FINANZA CREATIVA o FINANZA DISTRUTTIVA?

Scritto il alle 05:32 da icebergfinanza

Come ho scritto non più tardi di una settimana fa…In attesa che la nebbia si dissolva su questa vicenda, DER SPIEGEL ci racconta che Goldman  Sachs  avrebbe  aiutato  la  Grecia ad approfittare di un vuoto normativo al fine di ridurre la vera entità del proprio deficit.

Nel fine settimana, il NYTimes pubblica un altro dettagliato resoconto, ricordando come nell’altra sponda dell’Atlantico, la questione non ha avuto grande rilevanza come ha invece sottolineato Der Spiegel.

Sul Sole24Ore  Vittorio Da Rold e sulla Repubblica Federico Rampini, riportano la notizia con i dovuti particolari, di una finanza creativa che nella sostanza non si limita ad essere solo creativa ma anche profondamente distruttiva.

Inutile ricordare le imponenti colpe della politica, che nella sua profonda connivenza continua ad assecondare il gioco finanziario.

Se le grandi firme di Wall Street, ma non solo, basti pensare all’allegra compagnia dei derivati che ha invaso le amministrazioni italiane, hanno aiutato alcuni paesi a liftare il proprio bilancio con strumenti finanziari derivati, quanti sono i bilanci mondiali, privati e pubblici, realmente affidabili? Inutile ricordare ai lettori di Icebergfinanza, il famigerato " Mark to Model " valutazione soggettiva minima teorica, tra il costo storico e il valore dei titoli scontato dei proventi futuri presunti, per assets da detenere sino alla loro naturale scadenza. 

Tecniche finanziariamente virtuose, quelle di rimandare all’infinito, la responsabilità del debito. Un po come quelli che pagano le rate del mutuo con la carta di credito, e la carta di credito con un affidamento qualsiasi. Debito su debito all’infinito, ipotecando le generazioni future.

Ormai della finanza creativa non si stupisce più nessuno, abbiamo perso da tempo la capacità di stupirci , di indignarci, ma della finanza distruttiva, forse qualcosa in più bisognerebbe raccontare. Se un’istituzione finanziaria, "aiuta" uno stato a "liftare" i propri bilanci, essendo a conoscenza della eale situazione finanziaria e possibile che quando è il momento, sia  a disposizione di informazioni "sensibili", padrona di assimmetrie informative, che possono essere utilizzate per speculare contro o a favore di una qualsiasi situazione contabile o finanziaria.

Phil Angelides, presidente della commissione di inchiesta federale sulle cause e sulle responsabilità della crisi, ha recentemente utilizzato una monumentale metafora, in riferimento alla speculazione messa in atto da Goldman Sachs, che prevedeva operazioni simultanee di collocamento e contestuale vendita a breve sul mercato, di pacchetti di titoli tossici.

«Perdoni la franchezza, ma a me questa sembra la storia di uno che vende un’auto sapendo che è guasta e poi fa un assicurazione a suo vantaggio sulla vita del guidatore che l’ha comprata " 

Le assicurazioni sulla vita, di coloro che hanno comprato auto guaste sono  i famigerati credit default swap, assicurazioni vendute da "medici" che conoscono i dati sensibili.

Fin qui nulla, di nuovo, ma diamo un’occhiata a cosa ci racconta Simon Johnson, di Baseline Scenario., segnalatoci dal nostro Raffaele Mascetra, non una fonte qualsiasi ma un blog nato nel settembre 2008, citato dalle maggiori testate economico finanziarie del paese, un blog della massima autorità.

Ebbene, Simon Johnson, ex capo economista presso il Fondo Monetario Internazionale e professore al MIT, oltre che mebro di altri importanti istituti, ci ricorda che Goldman Sachs, ma non solo è stata salvata con la garanzia implicita del governo americano, in nome della "presunta", aggiungo io, stabilità finanziaria globale.

Ebbene ricordando gli ultimi suggerimenti "finanziari" per nascondere ulteriormente la situazione contabile greca, offerti dal sistema finanziario, Johnson, sottolinea l’azione destabilizzante sulla fiducia di bilanci senza trasparenza che minano i più elementari principi che stanno alla base del corretto funzionamento dei mercati. Quando la realtà è nascosta, il fenomeno "subprime" insegna che la tempesta è dietro l’angolo.

Ricordando il caso della Barings, un solo operatore economico disonesto, può far crollare una banca, ma una sola banca disonesta è sufficiente, a far esplodere il sistema finanziario. Ricordate il granellino di sabbia, della Madre di tutte le crisi?

Certo, sottolinea Johson, tutto "business as usual" e per essere sicuri, qualche telefonata intorno a Washington, aiuterà che il supervisore primario, la Federal Reserve, giri lo sguardo da un’altra parte.

Sarà interessante osservare se l’interessamento delle autorità europee, avrà un seguito, o se sarà come sempre, un interessamento di facciata. Questi sono i quesiti che Johnson si pone:

a) Quali governi hanno lavorato con Goldman Sachs in questi anni e su quali basi. Tutte le azioni messe in atto prima o dopo l’introduzione dell’euro dovrebbero essere accuratamente riesaminate.

b) Operazioni messe in atto e modalità di segnalazione del debito pubblico.

c) L’accusa è che Goldman abbia deliberatamente e in maniera premeditata, suggerito di nascondere la reale situazione contabile. Se è vero, in che misura ha aiutato altri paesi,( tra cui il nostro sembra…) ad entrare o a cercare di entrare  nell’Euro?

d) Quale è il vero livello di passività della Grecia, senza il quale è impossibile progettare un qualsiasi intervento di sostegno, al di la delle dichiarazioni di maniera, aggiungo io?

e) Ci sono altri paesi aiutati in questo modo da Goldman, Svizzera o Inghilterra, tanto per fare qualche nome?

f) Goldman ha esaltato le virtù del debito pubblico greco o di altri paesi, contribuendo nel contempo a ingannare gli investitori sui rischi reali di tali debiti e quali gli interessi di Goldman in questi titoli?

g) Ci sono prove che Goldman ha strutturato operazioni analoghe per il settore privato – che consente alle aziende di nascondere il proprio livello di indebitamento? Alcuni di questi titoli, sono stati suggeriti da Goldman, per la lista degli acquisti. 

h) Le autorità di vigilanza erano a conoscenza della attività di Goldman Sachs, in Grecia e in altri paesi dell’area euro, approvandone le operazioni che minano l’integrità dell’unione europea?

i) Dove stava la Banca Centrale Europea mentre tutto ciò stava accadendo, affascinata probabilmente dalla finanza creativa di Wall Street?

l) Ogni funzionario responsabile era davvero convinto che Goldman stava proponendo, il sacro Gral della produttività, il dogma dell’innovazione finanziaria, piuttosto che una soffisticata forma di truffa legalizzata?

Tutte domande legittime, che il sistema ha smesso di porsi, in quanto ha perso la capacità di indignarsi e l’inganno e la menzogna sono parte integrante di questo sistema. la regola, non l’eccezione, o perlomeno la regola dominante.

Ecco perchè la Madre di tutte le crisi ci accompagnerà per molto più tempo di quello che nessuno è in grado di immaginare, l’intreccio finanza e politica, è il granellino di sabbia che bloccherà per molto tempo la possibilità di qualsiasi ripresa, socializzando le perdite e privatizzando i profitti.

Johnson si chiede per quanto tempo ancora il governo degli Stati Uniti, resterà intimamente legato a Goldman Sachs in questo tipo di azioni destabilizzanti, quale è la sua priorità, una ripresa sostenibile e un sistema finanziario sostenibile o un set particolare di banche di investimento.

Se mai qualcuno non avesse ancora compreso la questione, ascoltiamo insieme, Otmar Issing, alto funzionario della Banca Centrale Europea: 

(ANSA) – NEW YORK, 15 FEB – L’Europa non puo’ permettersi di salvare la Grecia. Lo afferma, sul Financial Times, Otmar Issing, ex membro del board della Banca Centrale Europea, secondo il quale "e’ certamente vero che per l’Unione economica e monetaria Europea questo e’ un momento decisivo". Issing osserva come gli aiuti finanziari alla Grecia da parte di altri paesi europei violano i trattati europei e mettono a rischio le fondamenta dell’Unione monetaria. "L’Unione monetaria e’ basata su due pilastri. Uno e’ la stabilita’ dell’euro, garantita da una Banca Centrale indipendente e con il chiaro mandato di mantenere la stabilita’ dei prezzi. L’altro e’ la solidita’ fiscale", dei conti pubblici, e che fa capo "ai singoli stati membri. L’Unione monetaria non rappresenta uno stato, e’ un accordo internazionale unico nella storia. Negli anni 1990 diversi economisti, fra i quali anche io, hanno messo in guardia sul fatto che creare un’unione monetaria prima che politica significava mettere il carro prima del cavallo. Ora la domanda e’ se l’unione monetaria puo’ sopravvivere senza un’unione politica". "Entrando a far parte dell’Unione, ogni paese ha accettato le sue regole. Entrarvi a far parte – aggiunge Issing – ha portato molti vantaggi" a molti paesi, inclusa la Grecia. Ma la concessione di "assistenza finanziaria a paesi che hanno violato i termini della partecipazione all’unione monetaria sarebbe un duro colpo alla credibilita" dell’unione stessa. "Trasferire soldi dei contribuenti di un paese che ha rispettato le norme previste a una nazione che invece le ha violate – mette in evidenza Issing – creerebbe ostilita’". La crisi attuale e’ per l’Unione Monetaria "l’ultimo test per vedere se l’accordo istituzionale puo’ sopravvivere nel lungo termine senza un accordo politico".(ANSA).

Purtroppo come ricorda Simon Johnson, il signor Issing, ha trascurato di evidenziare che lui è un consulente di Goldman Sachs, FTArchives " Former ECB guru Issing to join Goldman Sachs " come riportato in questo pezzo, un piccolissimo accenno di conflitto di interesse, niente di rilevante sia chiaro.

Altro che crisi finanziaria ed economica, altro che nichilismo, questa è la Madre di tutte le crisi antropologiche della Storia, come sostiene Icebergfinanza dall’inizio del suo viaggio.

Nel frattempo, " Archimede " e la sua leggenda della leva finanziaria, è in viaggio verso le Vostre case, di coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire liberamente al nostro viaggio. Si tratta di un’analisi, sintetizzata al massimo, proveniente da fonti di assoluta affidabilità e prestigio, che vi invito a consultare e leggere, per cercare di comprendere, le prospettive future di questa crisi, avendo sempre ben presente, che all’improvviso, bisogna essere sempre pronti e disponibili, ad abbandonare le proprie visioni, le proprie considerazioni, quando all’orizzonte, il vento cambia e le correnti portano in altre direzioni. Molte mail sono state disguidate! Se qualcuno non avesse ricevuto "Archimede" è pregato di richiederlo via mail, comunicando il nuovo indirizzo.

Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare tutti i Compagni di Viaggio, per lo splendido regalo, lo splendido risultato raggiunto, che potrete condividere in ……

SEMPLICEMENTE GRAZIE! 

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Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!   

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……….

17 commenti Commenta
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 11:33

GIA’!!…GIA’!!!!

Ciao
Valentina

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 12:58

I CARI ANGLOSASSONI!

Il giochino della Goldman (e di altre banche) è a dir poco spregiudicato, presta  i soldi alla Grecia e poi assicura il prestito con dei CDS, ma in che misura la Goldman ha assicurato il suo prestito?
Perché se lo avresse assicurato 1:1 tutto OK, abbiamo solo una banca che copre il rischio e fa  il suo lavoro!
Ma se il prestito è stata assicurato con una copertura di CDS doppia o tripla, significa che Goldman incasserà molto più di quanto perderebbe!
ERGO la Goldman guadagnerebbe, uno sproposito, da un default della Grecia e  sarebbe quasi incentivata a sperare in un default!!!
Se a scommettere sul default sono molte banche (anche Europee?) e molti Hedge, allora è chiaro che tutto l’apparato informativo mediatico si muoverà per affossare e sfiduciare la Grecia, le Banche non investiranno un Euro in titoli Greci, in modo che l’economia affoghi e il gioco e fatto!
Forse dietro non c’è neanche un complotto, forse più semplicemente tutto si muove secondo la teoria "dei cerchi concentrici", come un sasso che viene buttato in uno stagno, dove ogni cerchi nell’acqua ne genera una più grande, senza che i cerchi siano mai in contatto fra di loro!
Ma state tranquilli se la crisi dovesse allargarsi, sono curioso di sapere chi pagherà i premi per i CDS, dato che nessuna società privata è in grado di coprire il default di un intero stato come la Grecia.

Chi sà se gli Anglosassoni conserveranno il loro humor quando la crisi busserà alle loro porte, loro sono quelli che hanno un "debito specifico" ed un’esposizione alla crisi fra le più elevate in assoluto, la vera polveriera è proprio la Gran Bretagna, la Spagna ha ancora un buon margine di manovra dato che ha un debito pubblico fra i più bassi in Europa!
In questa crisi dai risvolti imprevedibili, la GB potrebbe fare una fine ben peggiore della vicina Irlanda, non vi è assolutamente nulla che la rende diversa dall’islanda e dal’Argentina, a parte la cosi-detta "fiducia" che hanno in lei i mercati. Vedremo se basterà.

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 13:01

caro cu-culo, a parte che sei fondamentalmente sgradevole vista la tua arroganza di fondo, io cerco di apprendere anche da chi la pensa diversamente da me (non è il tuo caso perchè tu ti riveli sostanzialmente un personaggio politically correct e nient’altro, tradotto VUOTO BEN CONFEZIONATO) e visto che i miei interventi in cui proponevo il pensiero (ripeto per molti versi preveggente) di hoppe sono stati accolti con interventi pieni di rancore e odio (del resto sono le tipiche reazioni a cui vanno incontro i precursori) preferisco cercare di alimentarmi dei preziosi contributi di andrea, del folletto (anche se su posizioni diverse – dalla diversità la ricchezza caro cu-culo…), del il compasso (alcune volte) di altri che intervengono con pregnanza a differenza dei tuoi interventi che rappresentano un penoso decadimento di livello , una specie di vuoto pneumatico
chiudo dicendo che comunque la speranza è l’ultima a morire e forse primo o poi dai tuoi interventi fumosi uscira qualche proposta concreta e non solo un mal celato sostanziale supporto all’attuale sistema condito da rancorosi (nonchè assai maleducati) strali nei confronti di chi la pensa diversamente da te

buona giornata a tutti

tuo cuggino

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 13:06

il cu-culo un DURO DA TASTIERA ahahaahhhahhh

passo e chiudo (per ora)

tuo cuggino

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 13:43

non serve il defaul della Grecia, per guadagnare un SACCO di denaro.

sono i Tedeschi e la Casta di Atene a guadagnarci di più

io  "topperei" solo se realmente fallisse … ma non accadrà.

una bella società Patrimonio dello Stato spa con dentro Musei e alberghi di Atene, e qualche isola con tette tedesche al vento   venduta per 1000 euro…
eh ehh i debiti con i crucchi si pagano.
sono sempre quelli di Cefalonia.
 aveva ragione Ludwig von Mises sui Tedeschi…ammazzano piuttosto che lavorare. 
SPAZIO VITALE PER LA GRANDE GERMANIA

giobbe 1971

p.s. Otmar Issing è per la Germania come Paul Krugman per gli US.

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 15:40

Sempre citando la grande fonte di ricchezza degli scritti Tolkeniani, stavolta dal Simarillion: anche Sauron fece un ottimo lavoro nel distruggere dall’interno il regno di Numenor, e ottenne un successo cosi’ totale, che le conseguenze furono impreviste: Numenor fu affondata tra i flutti dall’Ira di Illuvatar, e nella rovina dell’isola anche Sauron perse il suo corpo fisico, perdendo per sempre l’abilita’ di incarnarsi in fattezze che non fossero mostruose e ripugnanti.

Forse i tipi di Goldman Sachs pensano di essere al comando della situazione, ma come fa notare il Compasso, le conseguenze potrebbero essere devastanti anche per loro stessi. Giocare con i fiammiferi in una polveriera non e’ un gioco molto intelligente.

Saluti
Phitio

Scritto il 16 Febbraio 2010 at 16:33

Mi sento osservato…………

G.B.: inflazione in calo anche nei prossimi mesi (Ing)

MILANO (MF-DJ)–Dopo i dati sotto le attese dell’inflazione in Gran Bretagna, riteniamo che i tassi di interesse rimarranno bassi per un prolungato periodo di tempo.
Ha commentato James Knightley di Ing, aggiungendo che data la bassa crescita nel Paese e la stretta fiscale, la Boe si aspettera’ che l’inflazione continuera’ a scendere anche nei prossimi mesi. Ci aspettiamo che nel 4* trimestre del 2010 i tassi potrebbero essere innalzati all’1% e al 2,75% nel 4* trimestre del 2011. Cio’ manterra’ la sterlina debole rispetto alle altre valute, favorendo le esportazioni inglesi. red/est/vin

Scritto il 16 Febbraio 2010 at 16:48

HiHiHi Capitano Ti senti osservato hihihi!! Effettivamente!!
La foto poi, del post di oggi …sintetica ed essenziale, rispecchia chiaramente la realtà dei nostri, ma non solo nostri, comportamenti!!

IlFolleto ammetto, che il “gattone graffiante” sulla città, mi ha fatto sorridere!!!
Dai un po’ di sano umorismo, anche nei momenti bui, non guasta…

Di distruttivo non c’è solo la finanza…

IlCuggino, Il Cuculo, dai piantatela con gli “affronti” personali, Ve lo chiedo Per Piacere… siamo bambini dell’asilo?…non si addice a degli Uomini Maturi…devo forse ricredermi!?

Serrate i ranghi e ai posti di manovra…la navigazione ha bisogni di Tutti, Nessuno Escluso …se pensiamo che "abbia un qualche Valore…"
e ne ha…ne ha…Ve lo garantisco…
Vero Capitano!!

Vento in poppa
Valentina

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 17:07

vento in poppe

Scritto il 16 Febbraio 2010 at 17:14

Ouch…..allora è una mania….

I cosiddetti Tips (Treasury Inflation-Protected Securities), ossia quelle particolari obbligazioni a tasso fisso, il cui rendimento dipende in parte dall’andamento del tasso di inflazione, stanno mettendo a segno la piu’ grande flessione dal collasso di Lehman Brothers nel 2008. Il motivo: secondo gli investitori costano troppo, considerando che i prezzi al consumo stanno a malapena crescendo.

Blackrock Inc., Pacific Investment Management Co. and FAF Advisors Inc., che gestiscono masse per circa $4.5 trillioni, stanno vendendo Tips, contribuendo al calo dell’1.1% registrato questo mese dopo un incremento dell’1.5% a Gennaio e del 10% in tutto il 2009. Questo tipo di bond sta per registrare la peggior performance mensile dall’Ottobre 2008, quando il calo fu dell’8.47%.

hi aveva deciso di mettere in portafoglio i Tips non piu’ di quattro mesi fa, lo aveva fatto tenendo sott’occhio la ripresa dell’economia e il pacchetto di stimolo da $8.2 trillioni, che potrebbero far infiammare l’inflazione. L’esigenza tra gli investitori e’ quella di proteggersi contro l’ascesa del costo della vita legata alla corsa del dollaro, la stretta del credito da parte delle banche e l’allargamento dei deficit di bilancio dei governi in tutto il mondo. Fattori che insieme minacciano una ripresa piuttosto lenta. WSITALIA

Scritto il 16 Febbraio 2010 at 17:25

ti osservano da molto in alto………

BOND: CROLLANO I TIPS, PEGGIOR MESE DAL FALLIMENTO DI LEHMAN
di WSI
Brusco calo per le obbligazioni legate all’andamento dell’inflazione, con la performance piu’ bassa dopo quella registrata in seguito alla bancarotta di Lehman Brothers. Abbandonate dai grandi fondi come BlackRock e Pimco.

 

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 17:40

4.5 trilioni di TIPS.

Se perdono valore anche del 10%, con cosa pensano di ricoprire? E chi e’ che deve ricoprire?

Illuminatemi. Non e’ che questi bond sono stati spezzettati dentro altri, no? Dai ditemi di no.

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 19:27

16.02.2010 – Chiunque ma non Draghi
Di G.P. Chi spinge il nome di Mario Draghi sullo >>> scranno più alto della BCE? Chi lo vuole successore di Mr. “rigore monetario”, il francese Jean-Claude Trichet? Nessuno dei paesi-pilastri dell’Unione Europea eccettuato, ovviamente, il nostro che in nome della bandiera e della patria combatte battaglie autolesionistiche e di retroguardia.
http://www.cpeurasia.org/?read=47166

Scritto il 16 Febbraio 2010 at 20:38

Ottimo articolo del capitano Andrea.

Voglio postare un paio di link che cercano di spiegare le origini della crisi in atto, crisi che probabilmente in un prossimo futuro!!!!! si ripeterà………fino alla fine dell’attuale potere del $.

Concordo con il #15 di ieri di Idea3online che scrive:
 La situazione è davvero particolare, putroppo abbiamo l’onore di vedere un impero crollare e altri crescere!

http://www.ildirittodisapere.com/2010/02/perche-la-crisi-genera-disoccupazione.html

http://www.eurasia-rivista.org/cms/wp-content/uploads/Prepararsi-al-futuro.pdf

Buona fortuna

SD

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2010 at 02:18

ciao gente.  parlando di crisi economica, e di come uscirne.  continuate a chiedere che fare??   beh intanto direi di sentire delle persone in gamba che discutono di questi argomenti.  almeno discutiamone giusto?  potete intervenire a questa conferenza che vi propongo.  qui. 

Salve

Spett. Associazione,

 Siamo lieti di invitarVi al Convegno-dibattito 

‘Sete di Giustizia’
che si terrà a Pescara, piazza Italia, 

presso il palazzo della Provincia di Pescara nella sala provinciale  
domenica 7 marzo 2010 dalle ore 10,00.

 
Il convegno si pone l’obiettivo di sensibilizzare tutte le associazioni onlus e no-profit sul sistema monetario vigente.
I relatori illustreranno l’incidenza che c’é tra l’attuale moneta-debito (l’euro) e il malessere economico, sociale, morale e ambientale della nostra società.

Daranno il benvenuto:

Dr. Roberto Pasquali 

(vice-presidente Consiglio Provinciale di Pescara)

Dr. Graziano Zazzetta

(Consigliere provinciale di Pescara)

  Parteciperanno al convegno:

  Introduzione: Sig. Antonio Demenego 
   
  Intervento Dr. Bruno Tarquini

ex Procuratore Generale della Corte d’Appello

  Dr. Francesco Cianciarelli
  Dr. Gianluigi Muciaccio
  Avv. Antonio Pimpini
Dr. Matteo Simonetti – giornalista
 Dr. Andrea Pauri
  Dr.Michelangelo Altamore
  Livio Simonetta – Ricercatore  
  Conclusioni e dibattito

  In allegato inviamo modulo di partecipazione.
  Per motivi organizzativi si prega di confermare la partecipazione via mail a info@setedigiustizia.org
  oppure via FAX al seguente numero 085-4513722
  Preghiamo di inoltrare l’invito ad altre Ass. di Vs. conoscenza 
Fiduciosi in una Vostra risposta affermativa Vi porgiamo distinti saluti.

Coordinamento SdG http://www.setedigiustizia.org

———————————————————————

DORF

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2010 at 07:32

@ #15

Grazie SD per la segnalazione dei due ottimi articoli.
luigiza

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