OCCUPAZIONE “UNDERWATER”!

Scritto il alle 05:30 da icebergfinanza

Lunedi nel post dal titolo " Giallo nella miniera delle ovvietà" scrissi:

" In settimana probabilmente assisteremo alla marcia trionfale del mercato del lavoro, la consacrazione ufficiale della decima meraviglia di questa immensa ripresa economica, la creazione di 190.000 nuovi posti di lavoro nella media del "consensus" salendo addirittura ad oltre 280.000 nelle previsioni di Goldman Sachs.

Chissà da quale misteriosa miniera piena di gas, provenivano gli inviti alla calma dello scorso mese da parte di JPMorgan, la quale suggeriva ai propri clienti di non avere paura che i dati sarebbero stati influenzati dalle condizioni atmosferiche e dalle fasi lunari. Al di la dell’ironia è evidente che con queste meravigliose stime, figlie della neve e dell’influenza non delle fasi lunari, ma delle temporanee assunzioni governative per l’avvio del censimento nazionale 2010, anche un solo dato inferiore alle aspettative farebbe collassare i mercati.

Al di la di dati sensibilmente inattendibili in prima lettura, la dinamica complessiva dle mondo del lavoro americano e occidentale è chiara, ci attende una strutturale e permanente perdita di posti di lavoro, perdita che non verrà probabilmente assorbita prima di un decennio. "

Ora al di la dei dati pubblicati ieri dalla ADP, riferiti al solo settore privato,  che vedono un risultato negativo di meno 23.000 rispetto ad attese di un incremento di 40.000 unità e al di la della pubblicazione dei dati relativi al Help Wanted Index Online del Conference Board, relativi agli annunci di assunzioni on line che circolano nella rete americana, che segnalano un sostanziale nulla di fatto, con un perdita di 29.600 posti dopo tre mesi di forti aumenti, la dinamica di fondo del mercato immobiliare si delinea chiaramente dalle recenti analisi pubblicate da Icebergfinanza, ovvero la presenza di una strutturale e difficilmente nel breve irreversibile emoraggia di posti di lavoro.

Yanet Yellen, futura vice governatrice della Federal Reserve, pur nelle sue ultime dichiarazioni ammantate di un tenue ottimismo istituzionale, unica governatrice ad aver sempre fotografato senza veli la situazione attuale, ha recentemente affermato che purtroppo questa "recessione umana" ci accompagnerà ancora per lungo tempo e che la disoccupazione è distinata a rimanere alta ancora per lungo tempo.

Un paio di anni fa in pieno tsunami subprime scrissi che i proprietari di abitazine americani, spesso abbituati a cambiare posto di lavoro da uno Stato all’altro si trovavano in difficoltà nella vendita della propria abitazione spesso finita "underwater" ovvero con il valore inferiore al mutuo residuo contratto.

Ebbene ieri Dennis Lockart dell Fed di Atlanta ha evidenziato che tra i fattori che tengono sotto pressione la dinamica della disoccupazione vi è anche il fatto che mentre alcuni nuovi lavori sono disponibili in una certa area geografica del paese, molti sono riluttanti a trasferirsi in seguito ad una situazione patrimoniale decisamente deficitaria per i motivi appena esposti oltre alla presenza di alcune reimpostazioni che obbligano i mutuatari a restare nelle loro abitazioni per almeno un certo numero di anni, in riferimento alla residenza.

Lockart sottolinea inoltre che guardando al futuro, le previsioni di consenso per il mese di marzo sono per un’economia che ha aggiunto 200.000 nuovi posti di lavoro. Questo numero comprende ovviamente anche le TEMPORANEE assunzioni per il censimento nazionale 2010.

Se volete avere una visione grafica della dinamica che ha interessato il mercato del lavoro nel corso del censimento 2000 questo è quanto gentilmente propone Northerntrust

DGC 3/31/2010 Chart 1

Ecco quindi che anche alla Fed di Atlanta giungo alle stesse conclusioni che Icebergfinanza condivide con voi da ormai sei mesi, ovvero secondo i loro analisti, sono necessari almeno 200.000 nuovi posti di lavoro al mese nel prossimo anno per ridurre la disoccupazione di un punto percentuale. La suddetta stima presume che la crescita della forza lavoro rimanga in linea con la crescita della popolazione.

Ho più volte scritto che sono necessari almeno 200.000/250.000 posti di lavoro per assorbire le pressioni demografiche e migratorie e cancellare gli oltre 8 milioni e quattrocentomila posti di lavoro persi in questi anni, al mese per il prossimo decennio. Figuriamoci di quanti posti di lavoro in più al mese abbiamo bisogno per cancellare anche la sottoccupazione e il lavoro a tempo determinato.

Non dimenticate che le ore lavorate sono indispensabili per comprendere le future dinamiche, in quanto i datori di lavoro , prima di effettuare nuove assunzioni, aumenteranno il carico di lavoro a coloro che stanno lavorando a part-time, per non correre il rischio di subire una nuova eventuale emoraggia.

Mentre qualcuno vi sussurrerà di eventi atmosferici avversi o di meraviglie temporanee con le assunzioni per il censimento nazionale, mentre si enfatizzeranno in ogni momento sui media, le virgole di un temporaneo miglioramento, spesso supportato da quel modellino statistico stagionale CES NET BIRTH DEATH che ormai da due anni, distorge la realtà, aggiungendo posti di lavoro fantasma che puntualmente vengono rivisti a distanza di mesi o di anni, in negativo, Voi non dimenticate mai la sottostante dinamica!

 

Thanks to MikeShedlock

Non dimenticate le variazioni stagionali e la loro influenza, in maniera particolare a partire dal mese di gennaio. Solo una volta nell’ultimo decennio, l’economia a mericana è stata in grado di creare oltre 250.000 posti di lavoro al mese mediamente, nel 1999 anno del boom della new economy. Oggi la situazione e strutturalmente e fondamentalmente diversa, una dinamica che proveniva da un eccesso di produzione, supportato da un eccesso di debito che a sua volta favoriva un "aleatorio" incremento di posti di lavoro.

Concludendo e facendo riferimento alle parole di Lockart e alle previsioni degli analisti per i dati di domani, sottolineo come anche secondo Matt Trevisonno, ospitato da Barry Ritholtz alcuni dati relativi alle imposte alla fonte sui salari testimoniano la possibilità di nuovi 300.000 posti di lavoro molti dei quali determinati dal censimento nazionale. 

Ma come sottolinea Barry, se avete trovato le recenti stime figlie di un eccesso di ottimismo temporaneo, aggiungo io, date un’occhiata a questo splendido grafico cortesemente condiviso dalla  The Federal Reserve Bank of Minneapolis ad opera di  Jim Picerno’s Capital Spectator.

The Recession and Recovery in Perspective

click for interactive version

Mentre sullo sfondo continuano ad apparire i bagliori dell’impressionante "Bad Bank" istituita dal governo irlandese per ammortizzare i miliardi di svalutazioni delle proprie banche e il rialzo dei rendimenti delle obbligazioni greche che testimoniano la volontà dei mercati di andare a verificare il possibile bluf della comunità europea, qualunque siano i dati che il BLS pubblicherà domani, non dimenticatevi le recenti considerazioni, non fossilizzatevi sul dato complessivo, scendete nei particolari, esplorate le misure alternative, le ore lavorate, la tendenza del lavoro temporaneo, del lavoro part-time, le dinamiche complessive senza dimenticare che come abbiamo visto nell’ultimo post "dedicato" la produttività sta giocando un brutto scherzo all’economia globale, al di la di profitti insostenibili nel medio e lungo termine.

Lasciate agli altri l’esaltazione di breve termine, analizzate e ragionate nel medio e lungo termine, sulla sostenibilità di una ripresa senza lavoro.

Se i dati saranno estremamente positivi, anche se solo nella loro facciata, si parlerà di ripresa spettacolare, di exit strategy, di inflazione in agguato dimenticando il supporto all’economia reale perchè in fondo, come diceva JK Galbraith…

" La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile….".

Verso la fine della prossima settimana, esploreremo insieme ad alcuni leggendari analisti, le propettive per i mercati finanziari alla luce dei fondamentali e del rapporto prezzi ed utili futuri, una nuova analisi dedicata a coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente il nostro viaggio, la nostra navigazione.

Ne approfitto per un caro saluto a Voi e alle Vostre famiglie con un augurio di una Santa e Serena Pasqua, con nel cuore l’ottimismo di una reale alternativa, che sta nascosta nella quotidianità di milioni di persone che vivono semplicemente la vita in una continua tensione alla ricerca di un mondo migliore. Andrea

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Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!   

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……….

 

 

13 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 10:09

Montecristo:Voglio fare un commento:  No comment!

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 10:34

BUONA PASQUA ANCHE A TE, ANDREA, E ALLA TUA FAMIGLIA.giobbe

Scritto il 1 Aprile 2010 at 10:38

"Il semplice Volo delle Colombe…nella quotidianità"Un Caro saluto a Te e alla Tua Famiglia, Grande Capitano!Ricambio l'augurio di una serena Pasqua a Te e ai Tuoi Cari…ai Compagni di Viaggio…ancor più un augurio di una serena esistenza…CiaoValentinap.s già un altro lavoro dedicato in poco tempo!sei proprio"Fulmine..Torpedine..Miccia"…!!Arriverà Giugno…arriverà!

Scritto il 1 Aprile 2010 at 10:38

Forse esiste un altro modo di fare economia/moneta!!!!!http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6907SD,ma ci sei o ci fai?è una gran presa per i fondelli, senza andare a ripetere i commenti che appaiono sotto il post sono più che esplicativi.L'unica base seria per una moneta è l'unità di prodotto / energia equivalente, tutto il resto sono balle e ci avanzano.

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 11:43

Montecristo:Forse  questa  volta  il famoso  decoupling  con il Giappone  si  verificherà.

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 13:26

TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA A TE E A TUTTI I NAVIGANTI.RG

Scritto il 1 Aprile 2010 at 15:31

Va tutto bene nel settore manifatturiero tranne l’ occupazione ma non e’ un problema…….Employment

ISM’s Employment Index registered 55.1 percent in March, which is 1 percentage point lower than the seasonally adjusted 56.1 percent reported in February. This is the fourth consecutive month of growth in manufacturing employment. An Employment Index above 49.8 percent, over time, is generally consistent with an increase in the Bureau of Labor Statistics (BLS) data on manufacturing employment.

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 15:50

Il mercato del lavoro sta per girare l’angolo”, ha dichiarato a Bloomberg Julia Coronado, senior economist Usa di BNP Paribas, che aveva previsto il calo delle domande di indennita’ settimanali. “Le aziende stanno gradualmente riprendendo ad avere piu’ fiducia nella ripresa dell’economia”.

Quanto al numero di persone che continua a ricevere assegni di sussidio, la cifra e’ diminuita a 4.662 milioni da 4.668 milioni. In questo caso le cifre fanno peggio delle previsioni, che erano per un risultato di 4.618 milioni.

La media mobile su quattro settimane, una misura meno volatile rispetto alla cifre settimanali, e’ calata a 447.750 unita’ la scorsa ottava, sui minimi da settembre 2008.

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 16:41

Ma insomma lasciamolo andare a 1200, poi  riparleremo del double dip che, per adesso con ISM 59,6 malgrado la disoccupazione, non fa paura.

Scritto il 1 Aprile 2010 at 17:52

BuonaseraIl Cuculo69 #4 può darsi che tu abbia ragione che sia migliore una moneta la cui base sia unità di prodotto / energia equivalente (non è la prima volta che lo scrivi….mi ricordo!!!), ma naturalmente dovresti spiegarne meglio il meccanismo………..perchè allora il "mio lavoro" non vale niente!!!! in quanto per produrre uso quasi esclusivamente "energia umana" (oppure dovremo calcolare anche questa forma di energia!!!).Per quanto riguarda il link sul Venezuela lo avevo postato solamente per dimostrare che……..se si vuole si può…….se chi comanda vuole….naturalmente.Sull'articolo linkato ci sono anche delle affermazioni interessanti, nè copio/incollo solo alcune per non esagerare……..forse dipende anche da come si leggono le cose:Dato che l’importazione dei beni è nelle mani di una ristretta cerchia di imprese e famiglie, queste decidono il prezzo al di fuori di ogni logica di mercato. Un piccolo esempio. Un’auto importata, ad esempio un modello Ford del valore di 10.000 dollari, viene immessa sul mercato venezuelano ad un prezzo triplo; un TV LCD 32 pollici, marca Philips, in Italia venduto a circa 350 euro ( http://www.shoppydoo.it/search.aspx?search=tv+32+lcd+philips&categoryid=320&fromCategoryId=320&sort=price ) , con IVA al 20%, in Venezuela prima della svalutazione di gennaio era venduto a non meno di 4.500 bolivares, pari a circa 1.500 euro, pur in presenza di una IVA al 12%.Sul mercato venezuelano, se un bene è considerato di lusso, indipendentemente dal suo valore reale, i venditori gli applicano il prezzo che vogliono. E’ il caso del vino o del panettone. Una bottiglia di normalissimo vino da tavola venduto in Italia al supermercato ad uno o massimo due euro al litro, in Venezuela, essendo il vino prodotto di lusso, quella stessa bottiglia è venduta a non meno di 50 euro. Il prezzo non è dovuto ai costi di trasporto o eventuali tasse.Un panettone, altro prodotto considerato in Venezuela di lusso, durante le ultime festività di Natale (quando il cambio bolívar-dollaro era ancora a 2,15) al duty free dell’aeroporto di Caracas (prezzo senza IVA) era venduto da 3 a 10 euro, secondo la marca, con il prezzo più alto spettante al “Tre Marie” ed il “Motta”, come più economico. Fuori l’aeroporto, in virtù della speculazione, il prezzo poteva arrivare fino a 60 euro! Presso il negozio “Dulcinea”, zona Candelaria a Caracas, un panettone “Tre Marie” era venduto a 180 bolivares, quasi 60 euro!Con questa quantità di soldi che si ritrova in più ha potuto adottare una serie di strumenti atti, da un lato ad acquistare maggiori prodotti di prima necessità, dall’altro ad aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, sostanzialmente aumentando gli stipendi.Il salario minimo, il cui importo è stabilito per legge, è stato aumentato per quest’anno del 25%; i salari delle altre categorie sono stati adeguati in maniera differente e comunque superiore a quello del salario minimo. Ad esempio il salario dei medici è stato aumentato del 40%. A proposito dello stipendio dei medici, proprio grazie a questi introiti extra, è stato finalmente possibile eliminare le disparità esistenti tra i vari medici, che prendevano uno stipendio differente a seconda che lavorassero in ospedale, o in ambulatorio, in città, o in campagna, ecc… Si sono eliminate queste differenze e lo stipendio è stato uniformato allo stipendio più alto esistente nella categoria. Dunque, lo stipendio della categoría medica che prendeva il salario più alto è stato aumentato del 40%; lo stipendio del medico che non rientrava in quella categorie, ha visto aumentare gli ingressi fino al 100%. Altro esempio: i lavoratori del settore educativo probabilmente vedranno aumentarsi lo stipendio del 30%.Il salario minimo in Venezuela, a cui è agganciata anche la pensione sociale, è oggi il più alto in assoluto in America Latina: sfiora i 500 $; a questa somma vanno aggiunti altri benefici: i buoni alimentazione; l’equivalente della nostra tredicesima, pagata a Natale, che per i lavoratori a salario minimo equivale a due mensilità extra, per gli altri lavoratori varia in funzione dell’anzianità; ad agosto è previsto un buono per le vacanze, equivalente a due mensilità extra. In sostanza un lavoratore con stipendio minimo ed i pensionati sociali al minimo, hanno uno stipendio annuo non inferiore ai 10.000 dollari, al cambio di 2,60 bolivares per dollaro. Negli ultimi dieci anni l’aumento del salario minimo è stato del 500%, praticamente doppio rispetto al costo della vita, all’inflazione registrata nello stesso periodo.In realtà, il Venezuela è un paese che vive dell’esportazione di materie prime, a partire dal petrolio; le materie prime, però, sono tutte in mano statale ed il prezzo di tali prodotti è in dollari e dipende da ben altre variabili. Oltre il 90% delle esportazioni del Venezuela è di natura statale. Questa manovra, che potrà anche favorire una nascente industria privata esportatrice di altri prodotti, al momento favorisce soprattutto lo stato, che si ritrova a gestire un surplus di denaro.Indirettamente, favorisce soprattutto le classi più povere, in quanto come descritto sopra, stanno ottenendo benefici di varia natura: aumento dei salari e diminuzione dell’inflazione, attraverso la lotta alla speculazione.SD

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 21:18

la crisi immobiliare è finita   investitori venghino

What Real Estate Bust? REITs Are Among the Top Performers
http://www.cnbc.com/id/36133031Giobbe

utente anonimo
Scritto il 1 Aprile 2010 at 21:26

A questo Veliero, al Suo valoroso Capitano, ai Suoi  Ospiti e a Valentinal'Augurio di una Felice Pasqua.Un caro saluto.                                                                   Aurora

utente anonimo
Scritto il 2 Aprile 2010 at 11:38

SDla moneta esiste in quanto misura il valore delle cose e diventa un veicolo di scambio per permettere a chi costruisce una casa di ricevere in cambio qualcosa con cui comperare il cibo le scarpe il dentista etc.Io credo che sia chiaro a tutti  che il foglietto colorato non ha alcun valore intrinseco ma solo un valore fiduciario. Credo che tutti possano capire che lo stesso discorso vale per un parallelepipedo o cilindretto di metalloche , se pure ha un maggior costo di produzione, non avendo alcun valore d'uso, ha un valore puramente convenzionale, di mercato.

L'energia è invece un valore per se. Ha un valore d'uso che si può, messo in opportuna scala, misurare.

L'operazione o valorizzazione in moneta dell'energia è un dato assodato, sappiamo quanto costa un barile di petrolio un m3 di metano, un kWh di energia elettrica…Così come sappiamo quanto costa una tonnellata di Grano, o un Computer.

Naturalmente più aumenta la complessità del bene/prodotto/servizio la determinazione del suo valore e del suo prezzo diventa sempre più complessa, anche indipendentemente da come lo si vuole misurare.

In alcuni casi è relativamente semplice calcolare il valore aggiunto di un processo in termini di Energia Equivalente in altri molto complesso e potenzialmente arbitrario ma non meno arbitrario della determinazione del prezzo con la monete attuale)

Uno dei punti più critici è la velorizzazione energetica del lavoro umano. Ed è la question che poni tu.Nel mio lavoro questa analisi è lavoro quotidiano e l'esercizio è abbastanza semplice:quanto costa un Operatore di linea (€ 30.000 /anno in Italia € 10.000 /anno in est Europa) quanto costa una attrezzatura automatica che sostituisce l'operatore (ammortamento+costo di gestione)?Per quanti anni dovrò fare quella produzione?Poi ci sono le operazioni o attività dove l'uomo non è sostituibile. Sono soprattuto quelle che richiedono "capacità di giudizio", scelta, presa di responsabilità.Qui la determinazione del valore della prestazione è quantomai arbitraria, Un ingegnere impiega 1000 ore per un progetto, ma per poter essere in grado di fare qule progetto ha dovuto accumulare una competenza che a sua volta deve essere valorizzata (e convertita in energia equivalente)…poi ci sono quelli bravi e quelli meno.

Ma alla fine al di la dei problemi di conversione sostituire la fiat money con un equivalente energetico ha molti vantaggi:

– Non si ha inflazione perchè la disponibilità di beni e servizi sarà sempre regolata dalla disponibilità di energia, mentre si può disconnettere completamente la disponibilità di beni e servizi dalla disponibilità di denaro.

– Si stimola il risparmio energetico e la ricerca di fonti energetiche in modo molto diretto

– L'efficienza energetica si traduce in riduzione dei prezzi.

– Si crea una moneta unica mondiale non manipolabile: un kWh a Pechino a Seul a Londra o a New York sono sempre uguali a se stessi, anche se localmente può cambiare l'efficienza con cui vengono utilizzati.

– Non ci si può indebitare oltre l'oggettiva capacità di restituzione, non esisterebbe la leva finanziaria.

– A differenza dell'oro la quantità di energia disponibile non è virtualmente limitata e questo eviterebbe il problema connesso con i sistemi aurei che vanno in crisi quando l'espansione dell'economia non riesce ad essere coperta da una adeguata base monetaria.

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