SHOCK OIL 2012 ?

Scritto il alle 07:19 da icebergfinanza

Ne abbiamo già parlato più volte condividendo come le grandi banche d’affari americane e non solo, amano giocare sulla pelle dell’economia mondiale e soprattutto quando si tratta di grano e riso sulla pelle degli uomini qualunque essi siano!

In due recenti analisi abbiamo inoltre condiviso insieme i rischi di un possibile nuovo shock petrolifero in relazione alla questione iraniana e come oggi nonostante il prezzo del petrolio sia ancora lontano dal record del 2008 a 150 dollari circa, in America, ma soprattutto in Italia, i prezzi stiano superando i livelli di quattro anni fa, una dinamica che se dovesse incendiarsi porterebbe alla matematica recessione o depressione mondiale su base empirica.

Sul suo blog Mario Platero ci racconta che JPMorgan e Goldman Sachs stanno giocando con i fiammiferi nella santabarbara del petrolio. Caro Mario sarà anche una questione sociologica quella che riguarda la questione tossica e distruttiva degli ambienti in cui opera la finanza mondiale ma non vorrei mai arrivare al momento nel quale è necessario colpirne uno per educarne cento, mentre questi piromani incendiano l’economia mondiale!

 

MACAPLA Si è fatto un gran parlare delle “rivelazioni” del capo desk “derivati azioni” di Goldman Sachs a Londra. In Italia Smith ha conquistato ruoli di grande manager e di grande moralista. In realtà è uno fra circa 1.300 funzionari del suo livello ed era essenzialmente capo di stesso. Per carità, le sue accuse contro Goldman e contro la filosofia dei traders che pensano solo a se stessi sono interessanti. Sociologicamente. Ma distolgono il dibattito da qualcosa di cui il signor Smith avrebbe dovuto occuparsi, ma non si è occupato e cioè il danno sistemico rappresentato dalle banche quando fanno operazioni di trading per loro conto contribuendo a una manipolazione dei prezzi di mercato.

Nei giorni scorsi ho seguito un dibattito molto più interessante per capire dove si debbano imporre limiti alle banche e alle loro attività speculative. Ecco la storia. Sappiamo che Obama potrebbe vendere una parte delle riserve petrolifere strategiche in mano al governo americano per indurre una diminuzione del prezzo del carburante al distributore. Manovra elettorale, Ok, ma è utile? Le procedure prevedono un’asta. Chiusa l’asta si fanno allocazioni. Aste di questo genere avvengono anche eliminare una parte di scorte al di là delle emergenze. Il punto? Mi risulta che Goldman Sahcs e JP Morgan Chase vogliano partecipare all’asta quando sarà annunciata.

Due banche in aste petrolifere? Dai dati rilasciati dal dipartimento per l’Energia la settimana scorsa risulta che l’anno scorso JP Morgan ha offerto a un’asta simile 158 milioni di dollari per circa 1,5 milioni di barili. Un ammontare superiore a quello richiesto da Sunoco, che opera nel settore! Non solo, JP Morgan può anche tenersi il suo petrolio e rivenderlo quando le farà più comodo. Ergo? L’operazione è puramente speculativa ed è perversa rispetto agli obiettivi pubblici. Cose simili succedono ogni giorno sui cambi, su altre materie prime, sui debiti sovrani etc. Ed è questo il vero pericolo che arriva alla credibilità del sistema capitalistico: l’intervento speculativo dei grandi istituti finanziari in settori che non sono di loro competenza. Come dire, il “capriccio” del signor Smith è una “spiata” contro suoi concorrenti interni che facevano meglio di lui. Interessante, ma i problemi sono ben altri. Che qualcuno lo dica a Barack Obama e a Mitt Romney.

Troppo intenti ad incassare lauti sostegni per la loro campagna elettorale in nostri due eroi caro Mario, un assegno in bianco da Wall Street vale più di qualunque altra considerazione politica.

Attendiamo ora la solita dichiarazione in favore di un dollaro forte che ha caratterizzato spesso e volentieri ogni campagna elettorale presidenziali, un dollaro forte per attenuare l’impatto sul prezzo della benzina all’elettorato americano!

Fonte: http://www.gasbuddy.com/gb_gastemperaturemap.aspx

6 commenti Commenta
kry
Scritto il 20 Marzo 2012 at 08:54

Smith non è un santo, probabilmente non fa parte di quelle persone descritte nel post dei psicopatici. A tutto c’è un limite prendiamo atto che qualcuno ha fatto per primo un passo diverso, spero che l’esempio sia seguito da altri anche se i suoi concorrenti interni sanno fare di meglio.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2012 at 10:19

OK, gli articoli sono difficili da leggere e molto tecnici, ma a qualcuno possono interessare. Essenzialmente è il gioco finanziario sul petrolio rivelato da Chris Cook (former compliance and market supervision director of the International Petroleum Exchange), più insider di così…

http://www.nakedcapitalism.com/2012/01/chris-cook-naked-oil.html

http://www.nakedcapitalism.com/2012/02/chris-cook-the-oil-end-game.html

http://www.nakedcapitalism.com/2012/03/chris-cook-the-ghost-of-enron-past-explains-oil-market-manipulation.html

http://www.nakedcapitalism.com/2012/03/chris-cook-spikes-and-speculation-in-the-oil-market-%E2%80%93-flash-crash-part-deux.html

Questo non ELIMINA IL FATTO che il petrolio è un bene con un offerta poco o per niente elastica da cui dipende il 100% dell’economia del 100% dei paesi. Nel medio/lungo termine il prezzo salirà certamente MA IL PREZZO OGGI è violentemente manipolato da un numero ristrettissimo di banche d’affari che hanno stretto un patto faustiano con alcuni paesi produttori e alcune grandi major del settore. Vale la pena ricordare che questi emeriti farabutti (JPM, GS, Barclays, HSBC, Credit Suisse…) sono stati salvati dalla bancarotta con i soldi degli stati che invece di spenderli x costruire scuole e ospedali hanno preferito darli ai ladri ?

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2012 at 10:34

Dei 4 articoli di cui al precedente post, il primo può essere facilmente interpretato da chiunque abbia una discreta dimestichezza con l’inglese. I seguenti sono più tecnici e io stesso faccio fatica a comprenderne i dettagli. Almeno il primo è una lettura obbligata x chi voglia comprendere il livello di perversione cui è giunta la finanza.

Bene fa Andrea Mazzalai a scrivere esplicitamente che i comportamenti di Wall Street sono ormai apertamente distruttivi anche e soprattutto rispetto la nazione in cui risiede. Qui aggiungo quanto sia triste vedere lo stato in cui è l’America oggi. Ricordiamo che questo è il paese da dove è arrivato quasi tutto ciò che di buono è stato prodotto in occidente dopo la metà dell’800 mentre altrove si cucinavano fascismo, comunismo e oscurantismo. La morte civile dell’America è un lutto x il mondo non un motivo di gioia. Scusate ma ci tenevo a precisare per non passare x un anti tutto a prescindere dai dati storici.

kry
Scritto il 20 Marzo 2012 at 10:38

john_ludd@finanza,

Con certezza hanno preferito darli ai ladri,altro che ?. Generalmente quando si salva un azienda si azzera il capitale e i vertici che hanno causato il disastro. Oggi invece si è preferito dare al giocatore d’azzardo i soldi per continuare a giocare in modo da tenerlo occupato per non dargli l’opportunità di andare a rubare. Cosi non lo manderai mai in prigione e non lo curerai mai. Certo che la paura fa proprio brutti scherzi,quando non vuoi affrontare il problema se ne crea uno ancor maggiore. Adesso leggo quello che ci proponi. Ciao.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2012 at 12:50

kry@finanza,

Purtroppo la complicità tra stati e banchi è fortissima. Il potere di ricatto del cartello bancario è immenso. Sul tema real estate Andrea ha scritto tantissimo quindi i lettori di questo blog sono a conoscenza della grande truffa ai danni del cittadino americano. Un recente accordo di transazione tra stato e banche è stato un successo enorme x queste ultime che pagano una cifra irrisoria a fronte di danni potenziali 100 volte superiori. Tutto con la copertura del governo. Ci sono varie ragioni ma una di queste è particolarmente preoccupante. Il governo è terrorizzato dall’idea che si comprenda che il mercato immobiliare USA che è parte fondamentale del sistema è in uno stato terribile e allo stesso tempo non vuole che tornino i sospetti sull’effettivo stato di salute dell’attivo delle grandi banche. Mi riesce difficile buttare la croce addosso a Obama che si è trovato questa situazione ingestibile senza che egli personalmente ne abbia responsabilità. Allo stesso tempo non so se abbia senso affermare che non ha avuto coraggio etc… E’ una situazione estremamente difficile e sono ben felice di essere un signor nessuno, anzi quasi a volte preferirei non sapere nulla.

Per chi è interessato questo è un link a un post di Randall Wray che per quante sciocchezze abbia scritto sul “certo” default italiano è comunque una fonte autorevole sui misfatti del sistema:

http://www.economonitor.com/lrwray/2012/03/16/the-7-trillion-dollar-question-that-haunts-banks-when-will-the-obama-administration-recognize-that-mers-destroyed-the-chain-of-title-making-all-foreclosures-suspect/?utm_source=contactology&utm_medium=email&utm_campaign=EconoMonitor%20Highlights%3A%20This%20Week%20Had%20a%20Little%20Bit%20of%20Everything

è tutto molto deprimente.

edmontdantes
Scritto il 20 Marzo 2012 at 19:27

Dovete spiegare alla gente che il mercato del petrolio non ha piu’senso…e’ una frasa.
Oggi per ogni barile di petrolio effettivamente usato ne vengono negoziati circa 31 in carta…mi spiegate che senso ha ? Non esiste nessun senso se non quello di fare soldi sulla carta…ma ancora una volta nessuno da i numeri veri.
Avete mai pensato che l’Euro ha cancellato milioni di transazioni e prodotti finanziari ? Swap tra lira marco, franco e corona, peseta…ect ect. se oggi l’euro saltasse…tali prodotti verebbero di nuovo usati e siccome ormai ci siamo giocati il giocabili occorre nuov business…non importa se bagnato di sangue.
Saluti
Edmnot Dantes

p.s. John Ludd io sto con gli americani, i cittadini…ma non puoi convincermi che nei Governi ci sia del marcio, ricorda che sono gli stessi che appoggiarono governi dittatoriali in sud america, finanziarono islamici…ma vanno a braccetto con la Cina per via di 1400 Miliardi di US Bill. Non possiamo sconfiggere tirannie USSR con altre tirannie Chile e Pinochet !

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