DEFLATION, CACCIA ALLA DEFLAZIONE!

Scritto il alle 00:05 da icebergfinanza

Mai prima di oggi un governatore aveva avuto il coraggio di dichiarare ufficialmente aperta la stagione della caccia alla balena deflazione, una Moby Dick che terrorizza le banche centrali e i principali interessi di potere mondiale.

James Bullard governatore della Fed di St.Lous è stato chiaro, gli Stati Uniti sono più vicini ad una spirale deflativa con esito stile giapponese oggi che in qualsiasi altro momento della storia recente. Bloomberg.

Affascinante vero, non solo si usa esplicitamente il termine deflazione ma lo si associa alla lost decade stile giapponese, affascinante davvero.

Al seguente indirizzo potrete trovare l’intero paper sul sito della Fed di St.Louis.

Penso che il giudizio di come affrontare la deflazione all’interno della Fed non sia affatto unanime, tra fobie inflative e deflative.

Bullard dice che la miglior risposta politica ad uno shock negativo è l’espansione dell’allentamento quantitativo attraverso l’acquisto di titoli del tesoro, innondando di liquidità il sistema. Scommessa vinta, non passerà molto tempo che la favola dell’uscita strategica dalla crisi, sarà solo un lontano ricordo. Oggi è una pia illusione di medio termine!

La deflazione è nei fatti e starà con noi ancora per molto tempo.

Anche Bernanke ha sostenuto che la politica della banca centrale potrebbe essere più esplicita in materia di interesse e un taglio al tasso riconosciuto sulle riserve in eccesso del sistema finanziario non è da escludersi come non è da escludersi l’acquisto di ulteriori obbligazioni. Bernanke è il capitano Achab della situazione, Moby Dick lo ha già respinto più volte attraverso la sottovalutazione e l’errata diagnosi di questa crisi, questa è ora la sua ossessione. Attendiamo di osservare se sarà coerente con quanto scritto nel lontano 2002 a proposito degli arpioni preparati per sconfiggere la deflazione.

Tassi eccezionalmente bassi per un periodo prolungato è stata la litania degli ultimi mesi, anche se Bullard crede ingenuamente che il recupero duri durante l’autunno con inflazione in aumento, spazzando via le fobie deflative.

L’idea che i tassi possano restare bassi per un tempo eccezionalmente prolungato, secondo Bullard può essere dannosa, una lama a doppio taglio. Il suo è un invito alla riflessione e non una nota di dissenso rispetto alla politica della Federal Reserve. Le opinioni sono discordanti all’interno della Fed.

Charles Prosser non crede ad un rischio sostenuto della deflazione, difficile crederlo quando si ha un trilione di dollari di riserve in eccesso nel sistema bancario. Certo peccato che in eccesso non vi e’ nulla, tutta liquidità che serve per ricostituire il capitale, si chiama deleveraging ma da questo orecchio Plosser fa fatica ha sentire.

Anche" (…)Peter Diamond [], nominated to be a Fed governor, said this month in a written response to questions from Senator Richard Shelby , that deflation is a “greater risk” than inflation…anche se non crede che la deflazione sia un risultato probabile e il rischio di aumento dell’inflazione nel prossimo futuro appare ancora più piccolo… chissà, forse si vedrà. 

Bullard ricorda inoltre come la deflazione potrebbe daneggiare il sistema finanziario americano a causa del calo dei prezzo, minando il valore dei contratti finanziari come i mutui. Non ci voleva poi tanto a comprenderlo. Il calo o il crollo del patrimonio netto può danneggiare l’economia.

"La saggezza convenzionale è che il Giappone ha sofferto per un decennio perduto, dinamica  in parte attribuibile al fatto che l’economia è stato bloccata nella deflazione, con tassi di interesse nominale stazionari a livelli eccessivamente bassi. Nella misura in cui è vero, gli Stati Uniti e in Europa difficilmente possono permettersi di entrare  nel pantano giapponese.

Ha visitato il Giappone un mese e mezzo fa Bullard ma ne espansione quantitativa ne un’agressiva espansione fiscale gli ha salvati dalla deflazione, anche se loda la politica inglese e americana, specialmente il quantitative easing di Mervin King che ha riacceso temporaneamente la fiamma dell’inflazione.

Non starò a ripetervi per l’ennesima volta analiticamente i motivi per i quali l’economia americana ed occidentale non riuscirà ad evitare completamente il fenomeno deflazione, ma è importante essere consapevoli che nessuno sa più che pesci pigliare, figurarsi se si tratta di una balena come la deflazione.

La deflazione è qui ora, minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno attraverso l’economia, nelle sue dinamiche sostenute dalla disoccupazione strutturale, dal rientro generalizzato del debito, dalla sovrapproduzione,  dalla depressione immobiliare, dallo scarso utilizzo delle risorse, dalla fobia di tutto ciò che ricorda un sistema fallimentare.

Per chi non lo avesse ancora compreso l’ipoteca sulla ripresa si chiama "debt" debito, l’enorme massa di debito in circolazione ed è inutile cercare di fare leva sulla ripresa della concessione di credito perchè il cavallo non ne vuole più sapere di continuare a bere illusioni.

Pensiamo e parliamo ormai da mesi giapponese e qualcuno fa finta di nulla sostenendo il nulla!

Vogliamo parlare di ciò che c’è dopo averne intravisto da due anni la sua lunga ombra o vogliamo continuare a parlare di un fantasma che nella sostanza assomiglia più ad un ectoplasma. 

Vi hanno terrorizzato per due lunghi anni con il suo fantasma ma di esso nessuna traccia, solo inflazione da cartello la solita inflazione che trovate in Italia, se non in qualche paese emergente dove hanno insinuato la "asset inflation" inflazione da materie prime decisamente speculativa e temporanea! Vogliamo continuare a discutere su cio che sarà, che accadrà, forse, dipende, chissà o vogliamo affrontare la realtà.

Nel frattempo siccome i mercati amano fare spallucce di fronte alla persistente insicurezza sociale e perdita di posti di lavoro, Realty Trac ci dice che molti proprietari di abitazioni non sono più in grado di onorare il loro mutuo.

Coloro che hanno ricevuto un preavviso sono raddoppiati rispetto allo scorso anno a Baltimora, Oklahoma City e Alburquerque e New Messico, mente avvisi di inadempienza, aste e sequestri sono aumentati del 50 % nelle zone comprese tra Salt Lake City, Savannah in Georgia e Atlantic City, nel New Jersey. 

“We’re dealing with underlying economic weakness as opposed to unsustainable home prices and bad loans.” "Abbiamo a che fare con una sottostante debolezza economica rispetto a prezzi delle case insostenibili e crediti inesigibili". Sfgate.bloomberg.com/SFChronicle/Story

Continua la debolezza del mondo del lavoro e gli sforzi per impedire i pignoramenti, possono solo rimandare l’inevitabile e schiacciano i prezzi ha detto il Chief Executive Office di realty Trac James J.Saccacio.

154 aree metropolitane su 206 con una popolazione di oltre 200.000 anime hanno ottenuto un aumento delle segnalazioni di morosità nel primo semestre. Nevada, Florida, California e Arizona gli Stati con le più alte percentuali di pignoramento anche se nove dei 10 maggiori centri di questi Stati hanno riscontrato una diminuzione testimoniando forse un bottom del crollo immobiliare nelle zone più colpite dalla depressione immobiliare.  

Dopo circa due mesi di prenotazioni è affascinante notare come  ormai il nostro libro ha raggiunto le 2000 prenotazioni, frutto di circa 500 mail, un regalo fantastico da parte Vostra.

Colgo nel frattempo l’occasione di ringraziare tutti i Compagni di viaggio per la stima e l’affetto dimostratomi in occasione della prenotazione del mio libro in uscita a settembre, scusandomi per l’impossibilità di rispondere a tutti.

Per chiunque volesse lasciare una prenotazione senza alcun impegno, per aiutarci ad avere un’idea di massima di quante copie mandare in stampa alla prima uscita l’appuntamento è cliccando qui sotto sul banner della Madre di tutte le crisi,  , dove troverete un assaggio di quello che verrà …..

 

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La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……… 

21 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 30 Luglio 2010 at 07:47

Salve Andrea,volevo chiederti cosa ne pensi dell'oro.Lo vedi crescere di valore, può essere un rifugio?GrazieDav

Scritto il 30 Luglio 2010 at 09:57

ANDREA SONO DUE ANNI CHE CI PARLA DI DEFLAZIONE,ORA LO FA ANCHE JAMES BULLARD IL GOVERNATORE DELLA FED DI ST.LOUIS[..] VENERDÌ, 30 LUGLIO 2010 DEFLATION, CACCIA ALLA DEFLAZIONE! Mai prima di oggi un governatore aveva avuto il coraggio di dichiarare ufficialmente aperta la stagione della caccia alla balena deflazione, una Moby Dick che terrorizza le [..]

Scritto il 30 Luglio 2010 at 09:57

ANDREA SONO DUE ANNI CHE CI PARLA DI DEFLAZIONE,ORA LO FA ANCHE JAMES BULLARD IL GOVERNATORE DELLA FED DI ST.LOUIS[..] VENERDÌ, 30 LUGLIO 2010 DEFLATION, CACCIA ALLA DEFLAZIONE! Mai prima di oggi un governatore aveva avuto il coraggio di dichiarare ufficialmente aperta la stagione della caccia alla balena deflazione, una Moby Dick che terrorizza le [..]

Scritto il 30 Luglio 2010 at 09:57

ANDREA SONO DUE ANNI CHE CI PARLA DI DEFLAZIONE,ORA LO FA ANCHE JAMES BULLARD IL GOVERNATORE DELLA FED DI ST.LOUIS[..] VENERDÌ, 30 LUGLIO 2010 DEFLATION, CACCIA ALLA DEFLAZIONE! Mai prima di oggi un governatore aveva avuto il coraggio di dichiarare ufficialmente aperta la stagione della caccia alla balena deflazione, una Moby Dick che terrorizza le [..]

utente anonimo
Scritto il 30 Luglio 2010 at 11:22

“nessuno sa più che pesci pigliare” sintesi ineccepibile! Ho appena letto l’articolo di zerohedge e sono venuto a fare una visita qui! Ho ancora alcuni dubbi sul tema deflazione: ad esempio un paese come l’Inghilterra, sotterrato si dai debiti, ma soprattutto in una situazione di bilancia commerciale negativa, tenderá a soffrire la deflazione piú o meno dell’Europa? In linea teorica ovviamente.Le merci d’importazione non rischieranno comunque di diventare piú care? Stiamo parlando di un Paese dove giá da due inverni si temono shortage su gas da riscaldamento. L’altra domanda è sul dollaro: non ho mai creduto alla morte del biglietto verde, ma comunque sia questa QE2 avrá un impatto sul cambio con l’Euro; in che modo potrebbe essere influenzato il cambio? Il valore della moneta è piú influenzato dal QE o dalla deflazione?  Saluti da una piovosa e fredda Baviera,Gnurant

utente anonimo
Scritto il 30 Luglio 2010 at 14:21

chi ti da torto Andrea, è un disonesto.Parliamo giapponese senza conoscere la lingua giapponese.Giobbe

utente anonimo
Scritto il 30 Luglio 2010 at 18:31

La parola deflazione viene usata a sproposito, di solito si considera stabile un quadro compreso fra il +- 2%, una vera è propria deflazione inferiore al -2% è sempre possibile, senza che si scateni la fine del mondo.In quella che viene definita la "decade giapponese" i giapponesi non se la sono passata così male, anzi hanno una disoccupazione intorno al 4% che è un valore invidiabile.Il problema semmai è il debito Giapponese, che è continuato a salire, questo ovviamente è dovuto ad una mancata (e robusta) crescita dell'economia.Molti si aspettino che le cose cambino in poche settimane o mesi, invece per uscire da questa crisi occorrerà ancora qualche anno, considerato che ne sono passati già due forse saremo fortunati se ne usciremo in un altro paio di anni.Ma considerate i miei numeri poco più che "parole di un ubriaco" la situazione economico-finanziaria attuale è davvero di lettura estremamente complessa.La sensazione è che le principali banche centrali  abbiano fornito alle banche "più strategiche" strumenti  finanziari tali da permettergli di mascherare le perdite, dato che tutti hanno capito che la gente comincia ad essere molto impaurita e il panico potrebbe scatenarsi come un fulmine a ciel sereno.Nell'attuale situazione americana una crescita del 2,4% non è affatto un valore disprezzabile, il problema semmai è da dove sia uscito quel dato di riferimento che era il 3,7%!!!E' ovvio che anche nel 2010, nel 2011 e anche nel 2012 i rapporti deficit/PIL saranno fuori controllo ma oggi questo non è il peggiore dei mali dato che sarà un dato comune a tutti i paesi.In quanto all'Italia questa fa storia a parte.

utente anonimo
Scritto il 30 Luglio 2010 at 21:28

Col solito giochino delle revisioni precedenti al RIBASSO in valore assoluto ($), sono riusciti a far aumentare il PIL in percentuale.Insomma sono calati in valore assoluto i trimestri precedenti , e quindi magicamente aumentati del 3,7 e 2,4  in percentuale i trimestri successivi.La  dea bendata o i soliti bussolotti?PEG

utente anonimo
Scritto il 31 Luglio 2010 at 08:45

Non ci sono molte scelte se si deve scendere di 10 metri si possono fare 50 scalini da venti centimeri e scendere la scala stando attenti a non cadere oppure saltare da dieci metri, si fa prima ma quasi sicuramente ci si rompe.Chi auspia il salto col botto sono quelli che sanno o pensano di avere un materasso su cui atterrare e si sentono abbastanza atletici per provarci. In definitiva sono dei bastardi. E ce ne sono anche su questo blog.Al mondo delle persone reali serve una scala lunga tranquilla e con la ringhiera.

Scritto il 31 Luglio 2010 at 13:27

Prese piede una teoria di cospirazione che l’inflazione fosse un complotto degli ebrei per rovinare la Germania. La valuta venne definita ‘Judenfetzen’ (coriandoli – ebrei), accennando alla catena di eventi che avrebbero portato dieci anni dopo alla Kristallnacht.Questo non è il quadro dell’America, della Gran Bretagna, né dell’Europa del 2010. Ma dovremmo stare attenti a non abbracciare la teoria opposta e troppo rassicurante che questa non sia altro che una lieve ripetizione del “decennio perso” del Giappone, ossia uno scivolamento lento ed ampiamente benevolo nella deflazione, mentre il deleveraging del debito esercita la sua disciplina. Il Giappone era il maggior creditore esterno del mondo quando la bolla del Nikkei è scoppiata vent’anni fa. Aveva un tasso di risparmio privato pari al 15 per cento del PIL. I Giapponesi hanno gradualmente ridotto questo tasso al 2 per cento, attutendo gli effetti della lunga depressione. Ma gli anglosassoni non hanno questa possibilità.We are fucked

utente anonimo
Scritto il 31 Luglio 2010 at 18:18

Deve essere decisamente frustrante quando si attende qualcosa che sembra non arrivare mai……. Andrea

utente anonimo
Scritto il 1 Agosto 2010 at 11:08

7 RASSEGNATI:  sarà crisi col BOTTO. Quando? a settembre-ottobre.

utente anonimo
Scritto il 1 Agosto 2010 at 11:43

Caro Andrea, in relazione alla  debt deflation mi sembra utile sottoporti i seguenti dati:Debito pubblico usa 30.6.08 =   9.492 mldDebito pubblico usa  30.6.10 = 13.201 mldPIL usa 30.6.08  = 14.485 mld (dato revisionato venerdì)PIL usa 30.6.10 = 14.597 mld (dato di venerdì)Quindi ad un aumento del debito di 3.710 mld, si ottiene un aumento del PIL di soli  112 mld. (ancora da revisionare…al ribasso)Molto convincente mi pare.PEG

Scritto il 1 Agosto 2010 at 22:28

http://www.zerohedge.com/article/alan-greenspan-financial-system-brokeAndrea, quando Greenspan afferma "the financial system is broke and you can not have inflation if the financial system is not working"Comincerei a toccarmi i maroni e a strambare….

utente anonimo
Scritto il 1 Agosto 2010 at 22:32

Buona domenicaIntanto che aspettiamo che arrivi l'inflazione quella vera…………….e non quella dei cartelli (io intanto mi preoccupo degli "affari miei" e del mio portafoglio !!!!) allego dei link interessanti:http://www.stampalibera.com/?p=14396 (questa è una parta dell'amata America)http://www.youtube.com/watch?v=pVzlZWTUW9w&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=ypKyKa4Q2gU&feature=relatedSD

utente anonimo
Scritto il 1 Agosto 2010 at 22:32

Buona domenicaIntanto che aspettiamo che arrivi l'inflazione quella vera…………….e non quella dei cartelli (io intanto mi preoccupo degli "affari miei" e del mio portafoglio !!!!) allego dei link interessanti:http://www.stampalibera.com/?p=14396 (questa è una parta dell'amata America)http://www.youtube.com/watch?v=pVzlZWTUW9w&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=ypKyKa4Q2gU&feature=relatedSD

utente anonimo
Scritto il 1 Agosto 2010 at 22:32

Buona domenicaIntanto che aspettiamo che arrivi l'inflazione quella vera…………….e non quella dei cartelli (io intanto mi preoccupo degli "affari miei" e del mio portafoglio !!!!) allego dei link interessanti:http://www.stampalibera.com/?p=14396 (questa è una parta dell'amata America)http://www.youtube.com/watch?v=pVzlZWTUW9w&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=ypKyKa4Q2gU&feature=relatedSD

Scritto il 1 Agosto 2010 at 22:57

Caro #5on merito alla tua affermazione"La parola deflazione viene usata a sproposito, di solito si considera stabile un quadro compreso fra il +- 2%, una vera è propria deflazione inferiore al -2% è sempre possibile, senza che si scateni la fine del mondo."Quanto dici potrebbe anche valere, ma in un contesto locale. Quando la deflazione diventa globale, non c'è santo che tenga. Le economie sono basate sul pagamento degli interessi, e questi sulla crescita. Se la crscita non si materializza, si blocca il credito. La "crescita", quella reale si intende, fatte di attività produttive, è legata a filo doppio alla disponibilità di energia primaria. Leggi Petrolio in primis (per circa il 60% delle attività e il 90% dei trasporti). E il petrolio ha stallato nel 2005, ha inzuccato nel soffitto produttivo nel 2007 e da allora non si riprende ( vuoi perchè la domanda è depressa, vuoi perchè non potra farlo per questioni geofisiche ed economiche).ALtro che decennio. Inizia un cinquantennio, forse un secolo di depressione.O forse anche no: dato che siamo uomini, siamo soliti cercare di interromper i cicli fortemente negativi con scoppi di violanza, cioè con le guerre.SalutiPhitio

utente anonimo
Scritto il 1 Agosto 2010 at 23:51

Ohhhh…certo se lo dice il fantasma di Greenspan possiamo crederli!Andrea

Scritto il 2 Agosto 2010 at 16:35

ma siamo poi sicuri che la deflazione sia cosi negativa'??Chi ha suddiviso i propi capitali ,i propi investimenti ,sicuramente andrebbe a rimetterci in termine di valore  immobiliare o di altri beni ,ma chi ha conservato liquidita pura  cartacea  avrebbe maggiori opportunita di acquisto a prezzi sempre piu bassi e convenienti…………sbaglio ? se qualcuno mi corregge…

Anonimo
Scritto il 2 Agosto 2010 at 20:15

Caro @16 le conseguenze della deflazione non sono generalizzabili e prima o poi le prenderemo seriamente in considerazioni cercando di sviscerarne le possibili conseguenze…..per quanto riguarda la pura liquidità cartacea, non credo che i sostenitori dell'iperinflazione pura sarebbero d'accordo, il fantasma di Weimar eccheggia quotidianamente.Andrea

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