ITALIA E IL FITCH…O SECCO!

Scritto il alle 10:47 da icebergfinanza

 

Ieri grazie alla magnanimità e all’eloquenza dei cultori del rating internazionale, abbiamo appreso che i francesi di Fitch campioni come tutti del senno di poi, in realtà non capiscono un …fitcho secco!

MILANO (Reuters) – La quota di debito pubblico italiano e spagnolo in mano a investitori esteri ha continuato a scendere nel primo trimestre dell’anno.

Le banche che si sono finanziate a buon mercato con il p/t Bce hanno sostituito gli investitori internazionali.

Lo scrive Fitch ratings secondo cui questa tendenza continuerà nei prossimi trimestri.

Secondo Fitch, il debito italiano in mano agli esteri è sceso al 32% dal 50% nel 2008 e continua a scendere, anche se a ritmo più lento, con un deflusso che ha avuto inizio solamente a partire dal terzo trimestre del 2011.

Più veloce il deflusso del debito spagnolo la cui quota detenuta all’estero si è ridotta al 34% nei primi tre mesi dell’anno (escludendo la parte in mano alla Bce nell’ambito dei ‘Securities Market Program’) dal 40% di fine 2001 e da oltre 60% del 2008.

Secondo l’agenzia di rating i rischi di un’ulteriore discesa aumentano nei prossimi trimestri fino a quando non si formerà una base più stabile di investitori stranieri con maggiore propensione al rischio o fino a che non miglioreranno le prospettive economiche dei due paesi.

Se il trend continua la Bce e, se necessario, anche l’Esm (European Stability Mechanism), potranno intervenire per evitare che la crisi di liquidità possa peggiorare e dare così il tempo agli stati di attuare le riforme strutturali che dovrebbero incoraggiare gli investitori istituzionali a tornare sul mercato.

Ovviamente i topolini del web mediatico italiano non hanno perso tempo a rincorrere il pifferaio Fitch, facendo a gara su chi scriveva il titolo più esplosivo, che vi riassumo in due parole ovvero ” Fuga dall’Italia”

Ora spiegare a questi topolini che ormai la montagna partorisce quotidianamente delle ovvietà è assolutamente difficile! Chissà per quale motivo la BCE in questi mesi ha messo in piedi un colossale quantitative easing per sostenere indirettamente i titoli di stato dei Paesi dell’area euro a parte la Germania dove i fessi fanno la fila per assicurarsi un interesse negativo ancora convinti che se salta l’euro la Germania resterà indenne dall’esplosione.

Gli scienziati economici si sono arrampicati sui vetri per raccontarvi che in Giappone la situazione è completamente differente perchè almeno il 95 % del debito giapponese è detenuto da investitori domestici…( cliccare sull’immagine per ingrandire ) …

 

… e ora se deteniamo il 70 % del nostro debito attraverso le banche allora tutti in fuga ed è la fine del mondo!

Non varrebbe la pena di spendere altre parole sui fitchi secchi ma siccome su questo veliero spesso e volentieri si imbarcano passeggeri che non conoscono quello che è accaduto o sta accadendo vediamo cosa è accaduto recentemente al Giappone…

A pochi giorni dal taglio di rating sulla Grecia, Fitch ha colpito ancora. A finire sotto la scure stavolta è stato il Giappone, di cui Fitch ha declassato il rating sovrano da AA ad A+, con outlook negativo, a causa delle difficoltà del Paese nel raggiungere un equilibrio di bilancio.Il downgrade e l’outlook negativo riflettono il crescente rischio dovuto al profilo di credito del Giappone per l’elevato indebitamento pubblico, che ammonta al 200% del Pil…

Santo Cielo sono anni che il Giappone ha un debito ben oltre il 200 % e solo ora questi declassano un cadavere economico dicendo che il rating dovrebbe riflettere l’elevato indebitamento- Per informazioni sulla sostenibilità del debito pubblico giapponese rivolgersi direttamente alla BOJ Bank of Japan e alle numerose stamperie locali!

Se vi capita di comprare un fitcho secco dateci un’occhiata all’interno troverete il senno di poi a sua volta rinsecchito!

 

Una dettagliata analisi su quanto sta accadendo  ” Euro fu…siccome immobile!” è stata inviata a tutto coloro che hanno sostenuto questo viaggio e a disposizione di tutti coloro che vorranno liberamente sostenerci ora…Semplicemente GRAZIE!

 

 

7 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 24 Maggio 2012 at 11:17

Ma checcefrega, noi con la metà del debito pubblico del Giappone siamo BBB+ come la Colombia.
http://www.youtube.com/watch?v=j5B7vqVQJ0k
Nosotros tambièn tenimos el 40% de pobros!!
Estamos todos abijados con plastica i tenimos los pies en la mierda! 😀
Quando sta buriana sarà passata, a bocce ferme, si guarderà alle “agenzie di rating” per quello che sono: ex agenzie stampa (questo non lo sanno tutti, in particolare Moody’s e S&P negli anni ’30 erano semplici agenzie stampa che si sono via via specializzate nel fornire notizie finanziarie) che come TUTTE le agenzie stampa dicono quello che vogliono i loro PADRONI, che siano governi, banche o dittatori.

ladybakura
Scritto il 24 Maggio 2012 at 13:24

Domande:
1) E’ vero che in pochi mesi siamo passati dall’avere il 49% del debito in casa nostra ad averne il 70%?? C’è una notizia ufficiale?
2) Questo fatto è positivo o negativo?
3) Da qui a fine 2012, quando avremo i prossimi punti critici di rifinanziamento del nostro debito? Cioè..quand’è che avremo le prossime giornale dove dobbiamo rifinanziare molti miliardi di debito?

icebergfinanza
Scritto il 24 Maggio 2012 at 14:25

ladybakura@finanza,

Risposte:

1) Si è vero ma non in maniera cosi rilevante come dice Fitch … Nel secondo semestre del 2011 gli investitori esteri hanno venduto titoli pubblici italiani per importi significativi, riducendo la loro quota sulla consistenza complessiva al 40% contro il 47% di fine giugno 2011. ( dati al 31.12.2011 fonte Banca d’Italia ) poi decidete Voi se è più attendibile il fitcho secco o la banca che effettua i collocamenti per conto del tesoro.

2) Positivo ma i pasdaran e telebani dell’esterofilia vi diranno che è la fine del mondo. Rileggetevi la prima parte del post dedicato la risposta sta tutta li

3) Luglio e dicembre ma non si sposterà una foglia perchè i monelli della speculazione non hanno più munizioni restano solo i CDS

I miei ossequi…

edmontdantes
Scritto il 24 Maggio 2012 at 22:13

Ma le agenzie di Ratting…a che servono? Dicono che le loro metodologie sono applicate ion maniera rigorosa, se guardiamo il post sopra direi che non e´vero, se poi vengono portate in tribunale dicono che le loro sono solo OPINIONI !!! Che non valgono nulla e la stessa cosa la dicono sui disclaimer.
Direi che sono armi di doistruzione di massa al soldo di elite finanziarie psicopatiche che pensano solo ad accumulare denaro !!!
Cosa aspettiamo a tassare la finanza speculativa ? Dove sono tutti i buoni propositi per tagliare le unghie agli speculatori…che non solo oltre la legge come vorrebbero raccontare.

edmontdantes
Scritto il 24 Maggio 2012 at 22:20

Dimanticavo il Giappone serve ad un rating di AAAAAA++++++ per avere tassi di interesse allo 0,0001% visto che e´ un paese ad alto tasso di risparmio da cui attingere (mungere) liquidita´ tramite carry trade, ovvero prendere debiti in Giappone e mettere i soldi in US in titoli di stato per continuare a far spendere lo Zio Sam, la cui crescita basa soltanto sul consumo privato.

bergasim
Scritto il 25 Maggio 2012 at 10:20

icebergfinanza,

Non concordo con te sul taglio del rating del giappone, a mio avviso sembra giustissimo è dovrebbe essere ancora inferiore non sicuramente a+, in iapan tra un pò finiranno i risparmi, poi vedremo con cosa finanzieranno un debito enorme come il loro, senza considerare gli effetti negativi post terremoto che si manifestaranno a livello di maggior costo energetico, quindi maggior debito.
Il Giappone di oggi è un paese in notevole fase calante, senza risparmi, con un industria elettronica che perde colpi nei confronti di altri competitor, quindi più che sacrosanto il taglio di rating, così come dovrebbe avvennire per gli UK e USA.

icebergfinanza
Scritto il 25 Maggio 2012 at 10:54

bergasim,

Era ovviamente in versione ironica … mi sembrava chiaro!

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