsi di umanità alla ricerca di una risposta mi ripromisi che mai responsabilmente avrei condiviso una sensazione o un’analisi senza lasciare traccia della fonte.

Se non siamo in grado di intravvedere il futuro perchè non imparare qualcosa dal passato.

Ecco che allora abbracciai con fede l’ analisi empirica, quell’empirismo che guarda caso proviene tanto per cambiare dalla parola greca che ci riporta all’esperienza, una corrente filosofica secondo la quale la conoscenza umana deriva dall’esperienza.

This Time Is Different: Eight Centuries of Financial Folly doveva ancora uscire e in Italia uscirà tradotto solo nel 2010 ma i loro autori condividevano già il loro magistrale lavoro su Voxeu o su Project Syndacte ma soprattutto la loro spettacolare analisi fu anticipata in un paper del gennaio 2008 all’American Economic Association.

Tra le virgole del loro magistrale lavoro anche grazie a Hyman Minsky e Irvine Fischer io riuscivo ad intravvedere  la dimensione di questa immensa “DEBT DEFLATION” con annesso un imponente “DELEVERAGING”

In questi ultimi mesi la famigerata tempesta in un bicchier d’acqua è diventata per molti una tempesta perfetta, termine più volte proposto e riproposto, ampiamente abusato. Credo di aver perso il conto di coloro che in questi mesi hanno aumentato gli anni di crisi che ci separano da un’eventuale stabile ripresa.

Un solo esempio di cosa significa avere una responsabilità politica…

 21 Aprile 2012… “La fase acuta della crisi italiana è stata superata” e ci potranno essere segnali di ripresa gà “dal terzo trimestre” di quest’anno. Lo ha affermato il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nella conferenza stampa dell’International Financial Monetary Committee (Ifmc) a Washington. A livello internazionale, l’Italia sembra “tornata alla normalità” 

31 Maggio 2012 … Tranquilli, la crisi durerà ancora a lungo. Parola di Visco La crisi che stiamo attraversando e’ di una “gravita’ eccezionale” e la via d’uscita “non sara’ breve”. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, non nasconde la complessita’ del quadro economico.

Un consiglio lasciate perdere qualsiasi dichiarazione ufficiale o no e affidatevi a quello che dicono quest’uomo e questa donna sinonimo di empiricità!

«Ci restano ancora due, forse tre anni di crisi» dice Rogoff in questa intervista al Sole 24 Ore. Sono stati necessari due anni perché la tesi di fondo, la lunga durata cioè di crisi finanziarie profonde come quella attuale, e i guai per il debito pubblico, diventasse verità evidente. Come mai? Non credo sia dovuto a scarsa diffusione delle nostre tesi, da tempo ben note. Sì, è vero che alcuni concetti e dati dell’esperienza storico-economica hanno avuto bisogno di un po’ di tempo per essere valutati nel loro valore ineludibile. Non c’è stata nel mondo degli economisti e degli analisti mancanza di coscienza di quanto era successo. C’è stata tuttavia la diffusa convinzione, a Wall Street e anche alla Fed, che le misure aggressive con cui si è affrontata la crisi nell’autunno-inverno 2008-2009 potessero fare la differenza.
Ma non mancavano, accanto alla vostra, altre voci che si dichiaravano scettiche. La politica, come è comprensibile, aveva scommesso molto sulle proprie capacità di fare la differenza, questa volta. In più di un’occasione il ministro del Tesoro degli Usa, Timothy Geithner, ha dichiarato che questa volta le misure prese sarebbero state in grado di battere il benchmark di Reinhart-Rogoff, che indica una durata della crisi tipo quella attuale, sulla base dell’esperienza storica, assai più vicina ai dieci che ai due anni. Questi ultimi sono i tempi ideali per la politica, che viaggia come noto sui cicli elettorali, biennali e quadriennali, negli Stati Uniti e più o meno anche altrove. di Mario Margiocco – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/10XXoy

Io credo invece che questa sia la madre di tutte le crisi, la tempesta perfetta per eccellenza, la più grave crisi di tutta la storia al confronto della quale la Grande Depressione del ’29 è stata una passeggiata nel parco e forse serviranno più di una decina d’anni. Ho ancora negli occhi il doppio decennio perduto giapponese, stella polare bussola infallibile delle mie ricerche!

Per concudere riascoltiamo cosa hanno da dire Carmen e Kenneth sul nostro Paese…

Carmen Reinhart, l’economista del Peterson Institute che ha scritto con Kenneth Rogoff il best-seller This time is different e ha appena prodotto, con lo stesso coautore, A decade of debt, è uno dei massimi esperti di debito sovrano. E la sua prognosi per l’area dell’euro, in un’intervista al Sole 24 ore, è dichiaratamente pessimista. Anche se non vede all’orizzonte una rottura dell’euro («non andrebbe a vantaggio di nessuno») e nemmeno una ristrutturazione del debito italiano o spagnolo. (…) L’economista di origine cubana è convinta invece che Italia e Spagna possano farcela senza ricorrere a una ristrutturazione del debito Per l’Italia, in particolare l’alto debito pubblico «non è un fatto nuovo, mentre il settore privato non soffre di un alto indebitamento, come altrove». La nuova parola d’ordine è repressione finanziaria. «Come è spesso avvenuto storicamente in situazioni del genere – afferma Reinhart – si devono costringere gli investitori ad assorbire debito pubblico di Alessandro Merli – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/pGJt7

Davos, 25 gen – Per fare fronte alla crisi, l’eurozona  “dovrebbe tirare una linea di demarcazione da qualche parte” sulla sua  composizione, ma tra gli stati che ne resterebbero fuori non ci dovrebbe essere  l’Italia, perche’ “e’ un Paese ‘too big too fail'”, cioe’ troppo grande per  fallire. Cosi’ Kenneth Rogoff, ex-capo economista dell’Fmi e ora  professore ad Harvard, esprime il suo giudizio sugli sviluppi nell’area euro.  “Il problema e’ di tutta la zona euro e in qualche modo ha toccato l’Italia  per la quale non sara’ facile “trovare una soluzione perche’ altri Paesi sono in  difficolta’”, osserva Rogoff.
”E’ chiaro che avremo bisogno di ristrutturazioni in Grecia e Portogallo, probabilmente anche in Irlanda – dove potrebbe bastare la ristrutturazione del debito delle banche – e anche probabilmente in Spagna, se si include il debito del settore privato, le grandi banche”, ha detto Rogoff, aggiungendo che l’Italia ”e’ un caso borderline, dove potrebbe verificarsi solo un problema di liquidita”’.

Parola di Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff mica di quel dilettante allo sbaraglio di Icebergfinanza! Buona crisi a tutti, l’importante è la Consapevolezza!

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3 commenti Commenta
lacassandra
Scritto il 18 Giugno 2012 at 10:09

http://www.ilgiornale.it/interni/cosi_germania_e_diventata_ricca_crisi_altri/18-06-2012/articolo-id=592975-page=0-comments=1
Nella favola era Biancaneve che si svegliava, in questo caso è il nano Brunettolo (si veda il punto O dell’articolo). Ma non era al governo quando la Germania lucrava a manetta e colpiva impietosamente gli stati periferici?

icebergfinanza
Scritto il 18 Giugno 2012 at 13:29

lacassandra@finanza,

Si un altro psicopatico della peggiore specie il massimo dell’incompetenza che urla per farsi scorgere e scarica le colpe sugli altri un anno dopo…

kry
Scritto il 18 Giugno 2012 at 16:31

” Mentre il settore privato non soffre di un alto indebitamento, come altrove.” Per cui noi che come consumi siamo stati costretti a tirare i remi in barca,in un prossimo futuro per esempio olandesi e austriaci potrebbero trovarsi con difficoltà impreviste molto simili alle nostre. Tradotto in parole povere esportazioni tedesche ahi ahi ahi.

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