GRECIA: HOUSEHOLD DEBT … TIC TAC TIC!

Scritto il alle 10:08 da icebergfinanza

 

 Seguitemi ribadirò per l’ennesima volta un concetto fondamentale riprendendo il  discorso da dove eravamo rimasti.

In questi anni ma soprattutto in questi mesi i menestrelli interessati del libero mercato, canederli alla Chicago o bocconiani all’amatriciana non importa, vi hanno urlato nelle orecchie che oggi il problema principale è il debito delle nazioni, l’alto livello di indebitamento delle nazioni.

Ovviamente della socializzazione delle perdite nessuna traccia nei loro ragionamenti, senza il sostegno degli stati il libero mercato sarebbe morto e sepolto con tutte le idiozie sulle aspettative razionali.

Invece gli sciacalli e gli avvoltoi della finanza mondiale salvati e foraggiati dagli stati ora stanno volteggiando in attesa di sbranare oggi l’Europa, domani chissà l’America o l’Inghilterra anche se dubito che questi imbecilli abbiano il coraggio di sbranare la propria madre, sempre incinta.

In Grecia dove lo Stato corrotto per anni ha corrisposto le disinteressate tangenti della Siemens con allegre commesse e foraggiato l’orgoglio tedesco con consistenti ed inutili acquisti di carri armati e sommergibili tedeschi il sostegno politico ha mantenuto buona parte della popolazione di ” pubblica utilità” su standard di vita insostenibili.

Nel frattempo tutto questo ben di dio creato con la leva pubblica emenziale,   è stato accompagnato dalla leva iperdemenziale privata,  offerte di leasing e credito al consumo offerto disinteressatamente suppongo dalle banche tedesche e francesi.

Vigliacca terra se qualche banca italiana compare mai tra le prime della classe!

Il tutto per raccontare un giorno ai propri nipotini che mezza Grecia aveva conquistato la Crande Gemania ovvero aveva messo sotto le natiche migliaia di ” WURSTEL WAGEN” e mi fermo qua perchè le metafore come boomerang diventano ardite.

Questo è il debito aggregato di alcune delle nazioni coinvolte nell’orgia del debito mondiale, via McKinsey…

Ora diamo un’occhiata a cosa è successo in questi anni in Grecia…

e in Spagna …

e ancora in Irlanda…

senza parlare degli Stati Uniti…

Banche, banche e ancora banche, queste sono le principali responsabili di questa crisi e non solo gli Stati o il debito pubblico!

Queste hanno levereggiato sino a 60 volte il proprio capitale per non parlare di chi lo ha fatto ben oltre e ora stanno usando i soldi delle nazioni, i nostri soldi, per salvare un manipolo di falliti psicopatici incompetenti criminali. Game over!

Glielo spiegate Voi agli esaltati del libero mercato, quelli duri e puri con i soldi degli altri, che mentre il settore privato è intento a delevereggiare o meglio rientrare dall’orgia di debito creata in questi anni se delevereggiamo anche il settore pubblico la Grande Depressione del 2012/2013 è assicurata.

Se vedete in giro una nazione con alta percentuale di debito privato…date un’occhiata li intorno dovreste sentire un tichettio tic tac tic tac… il contdown è iniziato!

Segnatevi questa un giorno non lontano la racconterete ai Vostri nipotini! 

DAI UN’OCCHIATA A  TREASURY FU…ALQUANTO MOBILE , SOSTIENI SECONDO LA TUA DISPONIBILITA’ L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE E DI QUALITA’ RICEVERAI A CASA L’ULTIMA IMPORTANTE ANALISI DAL TITOLO

” EURO FU SICCOME IMMOBILE” 

Il Tuo sostegno è importante…Semplicemente Grazie! Andrea

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12 commenti Commenta
kry
Scritto il 15 Giugno 2012 at 10:46

Come si dice:cornuti e mazziati? Detto italiano per l’italiano. Le banche nostrane retrograde rispetto alle abili inglesi fotocopiate da quelle tedesche e francesi ora noi come ” europei ” siamo chiamati a ripianare le perdite senza essere stati partecipi di utili precedentemente distribuiti, come dire devo passare a pagare il conto dei parenti al ristorante pur non essendo stato partecipe del pranzo. Altro che ingiustizia.Altro che norimberga. Il problema è il debito delle nazioni,appunto delle nazioni non degli stati uniti dal debito si perchè l’america da sogno diventerà incubo legato al debito.

symon
Scritto il 15 Giugno 2012 at 12:46

Questo articolo è totalmente condivisibile.

annebonny
Scritto il 15 Giugno 2012 at 17:15

Grazie mille CAPITANO come sempre il tuo eccellente lavoro rileva i sotterfugi più loschi e maleodoranti della società che mi circonda. Questo Veliero è fonte inesauribile di ricerca e sapere. Buon Vento Marinai

vito_t
Scritto il 16 Giugno 2012 at 09:17

Carissimo Andrea, uno dei motivi per cui si dice che il debito giapponese è sostenibile nonostante sia ben oltre il 200% del pil e con una dinamica crescente , è che è detenuto per la maggior parte dai giapponesi ( banche o cittadini ). Non ti sembra che occorrerebbe scorporare quella quota dalle varie colonne per tutti gli stati ? In parole povere il debito totale del Giappone da 512 dovrebbe scendere sensibilmente , ….. oppure sto dicendo una cosa sbagliata, perchè questo dato è già compreso nella colonna famiglie ? …. Ciao e un grazie esagerato come sempre !!!!!!!!

john_ludd
Scritto il 16 Giugno 2012 at 10:05

vito_t@finanzaonline,

Il debito pubblico giapponese NON è sostenibile. I sistemi sociali ed economici hanno una lunga inerzia, eventi avvenuti 20 anni fa determinano quello che noi pensiamo essere “il futuro” ma che in realtà è solo la conseguenza di quell’evento, ma il nostro pensiero breve non riesce a comprenderlo. Siamo programmati per imparare e dimenticare velocemente, perfettamente adattati a un ambiento sparito 3000 anni fa. Oggi avremmo necessità di pensiero lento, di programmazione di pensare prima di agire. Forse sarà così nella prossima tappa evolutiva.

Il debito pubblico giapponese è conseguenza di una crisi bancaria, ovvero un eccesso di debito privato. La risposta che la classe dominante giapponese diede alla crisi è di negarne l’origine e scaricarne i costi sulla collettività. Risultato: una nazione morta. E’ accaduto anche in occidente più recentemente. Stessa origine, stesso risultato. E vedi le stesse menzogne tra le quali queste sono tra le più diffuse e accettate come verità incontrovertibili dalla pletora di mezzi di informazione, affini o del tutto subalterni alle classi dominanti:

1) in USA, Gran Bretagna, Giappone… il problema è “sotto controllo” perché il debito è denominato in moneta locale. Quindi basta creare moneta a piacimento e i problemi verranno risolti.
2) a ogni creditore corrisponde un debitore.
3) non si può incolpare solo le banche, la colpa è almeno al 50% di chi ha, per esempio, sottoscritto un mutuo che non poteva permettersi.
4) ne usciremo con la crescita, basta attivare le giuste politiche di sviluppo.
5) tante altre fesserie…

Spendo due parole sulla (3) perché mi fa arrabbiare in particolare. Consideriamo il caso più recente, la Spagna. Le banche per anni, lì e qua e ovunque, si sono accreditate come colonna dello sviluppo, una istituzione basata sulla fiducia, IL PERNO dell’economia e dello sviluppo. Le persone credono, vogliono credere che il futuro sarà migliore, quindi se il funzionario della tua banca ti propone un mutuo dicendoti che non ci sarà alcun problema, i tassi saranno sempre bassi, l’economia è in crescita, i prezzi delle case saliranno sempre, è un affare imperdibile etc… TU COMPRI (o meglio tu compravi). Questa è TRUFFA. Secondo e ancora più rilevante: gran parte dei prestiti non sono stati elargiti ai singoli cittadini ma ai costruttori, alle società immobiliari proprietà di qualche miliardario, amico e probabilmente azionista della banca o grande elettore. Poi ci sono le banche tedesche e francesi etc… se ne è scritto in lungo e in largo, dovreste sapere tutto l’essenziale ormai.

Il tentativo di trasformare crediti privati inesigibili in denaro pubblico esigibile in Giappone va avanti da oltre 20 anni. I grandi proprietari del debito pubblico giapponese NON sono i privati cittadini come vi raccontano, ma le banche, le società di assicurazione e le grandi imprese che hanno operato un immane carry trade per 20 anni: inflazione media -1%, rendimento dei decennali medio 1,5%, totale 2,5% annuo a un rischio PRESUNTO pari a zero. Utilizzando leva finanziaria e giochetti vari si possono effettivamente sanare bilanci fallimentari… ai danni degli altri… ma 20 anni sono tanti e accade sempre qualcosa di non previsto… infatti…

… Perché presunto ? Perché se la crescita economica nel lungo periodo non segue l’aumento del debito, quei crediti, che siano privati o siano pubblici non rappresentano nulla se non una promessa che non può essere mantenuta. Vale per il Giappone, vale per l’occidente.

Vedi, fai bene a leggere questo sito. Andrea è davvero stato (ed è tuttora) tra i pochi ad avere compreso la reale natura di questa crisi, capace di spiegarlo alla gente comune. Non ho molto da dire di diverso, solo che ammiro il suo residuo ottimismo. Qualcuno deve pure averne un pò.

vito_t
Scritto il 16 Giugno 2012 at 10:33

per John_Ludd
Vedi io ho fatto una domanda tecnica, perchè se io ho un debito nei confronti di mio figlio di 1.000 euro, la mia famiglia ha zero debiti complessivi, perchè da un lato ho un’obbligo verso mio figlio, ma dall’altro lui che vive in casa supponiamo … ha un credito di pari importo …. Volevo semplicemente capire. In quanto alle barzellette, te ne racconto anche io una …. si dice che per abbattere il valore reale del debito basta far salire l’inflazione …… una balla colossale !!!! Così quando poi il paese si troverà in un “normale” ciclo recessivo avremo il debito che continua a salire per i più alti tassi nominali creati in base all’inflazione creata, con una ricchezza ( ma quale ricchezza ??? ) prodotta che scende con l’ovvio risultato che il rapporto debito pil continua a schizzare verso l’alto !!!!
In quanto ad ANDREA, non solo l’ammiro, ma ne sono entusiasta, e nonostante il mio scarso contributo ho ricevuto una quantità e qualità di informazione incredibile e pensare che io non sono mai stato un disinformato !!
Ne ho preso le parti altrove con e-mail molto pungenti vedi verso BT che da un lato lo accusa di conflitto di interessi per un mestiere ( che svolgo anch’io ) che si può esercitare senza ncessariamente abbassare lo sguardo ! ma dall’altro lo stesso BT pubblicizza siti di finanza di opzioni etc etc !!!!!!!
W Andrea ! se non cambia, troverà “sempre” qualcuno che lo aiuterà a divilgare seria informazione !

john_ludd
Scritto il 16 Giugno 2012 at 10:41

vito_t@finanzaonline,

La ricchezza finanziaria è illusoria, lo è sempre stato e sempre lo sarà. Periodicamente ogni 3 o 4 generazioni, raramente di più, viene falcidiata. Non è la quantità di denaro che rende forte un popolo ma quello che sa fare. Sai costruire strade, ospedali, arte, … sei ricco. Potrai sempre ripartire. Dopo la seconda guerra mondiale c’era rimasto poco in Europa, ma 50 anni dopo di nuovo la più ricca regione del mondo. E il piano Marshall ha certo aiutato, ma quanti miliardi sono stati spesi in altre zone del mondo inutilmente ? La culture di un popolo va indietro decine di generazioni, è la memoria collettiva di miliardi di esseri umani, il resto è niente, maya, illusione.

vito_t
Scritto il 16 Giugno 2012 at 10:51

john_ludd@finanza,

Beh forse deduco che non sono capace ad esprimermi ….. ho fatto solo una domanda tecnica e nulla di più, per capire meglio.
La ricchezza finanziaria sarà anche illusoria, ma vaglielo a dire ai greci che rovistano nella spazzatura …. non andiamo nei discorsi demagogici …. è che quel pò che c’è dovrebbe essere distribuito meglio secondo un concetto caro ad Andrea ( ed ovviamente anche a me ).
ma ritornando a bomba se proprio vuoi rispondi alla mia domanda iniziale … poi quello che penso io, è che da un minuto all’altro , e quindi non da un anno all’altro il Giappone può saltare ……

john_ludd
Scritto il 16 Giugno 2012 at 11:19

vito_t@finanzaonline,

Come ti ho scritto i sistemi sociali ed economici hanno una grande inerzia. Tempi esatti e modalità esatte non sono note. A fine anni 90 l’economista americano Gary Shilling iniziò a sostenere pubblicamente la tesi di una grande deflazione in arrivo. Sebbene la persona avesse una curriculum professionale straordinario, tutti ma proprio tutti pensarono fosse un pazzo. Quando poi iniziò a consigliare ai propri clienti di vendere tutte le azioni e acquistare tresuries a lungo termine, tutti ma proprio pensarono che il vecchio Gary sarebbe pure diventato povero. Cosa è successo in questi 10 e più anni lo sai bene. Alcuni (pochi ma davvero pochi) hanno la capacità di analizzare i dati in modo ragionevolmente obiettivo, gli altri no perchè travolti da conflitti di interesse, dalle proprie emozioni (avidità e paura). Gli esseri umani avanzano o indietreggiano come orde di pecore, tuttavia qualcuno può sottrarsi a questo destino e pensare e agire fuori dal coro. Non necessariamente questo lo renderà ricco e/o felice ma di certo consapevole di cosa succede fuori e dentro il recinto.

kry
Scritto il 16 Giugno 2012 at 15:31

vito_t@finanzaonline, ore 10,33

In quanto alle barzellette, te ne racconto anche io una …. si dice che per abbattere il valore reale del debito basta far salire l’inflazione …… una balla colossale !!!! Qualora avessi un mutuo a tasso fisso di 500€ per 20 anni e un reddito da lavoro dipendente credo di aver tutto l’interesse ad aver un inflazione del 5/6% annuo. Non lavorando in banca mi sono fatto quest’idea, dove sbaglio. Grazie.
john_ludd@finanza, ore 10,05
3) non si può incolpare solo le banche, la colpa è almeno al 50% di chi ha, per esempio, sottoscritto un mutuo che non poteva permettersi.Le persone credono, vogliono credere che il futuro sarà migliore, quindi se il funzionario della tua banca ti propone un mutuo dicendoti che non ci sarà alcun problema, i tassi saranno sempre bassi, l’economia è in crescita, i prezzi delle case saliranno sempre, è un affare imperdibile etc… TU COMPRI (o meglio tu compravi). Questa è TRUFFA. Forse la % della colpa delle banche andrebbe alzata al 85%,anzi oltre alla truffa bisognerebbe istituire il reato d’illusione. Più di qualcuno ha sottoscritto un mutuo,su consiglio non disinteressato del dipendente bancario, sull’idea che era meglio pagare un pò di più per il mutuo che non un affitto e che succedesse di non poter pagare le rate ci si assicura con una polizza della stessa banca ed è più facile essere sfrattati con il mancato pagamento della mensilità d’affitto e …….. basta perchè potremmo dar la colpa alla banca per oltre il 100%. Sei riuscito a tornare. Ciao.

vito_t
Scritto il 17 Giugno 2012 at 08:49

Per KRY
Quando aumenta l’inflazione tutto ne subiusce le conseguenze anche il reddito che perde in potere d’acquisto per effetto del fiscal drag, e cioè della tassazione dovuta a quell’aumento di reddito dovuto al pseudo recupero dell’inflazione. Il tasso del mutuo basso anche se stipulato con un contratto può essere rivisto ” per cause di forza maggiore” e quindi se l’inflazione schizzazze davvero a livelli molto elevati … ti chiamerebbero dalla banca per dirti che non può rimanere tutto così … sono quelle clkausoline scritte piccole piccole che si tende a soittovalutare sempre … Ma ritono all’inflazione , sono proprio i redditi da lavoro dipendente quelli più colpiti dall’inflazione, primo perchè non esiste più il recupero automatico in busta paga dell’aumento dei prezzi e te lo devi conquistare coin lotte che spesso producono un recupero solo parziale e nominale come spigato prima, … in secondo luogo perchè aumentano anche i prezzi dei beni di prima necessità, pane latte autobus treni abiti benzina etc etc e quindi una componente di reddito maggiore serve per acquistare la stessa quantità di beni che acquistavo prima , … di fattro impoverendomi …

Per John Ludd
a volte quando si scrive si rischia di straparlare …… io ho acquistato casa con un mutuo, che altrimenti non avrei potuto mai acquistare … il mutuo non l’hanno inventato Lerhman o Deutsche Bank, così come il credito al consumo, l’importante è non esagerare … non dedicare quote molto alte del reddito per il rimborso dei debiti … cci si potrebbe trovare in serie difficoltà …. ma destinare una quota non esagearta del proprio reddito futuro per l’acquisto della prima casa non lo ritengo un atto nè privo di senso nè di truffa da parte delle banche …….

kry
Scritto il 17 Giugno 2012 at 13:55

vito_t@finanzaonline,

Immagino che nelle clausoline scritte in piccolo piccolo ci sia la possibilità di surroga con riduzione del mutuo legato all’andamento negativo del costo dell’immobile. (Dai su, quando la banca chiama per i suoi interessi tu non sei obbligato a firmare niente firmi perchè ti trovi di fronte persone abili che ti impauriscono dicendoti che la legge è dalla loro parte ,poi come tasso fisso paghi già una percentuale maggiore rispetto ai tassi di mercato.) Grazie per la risposta sull’inflazione.

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