OCCUPAZIONE: LA REALTA’ FANTASMA

Scritto il alle 23:48 da icebergfinanza

I Compagni di Viaggio di vecchia data sanno, che uno dei punti di forza della nostra navigazione è sempre stato l’accurata analisi di tutte le variabili che potevano intervenire per evidenziare una nuova recessione economica, un’ondata di disoccupazione strutturale.

Mentre il mercato si concentrava sui dati macroeconomici rilasciati dal governativo Bureau of Labour Statistics, noi esploravamo quel simpatico modellino statistico stagionale, il CES/NET/BIRTH DEATH, la media a quattro settimane dei sussidi di disoccupazione, tutti gli indici anticipatori, ISM manifacturing e non, gli indici che testimoniano le offerte di lavoro, su internet, pubblicate sui giornali, i dati rilasciati dalla Challenger, Gray & Christmas, quelli della ADP, i vari indici regionali, Empire, Philly, CFNAI, il Chicago PMI, etc. Nella sostanza, tutto ciò che ci potesse aiutare a comprendere prima di chiunque altro, la dinamica della Madre di tutte crisi.

Abbiamo visto un buon sottoindice da parte del ISM manifacturing, la perdita del lavoro da parte di "sole" 22.000 anime da parte dell’ADP, ma mentre qualcuno festeggiava, io, osservavo i dati rilasciati dalla Challenger Gray & Christmas, che comunicavano per la prima volta dal mese di luglio una ripresa dei licenziamenti, esplodendo del 59 %, volando a 71.482, rispetto ai 45.094 di dicembre.

Certo, siamo al di sotto del 70 % di differenza, rispetto al minimo del gennaio 2009, ma, questo campanello di allarme, mi ha fatto comprendere,  che venerdi il dato non potrà non riflettere, unitamente alla debolissima crescita del sottoindice dell’occupazione, evidenziata dal ISM dei servizi, il fallimento delle politiche occupazionali dell’amministrazione di Obama, in maniera particolare per il settore dei serviz,i che conta per oltre il 70 %/80 % dell’economia americana. 

Ciò che conta domani, non è tanto quante saranno le anime perse, mese su mese, ma che fine faranno, i desaparacidos del BLS, quei 824.000 posti di lavoro potenzialmente persi, precedentemente comunicati.

Lo "squadrone della morte" in questo caso, il modello che ha nascosto per mesi e anni, la reale situazione occupazionale è il modello di morte e nascita delle imprese, modello statistico stagionale, virtuale.

Su Bloomberg, un nostro caro compagno di viaggio, Stefano, ha scoperto un reperto archeologico, Bloomberg CES NET BIRTH DEATH, archeologico, in quanto ben poche volte la stampa ufficiale, ha parlato di questo modellino fantastico in America, in Italia, meglio lasciar perdere.

Icebergfinanza, è stato il primo in Italia ad aver parlato di questa nona meraviglia, della statistica ufficiale americana, se provate ad inserire le parole CES NET BIRTH DEATH, dopo il sito ufficiale, viene Icebergfinanza, se addirittura lo filtrate in italiano, verrete sommersi da link e siti che fanno riferimento ad Icebergfinanza.

Si tratta di una serie di grafici interattivi, che vi immergono nella realtà americana. Provate a giocare con il reset del penultimo grafico, quello delle revisioni annuali, su nove anni, ben sei testimoniano revisioni negative, mentre il 2008 addirittura segnala un calo del 8 % in percentuale dalla realtà.

Se poi utilizzate l’ultimo e andate al mese di ottobre dello scorso anno, oltre ad avere una visione complessiva di 990.000 posti di lavoro virtuali aggiunti, nella fantasia stagionale e statistica, nel mezzo della più imponente crisi finanziaria ed economica della storia, vedrete che man, mano che passano i mesi, il modellino perde la sua forza "positiva" e a parte la revisione semestrale di questo mese, come ho detto più volte, nel tempo, incomincerà a togliere posti di lavoro in maniera anch’essa fantasiosa.

Perchè? Ma semplicemente perchè come dice il BLS, il modello in questione non è assolutamente in grado di prevedere le svolte del ciclo economico e nello spazio di quattro o cinque anni, continua a replicare la tendenza del periodo precedente. Ora se la regola rimane, sempre che qualcuno non decida di cambiarla, quando fa comodo, la svolta negativa degli ultimi tre/quattro anni, si farà sentire, e il modellino è in grado di sottrarre posti di lavoro, quando magari nella realtà, questi stanno crescendo, anche se sarà difficile.

Il modello di nascita e morte delle imprese, è stato in grado di continuare ad aggiungere per anni, posti di lavoro, nel settore edile, quando tutti conosciamo, l’emorragia in corso, la depressione immobiliare.

Nella sostanza, oggi, il CES è in grado di amplificare una dinamica di per se già negativa, che registra ovviamente un miglioramento dalle tenebre del 2009, ma che non è sufficiente per modificare una tendenza probabilmente strutturale, nei prossimi anni, sempre che non intervengano nuove scoperte o innovazioni, che aiutino a migliorare la situazione.

La modifica riguarderà i dodici mesi antecedenti marzo 2009, sfiorerà le 800.000 anime perse, ma vi è da tener conto che la revisione non riguarderà i posti di lavoro aggiunti dall’aprile dello scorso anno, anch’essi vicini al milione, basta utilizzare il grafico di Bloomberg, e avrete la risposta.

Nonostante ciò, nessun cenno di revisione, nessun ripensamento del modellino statistico.

 

2009 Net Birth/Death Adjustment, not seasonally adjusted (in thousands)
Supersector Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec

Mining & Logging

-2 2 1 1 2 2 1 2 1 1 1 0

Construction

-79 8 23 38 43 31 -1 15 11 5 -7 -12

Manufacturing

-28 6 6 -8 7 7 -9 4 3 -7 3 2

Trade, Transportation, & Utilities

-58 10 17 16 30 21 -5 18 20 26 16 18

Information

-14 7 0 5 5 2 -2 5 0 1 3 3

Financial Activities

-33 8 5 1 7 7 -3 4 5 14 4 15

Professional & Business Services

-99 36 16 65 28 25 8 26 5 49 11 9

Education & Health Services

-10 17 -1 25 13 -5 6 16 19 33 13 9

Leisure & Hospitality

-19 35 41 76 77 87 43 24 -33 -36 -14 12

Other Services

-14 5 6 7 8 8 -6 4 3 0 0 3

Total Nonfarm Birth/Death Adjustment

-356 134 114 226 220 185 32 118 34 86 30 59

 

Cambiando per un attimo argomento, in quella autentica fucina di analisi di prima qualità che è la Federal Reserve di San Francisco, scopriamo la logica correlazione tra alta disoccupazione e bassa inflazione.  In  " Inflation: Mind the GapZheng Liu e Glenn Rudebusch, esplorano la cosidetta " Curva di Phillips ", modello utilizzato per prevedere la dinamica dell’inflazione sino alla fine del 2010.

Tale modello suggerisce che nel periodo compreso tra il quarto trimestre 2009 e quello del 2010, l’inflazione dovrebbe continuare a scendere e rimanere bassa, come allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione resterà alto per un pò di tempo.

Per noi di Icebergfinanza, nessuna sorpresa, non era necessaria la "curva di Phillips" per raccontarci quanto stava accadendo, altre variabili fondamentali erano evidenti.

Eppure il consensus illuminato continua a prevedere una ripresa dell’inflazione, ancora da quest’anno. Il bilancio 2011, appena pubblicato dalla Casa Bianca, come abbiamo visto ieri, ci dice, che l’ottimismo governativo, nonostante tutto non vede un rientro della disoccupazione, prima di almeno tre o quattro anni.

Il realismo delle nostre analisi invece, prevede un nuovo decennio perduto e un alto tasso di disoccupazione strutturale nei prossimi anni. Va bene cercare di stimolare le aspettative di inflazione, ma se la domanda e i consumi saranno strutturalmente ridimensionati e la produzione subirà un naturale assorbimento degli eccessi, accompagnati dalla dinamica di "deleveraging" globale, di inflazione, quella vera, non ne vedremo l’ombra per un pò di tempo.

Nelle riunioni del FOMC, sembra che si parli spesso della "Curva di Phillips" e la citazione dei verbali dell’agosto 2009, ci dice che pochi governatori intravvedevano un sostanziale rischio di disinflazione, alcuni addirittura erano scettici sul fatto che i temporanei bassi livello di utilizzo delle risorse potessero ridurre sensibilmente l’inflazione . Di temporaneo non vi è nulla in questa crisi, il livello di produzione, dovrà essere ridotto strutturalmente a livelli inferiori alla domanda sostenuta dall’altro eccesso, quello di indebitamento.

Empiricamente parlando, l’analisi dice che... This explains why some studies find only a "loose empirical relationship" between economic slack and inflation.

Nella sostanza, se le persone formano le loro aspettative di inflazione sulla base del ricordo di periodi normali, probabilmente sottovalutano la possibilità che l’inflazione si adegui alla mancanza di occupazione.

Probabilmente nella confusione generale è difficile comprendere che la pressione al ribasso sui salari e sugli affitti è come un tappo, che nasconde il genio della lampada, genio perverso, utilizzato storicamente dalla politica, per avviare un occulto rastrellamento di risorse, una pompa di aspirazione nell’economia. Si guarda alla favola della materie prime, al dollaro, alle svalutazioni competitive, al protezionismo.

Obama, sta rispolverando il possibile protezionismo, anche se a parole nessuno lo vuole, facendo il solletico al gigante cinese. Ci manca solo una guerra commerciale e poi l’ombra della Grande Depressione, sarà con noi!

In fondo di favole ne abbiamo viste tante in questi anni;  è interessante notare come in molti si stanno precipitando al capezzale dell’euro, dopo aver previsto prima l’infarto e poi il decesso del dollaro. 

Sono in tanti oggi che si divertono a giocare con i credit default swaps, quelli che scommettono sul decesso dei PIIGS, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna, quelli che i credit default swap, li comprano anche se non hanno alcun titolo per proteggersi, per assicurarsi, dopo aver distrutto il sistema finanziario, in una guerra tra hedge e banche, ora, se la Storia insegna tocca agli stati sovrani.

Ci vuole tanto a comprendere che sino a quando un credit default swap, potrà essere acquistato da tutti, anche da coloro che non detengono il debito di questo o quel attore di mercato, sia esso una società o uno stato, la speculazione avrà in mano l’economia reale, la democrazia!

Icebergfinanza, no, sempre controcorrente, dall’altro lato della barca, mentre gli altri strambavano verso una presunta svalutazione competitiva nella migliore delle ipotesi, sosteneva che il dollaro è l’unica moneta nella quale avvengono gli acquisti di credit default swap, moneta rifugio, moneta di scambio.

Sarà interessante vedere come le banche centrali riusciranno a "stimolare" le aspettative di inflazione, visto che hanno passato gli ultimi decenni, a urlare al mondo che l’obiettivo prioritario delle banche centrali è ancorare le aspettative di inflazione.

La nemesi della deflazione da debiti, il "deleveraging" continua, ben pochi hanno compreso che questa spirale è inevitabile, ma nell’ analisi " Archimede: La leggenda della leva finanziaria, avremo tempo e modi di esplorare leggi empiriche e dinamica, che sono rivelatrici.

Credo che sarà la più bella analisi in assoluto, fornita in questi tre lunghi anni, un’analisi che si avvale di fonti di assoluta qualità.

E’ straordinario questo viaggio, mentre nell’oceano, alcuni navigatori solitari passano accanto al nostro veliero gridando il loro disprezzo, per le nostre analisi, le nostre visioni, la nostra presunta follia, nell’esplorare la realtà, la storia si diverte a confermare nei dettagli quanto abbiamo esplorato, quanto Icebergfinanza, ha intravisto all’orizzonte.

Depressione immobiliare, Grande Recessione e fusione del sistema finanziario, sono soltanto alcune delle visioni che abbiamo esplorato insieme a partire dalla primavera del 2007, visioni che si sono puntualmente avverate.

A distanza di sei mesi, sorrido ad ascoltare le dichiarazioni di analisti ed economisti, al riguardo dell’influenza delle scorte o degli incentivi governativi, droghe dall’effetto momentaneo. Era naturale, evidente, logico, che questa non era una recessione qualsiasi, che era una recessione strutturale, che proveniva da anni di eccessi, di demenziale creatività finanziaria, dallo slogan dominante, " DEBITO è BELLO".

Come ho già detto, Larry Summers, uno degli artefici della deregulation, l’ ha definita " RECESSIONE UMANA e RIPRESA STATISTICA ", non servono altre parole.

Oggi,  in America, gli americani, a corto di denaro, mentre nei periodi di congiuntura negativa, evitano di onorare i debiti delle carte di credito, saldando prima le rate dei mutui, oggi dicevo, benvenuti al nuovo ordine mondiale, prima di saldano le carte di credito e poi se rimane qualcosa, le rate del mutuo.

La percentuale di mutuatari che sono insolventi sulle rate del mutuo ma che saldano regolarmente le carte di credito, sono in aumento dal 4,9 % del 2008, terzo trimestre al 6,6 % del 2009. Abbiamo parlato di patrimonio negativo, difficilmente recuperabile, di vendite allo scoperto, ma sembra che oggi, perdere la casa non sia più chissà quale tragedia, non è più un investimento emotivo, ma un semplice investimento finanziario.

Sembra che a differenza del passato, in alcuni casi, i pignoramenti vanno per le lunghe, talvolta anche tre anni, tre anni di vita per continuare a sognare, con la propria carta di credito, il "sogno americano".

Il "sogno americano" ormai è diventato un incubo, mai avrei pensato che la Madre di tutte le crisi, ci potesse trasformare, come dice Carmen Reinhart ormai stiamo tutti parlando giapponese, senza saperlo.

La prossima settimana, vedremo insieme perchè,  in " Archimede: La leggenda della leva finanziaria.

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78 commenti Commenta
Scritto il 4 Febbraio 2010 at 09:22

Gran bel post Capitano, come sempre…Grazie!

Attenderò con ansia Archimede…

“Se guardo l’America di oggi, vedo tre grandi tendenze; due di esse davvero inquietanti, mentre la terza mi fa sperare che con una leadership capace gli americani potrebbero lanciarsi e affrontare la sfida. A una delle tendenze più preoccupanti ho già accennato: dopo l’11 settembre la nostra nazione si è messa a erigere barriere come mai ha fatto in passato, e in questo processo ci siamo alienati emotivamente, se non fisicamente, molti dei nostri alleati naturali nonché la nostra istintiva tendenza a prenderci cura del mondo. I questo processo l’America si è trasformata da paese che ha sempre esportato le proprie speranze (e che perciò ha importato milioni di speranze altrui) a paese che viene percepito come esportatore delle proprie paure.
L’altra tendenza negativa ha cominciato ad affermarsi gradualmente a partire dagli anni ottanta. Si tratta di un’inclinazione all’”autostordimento” che si è impadronita della nostra elite politica, una deriva secondo cui è lecito perdersi a piacimento in insignificanti scaramucce tra “stati rossi”, repubblicani, e “Stati blu”, democratici, rinviando indefinitamente l’intervento a sostegno del sistema sanitario e delle nostre traballanti infrastrutture…rinviando il confronto con la questione dei nostri sprechi e della precarietà energetica. L’atteggiamento che è prevalso a Washington verso tutti questi temi fondamentali è : “Ce ne occuperemo quando ci sembrerà il momento di farlo; non verremo mai travolti perché noi siamo l’America”. Per certi versi il disastro dei mutui subprime e la crisi dell’edilizia residenziale sono altrettante metafore di ciò che è accaduto all’America negli ultimi anni: la rottura del saldo vincolo che unisce duro impegno, risultati e responsabilità. Siamo diventati una “nazione subprime” che pensa di procurare a prestito la via del benessere, senza impegnare nulla e senza effettuare pagamenti per due anni.
I mutuanti americani ci hanno detto che potevamo ottenere il sogno americano-( come giustamente sottolinea il Capitano, ora trasformato in un incubo) – una casa tutta nostra- senza la disciplina o lo spirito di sacrificio che acquistare una casa richiede….né era necessario risparmiare o costruirsi un solido passato da buon pagatore: la banca all’angolo o quella on-line avrebbero reperito i soldi in Cina, per poi prestarceli dopo una verifica di solvibilità non più indiscreta del controllo che ci fanno all’aeroporto quando si assicurano che il nome sul biglietto corrisponda a quello sul documento d’identità……

..
“Con il paese è andata come con le case: abbiamo acceso un mutuo sul nostro problema, anziché investire su di esso.”.
..
C’è però una terza tendenza, ed è quest’ultima a darmi speranza. E’ l’orientamento verso ciò che definirei “edificazione interna del paese”.Mentre Washington, in stallo ha svolto finora un ruolo marginale, con una gestione dell’economia tutto fuorché responsabile, il paese pullula ancora di innovatori e di idealisti. Non passa settimana che io non trovi gente con nuove idee per creare energia pulita, con originali proposte in materia di istruzione o con opinioni inedite su come rimettere in sesto qualche pezzo del nostro paese, che ha disperatamente bisogno di riparazioni….
Mi dà la certezza che a livello di base la nazione ha ancora ampie riserve di vitalità..
…Lo si può constatare dalla quantità di laureati che anno la fila per unirsi a Teach for America”

Un libro di 525 pag.di analisi e risposte “vissute dal di dentro”, continua chiedendosi che America vogliamo vedere? Aggiungo che Mondo vogliamo vedere.?

Un proverbio cinese dice:” Quando il vento cambia direzione, qualcuno si mette a costruire muri e qualcuno mulini a vento”. Che cosa vogliamo fare?…

Si, il vento ha cambiato direzione. Se non troviamo una via per alimentare in modo pulito il futuro e un sistema migliore per proteggere il mondo naturale, l’era in cui stiamo entrando sarà un’epoca in cui le vite, gli ecosistemi, le economie e le scelte di noi americani saranno obbligate. Perciò io dico che dovremmo metterci a costruire mulini a vento, e che saremo all’avanguardia.


Troppo a lungo abbiamo vissuto di spiccioli e di tempo presi a prestito. Dobbiamo rimetterci al lavoro, sul nostro paese e sul pianeta. Il tempo stringe, la posta in gioco non potrebbe essere più alta, il progetto non potrebbe essere più duro, il guadagno non potrebbe essere più grande.”


DA Caldo, piatto e Affollato. THOMAS L. Fridman, editorialista di politica estera del “N. Time” attento alle tematiche ambientali, un libro che vi consiglio di leggere.

“Il futuro è una scelta, non una fatalità Ignorare i problemi di oggi significa perdere l’occasione di poterlo cambiare.”

Il Vento ha cambiato direzione non solo in america, per i diffidenti ci vuole tempo, sempre molto tempo, non pensate che le “rivoluzioni efficaci” siano quelle urlanti, ci sono più rivoluzioni silenziose, di quanto immaginate, incominciando a rivoluzionare le nostre semplici Vite, la Libertà è un luogo dell’ Anima.

Buona giornata.

Che i Domani siano sempre migliori di oggi
Valentina

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 09:37

ciao Valentina,
carissima … ti leggo sempre, vi leggo sempre … mi manchereste!
L’ora era tarda … e gli occhi hanno visto quello che in realta’ non c’era ..
lo faccio ora,

arcsùlon

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 09:46

E..si arcsulon, iceberg è come una calamita…
chi se ne vuol più liberare!!!:-) 🙂 Un grande abbraccio, ma oltre a leggerci, fatti sentire più spesso è importante!
Grazie davvero per esserti iscritto!!!

Ragazzi, dai non fatevi pregare, iscivetevi a splinder, e andiamo tutti più spediti …come frecce, togliamo del lavoro in più al Capitano, in fondo glielo dobbiamo no!’ E’ giunta la nostra ora di fare qualcosa…per così poco poi…

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 11:26

SOLO …
UN SALUTO A TUTTI I NAVIGANTI !!

CIAO
ELISA
 

utente anonimo
Scritto il 4 Febbraio 2010 at 11:34

@1

Si, la direzione del vento e’ cambiata, o meglio e’ cambiata la marea del tempo.

La marea e’ cambiata, passando per il picco di Hubbert, dove prima del picco c’e’ crescita, e dopo il picco c’e’ decrescita, e questa decrescita e’ figlia delle nostre scelte e delle nostre abitudini.

Come diceva Tolkien, nel gesto vi era la distruzione del gesto stesso (in his doing was his undoing).

Si dice che non puo’ piovere per sempre, che gli alberi non crescono fino alla luna, che quello che sale deve prima o poi scendere.
Modi popolari per dire che i cambiamenti sono inevitabili, che non esiste crescita illimitata, che tutte le cose crescono e poi decrescono.

Ecco, ci siamo illusi per un secolo e mezzo di poter contnuare a crescere indefinitamente, perche’ eravamo come lieviti dentro una botte enorme di mosto, ma prima o poi quello che non e’ illimitato mostra i suoi limiti.
Ci siamo mangiati meta’ del petrolio, a ritmi progressivamente crescenti, e il surplus energetico e’ stato il fattore che ha reso possible costruire una economia basata sul concetto di interesse sui prestiti, dato che questo prestito poteva essere pagato oggi con il surplus di domani ( di lavoro, prodotti, servizi) reso possibile da energia abbondante ed economica.

Non si riflette mai abbastanza che il petrolio e’ stato ed e’ tuttora  la sorgente energetica praticamente gratuita (trentai centesimi per un litro: dentro quel litro vi e’ contenuta l’energia pari al lavoro di uno schiavo personale per un mese, uno schiavo che non mangia e non dorme) che ha permesso le attuali vette di benessere ( per una minoranza di esseri umani) e tecnologia.

Noi siamo stati sovvenzionati per 150 anni da una eredita’ unica ed irripetibile di energia fossile, una eredita’ di milioni di anni. Ogni giorno, consumiamo energia fossile che ha richiesto 400 anni di accumulo.

Se non e’ essere dissoluti questo!

Per fare cosa?
Per vivere devastando la terra, per appropriarsi del mondo e riempirlo di rifiuti.
Se non e’ essere sconsiderati questo!

Ora siamo piu’ o meno nella situazione di una ricca famiglia altolocata,  che scopre di essere in difficolta’ con i pagamenti. Quello che succede e’ scandaloso, inaudito. Il benessere sembra un diritto divino, LA condizione GIUSTA, guadagnata e meritata.

Abbiamo cominciato a fingere di non aver problemi facendo debiti, e un pezzo dopo l’altro, stiamo mandando progressivamente  al monte dei pegni tutte quelle cose accumulate in 4 generazioni. Cose materiali e immateriali, che vanno dai servizi, ai beni statali, a quelli personali, finanche ai diritti democratici e ai principi costituzionali.

Ci siamo dimenticati che solo 200 anni fa tutto questo non solo non c’era, ma non era nemmeno immaginabile, senza lo sviluppo reso possibile da energia abbondante e quasi gratis.
Ora ci troviamo in una situazione che richiede di allargare lo sguardo, estendere la visione, e comprendere davvero quale e’ la condizione GIUSTA per l’uomo nel futuro.

Non certo questa, e in nessun modo.

Per amore o per forza, torniamo indietro alle condizioni di vita precedenti, solo che lo facciamo con il triplo di persone da sfamare, e le terre inquinate e rese improduttive senza concimazioni chimiche.

La tecnica e la tecnologia non sono onnipotenti. L’illusione di onnipotenza tecnologica e’ solo un altra delle follie indotte dalla enorme disponibilita’ di energia che ci ha accompagnato. Dimenticatevi dell’energia da fusione, anzi sperate che non venga mai, o finiremo per fare piazza pulita. Non basta solo avere energia a vagoni, per ricreare la terra fertile, l’acqua non inquinata, l’aria non avvelenata, se continuiamo ad usarla anche e soprattutto per espanderci come specie e cementificare tutto, divorando l’ecosistema fino al midollo.

Quello che davvero, davvero ci serve, e’ saggezza e comprensione. Per fortuna la tecnologia ci ha fornito potenti mezzi per vedere, e per raccogliere dati. Ma senza saggezza, si puo’ guardare eppure non vedere, e non si comprende affatto, e non si trovano le soluzioni.

Stiamo testimoniando un tempo di passaggio cruciale nella storia umana, proprio nei nostri giorni.

Dice bene il capitano che questa non e’ una crisi come le altre. E infatti questa potrebbe essere LA crisi, ovvero la crisi piu’ importante della storia dell’umanita’. Al momento, soffriamo economicamente. Ma e’ solo il principio. L’energia ci sta’ abbandonando, progressivamente. Il nostro sistema economico sta’ grippando sull’impossibilita’ di base pagare gli interessi con l’amento di ricchezza futura. Il resto e’ conseguenza. Ben presto dovremo occuparci di problemi sanitari, di ordine pubblico e di alimentazione.

Sono troppo cupo? Semplicemente, non mi va di continuare a prendere la droga dell’inane ottimismo. La mia e’ una cupezza relativa, di chi crede che i problemi stimoleranno una risposta positiva nelle persone. Solo che dobbiamo metterci d’accordo su quale e’ il livello  del problema, e ho come l’impressione che il problema sia abbastanza sottostimato.

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 4 Febbraio 2010 at 11:34

@1

Si, la direzione del vento e’ cambiata, o meglio e’ cambiata la marea del tempo.

La marea e’ cambiata, passando per il picco di Hubbert, dove prima del picco c’e’ crescita, e dopo il picco c’e’ decrescita, e questa decrescita e’ figlia delle nostre scelte e delle nostre abitudini.

Come diceva Tolkien, nel gesto vi era la distruzione del gesto stesso (in his doing was his undoing).

Si dice che non puo’ piovere per sempre, che gli alberi non crescono fino alla luna, che quello che sale deve prima o poi scendere.
Modi popolari per dire che i cambiamenti sono inevitabili, che non esiste crescita illimitata, che tutte le cose crescono e poi decrescono.

Ecco, ci siamo illusi per un secolo e mezzo di poter contnuare a crescere indefinitamente, perche’ eravamo come lieviti dentro una botte enorme di mosto, ma prima o poi quello che non e’ illimitato mostra i suoi limiti.
Ci siamo mangiati meta’ del petrolio, a ritmi progressivamente crescenti, e il surplus energetico e’ stato il fattore che ha reso possible costruire una economia basata sul concetto di interesse sui prestiti, dato che questo prestito poteva essere pagato oggi con il surplus di domani ( di lavoro, prodotti, servizi) reso possibile da energia abbondante ed economica.

Non si riflette mai abbastanza che il petrolio e’ stato ed e’ tuttora  la sorgente energetica praticamente gratuita (trentai centesimi per un litro: dentro quel litro vi e’ contenuta l’energia pari al lavoro di uno schiavo personale per un mese, uno schiavo che non mangia e non dorme) che ha permesso le attuali vette di benessere ( per una minoranza di esseri umani) e tecnologia.

Noi siamo stati sovvenzionati per 150 anni da una eredita’ unica ed irripetibile di energia fossile, una eredita’ di milioni di anni. Ogni giorno, consumiamo energia fossile che ha richiesto 400 anni di accumulo.

Se non e’ essere dissoluti questo!

Per fare cosa?
Per vivere devastando la terra, per appropriarsi del mondo e riempirlo di rifiuti.
Se non e’ essere sconsiderati questo!

Ora siamo piu’ o meno nella situazione di una ricca famiglia altolocata,  che scopre di essere in difficolta’ con i pagamenti. Quello che succede e’ scandaloso, inaudito. Il benessere sembra un diritto divino, LA condizione GIUSTA, guadagnata e meritata.

Abbiamo cominciato a fingere di non aver problemi facendo debiti, e un pezzo dopo l’altro, stiamo mandando progressivamente  al monte dei pegni tutte quelle cose accumulate in 4 generazioni. Cose materiali e immateriali, che vanno dai servizi, ai beni statali, a quelli personali, finanche ai diritti democratici e ai principi costituzionali.

Ci siamo dimenticati che solo 200 anni fa tutto questo non solo non c’era, ma non era nemmeno immaginabile, senza lo sviluppo reso possibile da energia abbondante e quasi gratis.
Ora ci troviamo in una situazione che richiede di allargare lo sguardo, estendere la visione, e comprendere davvero quale e’ la condizione GIUSTA per l’uomo nel futuro.

Non certo questa, e in nessun modo.

Per amore o per forza, torniamo indietro alle condizioni di vita precedenti, solo che lo facciamo con il triplo di persone da sfamare, e le terre inquinate e rese improduttive senza concimazioni chimiche.

La tecnica e la tecnologia non sono onnipotenti. L’illusione di onnipotenza tecnologica e’ solo un altra delle follie indotte dalla enorme disponibilita’ di energia che ci ha accompagnato. Dimenticatevi dell’energia da fusione, anzi sperate che non venga mai, o finiremo per fare piazza pulita. Non basta solo avere energia a vagoni, per ricreare la terra fertile, l’acqua non inquinata, l’aria non avvelenata, se continuiamo ad usarla anche e soprattutto per espanderci come specie e cementificare tutto, divorando l’ecosistema fino al midollo.

Quello che davvero, davvero ci serve, e’ saggezza e comprensione. Per fortuna la tecnologia ci ha fornito potenti mezzi per vedere, e per raccogliere dati. Ma senza saggezza, si puo’ guardare eppure non vedere, e non si comprende affatto, e non si trovano le soluzioni.

Stiamo testimoniando un tempo di passaggio cruciale nella storia umana, proprio nei nostri giorni.

Dice bene il capitano che questa non e’ una crisi come le altre. E infatti questa potrebbe essere LA crisi, ovvero la crisi piu’ importante della storia dell’umanita’. Al momento, soffriamo economicamente. Ma e’ solo il principio. L’energia ci sta’ abbandonando, progressivamente. Il nostro sistema economico sta’ grippando sull’impossibilita’ di base pagare gli interessi con l’amento di ricchezza futura. Il resto e’ conseguenza. Ben presto dovremo occuparci di problemi sanitari, di ordine pubblico e di alimentazione.

Sono troppo cupo? Semplicemente, non mi va di continuare a prendere la droga dell’inane ottimismo. La mia e’ una cupezza relativa, di chi crede che i problemi stimoleranno una risposta positiva nelle persone. Solo che dobbiamo metterci d’accordo su quale e’ il livello  del problema, e ho come l’impressione che il problema sia abbastanza sottostimato.

Saluti
Phitio

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 13:37

Si Pithio, il problema purtroppo è sottovalutato,

è per questo, che per chi non lo conoscesse , consiglio la lettura citata nel mio #1, per i grandi scettici di problemi ambientali, per quelli che tanto non mi riguarda, vivo da un’altra parte non sulla terra e che ci pensino gli altri..

Thomas F. è un grande capitano di se stesso, un po’ come il nostro, dove le coerenze delle sue parole e delle sue battaglie, oltre ogni retorica ambientalista, si riflettono nel suo vissuto quotidiano, perché è così, che ci crediate oppure no, che si modifica la realtà, non credendo a chi Vi grida in faccia le proprie “verità”…

Pagine travolgenti, come questo viaggio, oltre ogni teoria economica, perché legate al contingente:

E..il tempo di sgombrare il campo da sterili e inutili ideologie, e passare a un codice verde come lo definisce Thomas. F., è un estratto che già tempo fa Vi ho proposto, ma che Vi ripropongo, spero che abbiate la flessibilità di vederlo, per quello che è, non un “inno americano” ma una lettura dei problemi del mondo, da parte di un americano:

..
“Non si tratta solo di un’opportunità, ma anche di un test per mettere alla prova la nostra capacità e la nostra volontà di essere leader. Che si ami od odi l’America, che si creda o no nella sua forza, la convergenza di surriscaldamento, livellamento sociale e sovraffollamento rappresenta una prospettiva così scoraggiante che l’ipotesi di arrivare a una soluzione efficace senza una decisa entrata in scena degli Stati uniti è inimmaginabile.

“Diventeremo dei vinti o dei vincitori: ormai non c’è più posto per le posizione intermedie”.



’ E’ vero o acquisteremo il necessario livello di leadership, spirito di innovazione e cooperazione, o sarà una sconfitta per tutti e una SCONFITTA PESANTE. CONTINUARE A BARCAMENARSI FACENDO LE SOLITE VECCHIE COSE è una strada ormai impraticabile. Serve una concezione del tutto nuova. Come dicono in Texas, “se tutto ciò che fai è ciò che hai sempre fatto, tutto quel che avrai sarà quello che hai sempre avuto”.
..
“Il fatto è che un posto in cui gli uccelli non possono volare è un posto dove non c’è scambio tra la gente,non si producono idee, non si sviluppano amicizie, non si rimuove il pregiudizio, non si realizza la collaborazione, non nasce la fiducia e non si afferma la libertà…
.
L’ America ha un problema e il mondo ha un problema. Il problema è che l’America(ma non solo lei) ha smarrito la strada,… e in parte per le cattive abitudini cui abbiamo permesso di prendere piede nei tre decenni scorsi, cattive abitudini che hanno infiacchito nella nostra compagine sociale la capacità di misurarsi con le grandi sfide e la determinazione a farlo.”

Della pesante eredità Pithio, bisogna iniziare a  farcene carico e, come dici Tu, la Via è una sola, che ci piaccia oppure no:

“Lo sforzo richiesto per vincere questa sfida è immane, poiché comporta l’affrancamento dalle lobby del petrolio, l’adozione di politiche,..nel breve periodo impopolari e il definitivo abbandono di stili di vita improntati esclusivamente alle logiche di profitto e individualistiche, nella più totale indifferenza per i problemi del pianeta e per le generazioni future.
E d’altro canto il tentativo non può essere rinviato, non solo perché non ci sarà un’altra occasione, ma perché la posta in gioco, è il benessere, la salute e, in ultima istanza la sopravvivenza stessa del genere umano.” (Estratti dal libro di Thomas F.)

Non è mai troppo tardi per ritrovare l’equilibrio andato perduto, con la Terra!

Ed Elisa sa molto bene cosa intendo Vero!
Lei, insieme ad altri e come altri, si è già fatta carico di questa “eredità”, se nel nostro piccolo lo facessimo tutti, forse ci sarebbe più che una speranza…una realtà questa, invece per nulla fantasma,
ritrovando quella Terra che ci ha generato e da cui ritorneremo, ritrovando la sacralità di ciò che ogni giorno calpestiamo.

stiamo cercando Tutti le stesse risposte, anche questo è spesso sottovalutato.

Ciao
Valentina

p.s mi scuso per la lungaggine, ma ho il libro in versione cartacea, e non avevo altro modo per condividere con Voi alcuni concetti che ritengo cruciali e mai sufficientemente assimilati.

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 13:37

Si Pithio, il problema purtroppo è sottovalutato,

è per questo, che per chi non lo conoscesse , consiglio la lettura citata nel mio #1, per i grandi scettici di problemi ambientali, per quelli che tanto non mi riguarda, vivo da un’altra parte non sulla terra e che ci pensino gli altri..

Thomas F. è un grande capitano di se stesso, un po’ come il nostro, dove le coerenze delle sue parole e delle sue battaglie, oltre ogni retorica ambientalista, si riflettono nel suo vissuto quotidiano, perché è così, che ci crediate oppure no, che si modifica la realtà, non credendo a chi Vi grida in faccia le proprie “verità”…

Pagine travolgenti, come questo viaggio, oltre ogni teoria economica, perché legate al contingente:

E..il tempo di sgombrare il campo da sterili e inutili ideologie, e passare a un codice verde come lo definisce Thomas. F., è un estratto che già tempo fa Vi ho proposto, ma che Vi ripropongo, spero che abbiate la flessibilità di vederlo, per quello che è, non un “inno americano” ma una lettura dei problemi del mondo, da parte di un americano:

..
“Non si tratta solo di un’opportunità, ma anche di un test per mettere alla prova la nostra capacità e la nostra volontà di essere leader. Che si ami od odi l’America, che si creda o no nella sua forza, la convergenza di surriscaldamento, livellamento sociale e sovraffollamento rappresenta una prospettiva così scoraggiante che l’ipotesi di arrivare a una soluzione efficace senza una decisa entrata in scena degli Stati uniti è inimmaginabile.

“Diventeremo dei vinti o dei vincitori: ormai non c’è più posto per le posizione intermedie”.



’ E’ vero o acquisteremo il necessario livello di leadership, spirito di innovazione e cooperazione, o sarà una sconfitta per tutti e una SCONFITTA PESANTE. CONTINUARE A BARCAMENARSI FACENDO LE SOLITE VECCHIE COSE è una strada ormai impraticabile. Serve una concezione del tutto nuova. Come dicono in Texas, “se tutto ciò che fai è ciò che hai sempre fatto, tutto quel che avrai sarà quello che hai sempre avuto”.
..
“Il fatto è che un posto in cui gli uccelli non possono volare è un posto dove non c’è scambio tra la gente,non si producono idee, non si sviluppano amicizie, non si rimuove il pregiudizio, non si realizza la collaborazione, non nasce la fiducia e non si afferma la libertà…
.
L’ America ha un problema e il mondo ha un problema. Il problema è che l’America(ma non solo lei) ha smarrito la strada,… e in parte per le cattive abitudini cui abbiamo permesso di prendere piede nei tre decenni scorsi, cattive abitudini che hanno infiacchito nella nostra compagine sociale la capacità di misurarsi con le grandi sfide e la determinazione a farlo.”

Della pesante eredità Pithio, bisogna iniziare a  farcene carico e, come dici Tu, la Via è una sola, che ci piaccia oppure no:

“Lo sforzo richiesto per vincere questa sfida è immane, poiché comporta l’affrancamento dalle lobby del petrolio, l’adozione di politiche,..nel breve periodo impopolari e il definitivo abbandono di stili di vita improntati esclusivamente alle logiche di profitto e individualistiche, nella più totale indifferenza per i problemi del pianeta e per le generazioni future.
E d’altro canto il tentativo non può essere rinviato, non solo perché non ci sarà un’altra occasione, ma perché la posta in gioco, è il benessere, la salute e, in ultima istanza la sopravvivenza stessa del genere umano.” (Estratti dal libro di Thomas F.)

Non è mai troppo tardi per ritrovare l’equilibrio andato perduto, con la Terra!

Ed Elisa sa molto bene cosa intendo Vero!
Lei, insieme ad altri e come altri, si è già fatta carico di questa “eredità”, se nel nostro piccolo lo facessimo tutti, forse ci sarebbe più che una speranza…una realtà questa, invece per nulla fantasma,
ritrovando quella Terra che ci ha generato e da cui ritorneremo, ritrovando la sacralità di ciò che ogni giorno calpestiamo.

stiamo cercando Tutti le stesse risposte, anche questo è spesso sottovalutato.

Ciao
Valentina

p.s mi scuso per la lungaggine, ma ho il libro in versione cartacea, e non avevo altro modo per condividere con Voi alcuni concetti che ritengo cruciali e mai sufficientemente assimilati.

utente anonimo
Scritto il 4 Febbraio 2010 at 13:58

@ Valentina #6

Sono d’accordo con quanto dici e citi, ma lo ritengo limitante. Abbiamo bisogno degli USA, e dell’ Europa, e dell’ Africa, e Delll’Asia, e dell’ America del Sud e dell’Oceania. 

RItengo che questa coesione si potra’ ottenere solo sull’orlo di un baratro, e quando dico baratro non parlo della piccola scarpata in cui per ora abbiamo evitato di cadere, il possibile meltdown economico globale.

Da qui a 20 anni all’incirca, scopriremo di che pasta e’ fatta la specie umana, quando le vere avversita’ si manifestano.

Leggendo Jared Diamond, ho appreso che la storia ha mostrato situazioni analoghe in passato (da Rapa Nui alla Groenladia, dagli Anasazi ai Maya), e che esistono risposte sagge e risposte stupide a questo genere di problemi: il risultato puo’ variare enormemente.

Saluti
Phitio

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 17:50

Indubbiamente Phitio, indubbiamente si…

Com’era Capitano: "si sale piano, piano …si scende con l’ascensore"!
Hihihi
Grande Capitano, !!!!

ciao
Valentina

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 17:50

Indubbiamente Phitio, indubbiamente si…

Com’era Capitano: "si sale piano, piano …si scende con l’ascensore"!
Hihihi
Grande Capitano, !!!!

ciao
Valentina

utente anonimo
Scritto il 4 Febbraio 2010 at 18:10

in una giornata come questa, non mi sembra ci sia niente da ridere

utente anonimo
Scritto il 4 Febbraio 2010 at 18:10

in una giornata come questa, non mi sembra ci sia niente da ridere

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 20:03

questo è il risultato del nuovo gioco dei cds sui debiti sovrani….
 
ZONA EURO: TENSIONE SUI TITOLI DI STATO
di WSI-AGI-ANSA
Dopo l’impennata dei tassi per Grecia e Spagna, oggi tocca anche al Portogallo vedere salire lo spread dei propri bond quinquennali di 24 punti base, toccando i 169 punti base.

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 20:03

questo è il risultato del nuovo gioco dei cds sui debiti sovrani….
 
ZONA EURO: TENSIONE SUI TITOLI DI STATO
di WSI-AGI-ANSA
Dopo l’impennata dei tassi per Grecia e Spagna, oggi tocca anche al Portogallo vedere salire lo spread dei propri bond quinquennali di 24 punti base, toccando i 169 punti base.

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 20:07

 

Borse: In Fumo 150 Mld Su Timori Conti Madrid e Lisbona

 

giovedì, 4 febbraio 2010 – 19:40 CET
(AGI) – Roma, 4 feb. – Mercati europei nel panico sulle preoccupazioni per la tenuta del sistema finanziario e dei conti pubblici di Spagna e Portogallo. Le borse del Vecchio Continente hanno mandato in fumo 150 miliardi di capitalizzazioni, in base all’indice Eurostoxx 600 che ha lasciato sul terreno oltre il 3%. .

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 22:03

la luce infondo
al tunnel era
un treno che arrivava
contromano

grazie capitano

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 22:16

per Phitio #5

L’Orto Botanico di Torino per 150 anni dalla fondazione, agli inizi dell’800, ha fatto soltanto ricerca nel chiuso dei laboratori.
Ricerche originali, uniche, rigurdanti alberi, culture da campo ed orticole dal livello della terra in giu’: e’ stato scoperto che il loro sviluppo e’ simbiotico alle micorrize, microrganismi fondamentali che con la loro azione moltiplicano per 800 volte l’apparato radicale e, conseguentemente, la sua funzione.
Le piante producono essudati radicali per il loro nutrimento e queste, tra le tante cose, formano una nicchia vitale di sbarramento verso gli aggressori.
Centinaia di ettari di mais sono ormai concimati con questi microrganismi senza piu’ bisogno di pesticidi, con la produzione incrementata del 15%.
Le concimazioni organiche di tradizione di fatto ripristinavano ed incrementavano la presenza di questi microrganismi: essendo ormai diradati sul territorio gli allevamenti le micorrize, disponibili in confezioni moderne ed a costi contenutissimi, potranno ripristinare le concimazioni di tradizione limitando drasticamente quelle chimiche, limitando quando non annullando la necessita’ di pesticidi.

arcsùlon

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 22:16

per Phitio #5

L’Orto Botanico di Torino per 150 anni dalla fondazione, agli inizi dell’800, ha fatto soltanto ricerca nel chiuso dei laboratori.
Ricerche originali, uniche, rigurdanti alberi, culture da campo ed orticole dal livello della terra in giu’: e’ stato scoperto che il loro sviluppo e’ simbiotico alle micorrize, microrganismi fondamentali che con la loro azione moltiplicano per 800 volte l’apparato radicale e, conseguentemente, la sua funzione.
Le piante producono essudati radicali per il loro nutrimento e queste, tra le tante cose, formano una nicchia vitale di sbarramento verso gli aggressori.
Centinaia di ettari di mais sono ormai concimati con questi microrganismi senza piu’ bisogno di pesticidi, con la produzione incrementata del 15%.
Le concimazioni organiche di tradizione di fatto ripristinavano ed incrementavano la presenza di questi microrganismi: essendo ormai diradati sul territorio gli allevamenti le micorrize, disponibili in confezioni moderne ed a costi contenutissimi, potranno ripristinare le concimazioni di tradizione limitando drasticamente quelle chimiche, limitando quando non annullando la necessita’ di pesticidi.

arcsùlon

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 22:41

@9….hai ragione anonimo, non c’è nulla da ridere, ma Valentina rideva per un’altro motivo, che tutti i lettori, di Icebergfinanza, ben conoscono, dopo che per mesi e mesi, il nostro realismo è stato deriso.

Non c’è un solo dato macroeconomico che non nasconda una triste realtà, una realtà artificiale, una realtà decisamente algebrica, statistica, in questa recessione umana.

Non vi è nulla da ridere, per quanto tempo ancora, reali o presunte difficoltà degli Stati, che nella realtà hanno vissuto oltre le loro reali difficoltà, magari falsificando la realtà stessa, per quanto tempo ancora la vita delle persone dovrà restare ostaggio di un pugno di speculatori, di un pugno di ragazzi che gioca con autentici candelotti di dinamite, come sappiamo essere i CDS.

La quiete prima della tempesta è definitivamente finita, ora si guarda all’orizzonte, in attesa della prossima ondata. Ho qualcuno disinnesca in fretta l’esplosivo, ho il prossimo botto resterà nella storia.

Andrea.

Scritto il 4 Febbraio 2010 at 22:41

@9….hai ragione anonimo, non c’è nulla da ridere, ma Valentina rideva per un’altro motivo, che tutti i lettori, di Icebergfinanza, ben conoscono, dopo che per mesi e mesi, il nostro realismo è stato deriso.

Non c’è un solo dato macroeconomico che non nasconda una triste realtà, una realtà artificiale, una realtà decisamente algebrica, statistica, in questa recessione umana.

Non vi è nulla da ridere, per quanto tempo ancora, reali o presunte difficoltà degli Stati, che nella realtà hanno vissuto oltre le loro reali difficoltà, magari falsificando la realtà stessa, per quanto tempo ancora la vita delle persone dovrà restare ostaggio di un pugno di speculatori, di un pugno di ragazzi che gioca con autentici candelotti di dinamite, come sappiamo essere i CDS.

La quiete prima della tempesta è definitivamente finita, ora si guarda all’orizzonte, in attesa della prossima ondata. Ho qualcuno disinnesca in fretta l’esplosivo, ho il prossimo botto resterà nella storia.

Andrea.

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 01:02

E..si ..si Capitano è proprio come dici, ma si sa, tra noi marinai di vecchia data ci si capisce al volo!

Buona notte
Che il Grande Spirito vegli sul Vostro sonno e su quello dei
vostri cari…
Valentina

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 01:02

E..si ..si Capitano è proprio come dici, ma si sa, tra noi marinai di vecchia data ci si capisce al volo!

Buona notte
Che il Grande Spirito vegli sul Vostro sonno e su quello dei
vostri cari…
Valentina

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 07:53

arculon……sono tutte balle !!!
tu ci credi ??
ci stanno prendendo x il kiulo …
intanto nn si capisce xkè x es. nn si dovrebbero piu usare diserbanti ,antiparassitari , e geodisinfestanti ….cosa centrano con le micorizze..
poi secondo e nn meno importante ….. se ci fosse la volontà politica di aumentare la produzione agricola , basterebbe tenere i prezzi un po piu alti , almeno x coprire i costi colturali..cosi gli agricoltori seminerebbero e concimerebbero ..cosa che nn fanno piu xkè ci rimettono……
altro che micorizze…….qua si parla tanto di operai che nn hanno piu lavoro…ma nn si parla mai dell’agricoltore che nn puo lavorare xkè ci rimette.
lo so fanno meno pena xkè in fondo al 90% sono proprietari del fondo.. e quindi nn moriranno di fame….possono vendere il terreno…….. e cosi si tornerà al grande latifondismo …..xkè sappiamo benissimo chi si puo permettere ,oggi, di comprare

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 08:05

Andrea,
,
 in presenza di un sistema fuoi equiibrio ci sono due posiblità:

si lascia che i sistema ritorni all’equilibrio spontaneamente o si cerca di governare il processo.

Poichè la quantià dienergia in gioco (livello di squilibrio) è un dato del problema, non è li che si può intervenire.

Indefinitiva l’unico parametro su cui si può lavorare è il tempo.

Controllare il ritorno al’equilibrio significa in definitiva prolungare la crisi mitigandone gli effetti.

La mia opionione è che le deflagrzioni fanno più danni ma la gestone della crisi sta generando molte opportunità per alcuni di continuare a navigare nel mare dell’azzardo morale ritardando ulteriormente i tempi del recupero.

Non vedo molto da fare in questo momento ma credo che si dovrebbe cominciare a domandarsi dove andrebe posta  l’asticella della "sostenibilità" dala quale vedere ripartire una ripresa più robusta.

Perchè non proviamo a vedere dove dovrebe essere l’asticella, in fondo è la vera "analisi fondamentale", è la madre di tutte le analisi fondamentali.

ciao

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 08:05

Andrea,
,
 in presenza di un sistema fuoi equiibrio ci sono due posiblità:

si lascia che i sistema ritorni all’equilibrio spontaneamente o si cerca di governare il processo.

Poichè la quantià dienergia in gioco (livello di squilibrio) è un dato del problema, non è li che si può intervenire.

Indefinitiva l’unico parametro su cui si può lavorare è il tempo.

Controllare il ritorno al’equilibrio significa in definitiva prolungare la crisi mitigandone gli effetti.

La mia opionione è che le deflagrzioni fanno più danni ma la gestone della crisi sta generando molte opportunità per alcuni di continuare a navigare nel mare dell’azzardo morale ritardando ulteriormente i tempi del recupero.

Non vedo molto da fare in questo momento ma credo che si dovrebbe cominciare a domandarsi dove andrebe posta  l’asticella della "sostenibilità" dala quale vedere ripartire una ripresa più robusta.

Perchè non proviamo a vedere dove dovrebe essere l’asticella, in fondo è la vera "analisi fondamentale", è la madre di tutte le analisi fondamentali.

ciao

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 08:45

 …la gestone della crisi sta generando molte opportunità per alcuni di continuare a navigare nel mare dell’azzardo morale ritardando ulteriormente i tempi del recupero.

e…si iIlCuculo ma…

"Ogni volta risalire è una scelta: sono io che torno a riapropriarmi della mia dimensione umana, metro dopo metro, per venire di nuovo alla luce." U. Pelizzari

Buona giornata  cari Compagni di Viaggio
e che domani sia un giorno migliore di oggi…
a presto…
Valentina

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 08:45

 …la gestone della crisi sta generando molte opportunità per alcuni di continuare a navigare nel mare dell’azzardo morale ritardando ulteriormente i tempi del recupero.

e…si iIlCuculo ma…

"Ogni volta risalire è una scelta: sono io che torno a riapropriarmi della mia dimensione umana, metro dopo metro, per venire di nuovo alla luce." U. Pelizzari

Buona giornata  cari Compagni di Viaggio
e che domani sia un giorno migliore di oggi…
a presto…
Valentina

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 11:52

Affermavo la salita a gradini, mi fu risposto si scende in ascensore, vere entrambe, tuttavia ammetto di aver pensato ad una discesa (veloce come tutti gli storni) sui minimi di fine ottobre, invece ora dobbiamo sperare che si fermi sui minimi di  giugno essendo questo il terzo storno dopo appunto quelli di giugno e di ottobre.
Forse in medio (dei 2 storni) stat …virtus.

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 14:40

Questo blog sta perdendo quota perchè persone troppo ottimiste come il cuculo69 e valentina distolgono la vista da una catastrofe umana imminente che travolgerà tutto, anche le certezze dei poveri ottimisti a d oltranza. Saluti.

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 14:40

Questo blog sta perdendo quota perchè persone troppo ottimiste come il cuculo69 e valentina distolgono la vista da una catastrofe umana imminente che travolgerà tutto, anche le certezze dei poveri ottimisti a d oltranza. Saluti.

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 14:45

Dice bene il capitano che questa non e’ una crisi come le altre. E infatti questa potrebbe essere LA crisi, ovvero la crisi piu’ importante della storia dell’umanita’. …

Phitio,
hai un’idea di come era l’europa all’alba del 1945 ?

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 14:45

Dice bene il capitano che questa non e’ una crisi come le altre. E infatti questa potrebbe essere LA crisi, ovvero la crisi piu’ importante della storia dell’umanita’. …

Phitio,
hai un’idea di come era l’europa all’alba del 1945 ?

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 15:06

per #16
anonimo

se la logica del " too big to fail " ha generato prime, medprime, subprime e tutto il resto che sappiamo … bene, immagina che 3-4 multinazionali del pianeta producono sementi, fitofarmaci ed i farmaci con cui ci curano. Quando si dice conflitto di interesse.
I microrganismi vivono in simbiosi con noi umani e sono fondamentali: come numero rappresentano dieci volte il numero delle cellule del nostro corpo, nelle piante venti volte.
Le colture trattate con le micorizze ritornano robuste e danno nuovamente sapore e profumo ai frutti … che quasi non si sente piu’.
Perche’ non se ne parla se non in incontri tra pochi ?
Fanno troppo poco business … solo qualita’ ( la natura !)

arcsùlon

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 15:07

Soliti blog pieni di belle parole, altruisti a parole, egoisti nei fatti. Addio.

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 15:07

Soliti blog pieni di belle parole, altruisti a parole, egoisti nei fatti. Addio.

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:43

che ci fanno le micorizze alle erbacce ?
puoi avere una super pianta ma se le lasci nn cresce niente ..e quindi bisogna diserbare…..

ma il problema vero è un’altro……anche con le sementi di adesso si potrebbe ottenere una produzione 20-25 % superiore ..basta che convenga e gli agricoltori sanno come far produrre bene  .
è che x i momento nn interessa a nessuno 

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:43

che ci fanno le micorizze alle erbacce ?
puoi avere una super pianta ma se le lasci nn cresce niente ..e quindi bisogna diserbare…..

ma il problema vero è un’altro……anche con le sementi di adesso si potrebbe ottenere una produzione 20-25 % superiore ..basta che convenga e gli agricoltori sanno come far produrre bene  .
è che x i momento nn interessa a nessuno 

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:53

@21

Certo, nel 1945 l’europa usciva da una guerra devastante, sul suolo si contavano oltre 50 milioni di morti.
Eppure.
Eppure, la fine della guerra aveva riacceso la speranza di tornare a vivere.
Ricostruire un mondo nuovo, con l’entusiasmo e la voglia di vivere che solo chi e’ sopravvissuta ad una guerra puo’ provare.

Eppure.
Eppure, il mondo di 65 anni fa, consumava appena 5-7 milioni di barili al giorno di petrolio, e la popolazione aveva a disposizione spazio, forza lavoro motivata e a basso prezzo, capitali. Specie GLi USA, con il loro enorme potenziale industriale, energetico, umano. Il loro influsso nella ricostruzione europea, influsso frutto di calcolo strategico prima di tutto, ha permesso la ricostruzione dell’europa, e dell’Italia.

Ora, siamo seduti su un castello, una piramide di benessere, e scopriamo che l’immenso corpo della modernita’ non riesce piu’ ad alimentarsi nel modo in cui e’ costruito per fare, cioe’ con tassi esponenziali.

L’energia netta sta’ decrescendo. Questo e’ un bel problema.

Peggio ancora, non abbiamo una strategia per sopperire alla strutturale diminuzione di energia, anche se siamo stati ben avvisati (tra le tante cose dette dal Club di Roma nel 1972) .

Purtroppo e’ impossibile far intendere nel bel mezzo di un banchetto luculliano che prima o poi la festa finisce.

Ecco, la differenza tra il post 1945 e adesso e’ tutta nelle prospettive: aperte ed incoraggianti allora, chiuse e scoraggianti adesso.

La prospettiva di lungo periodo che vedo, purtroppo, parla di una situazione futura peggiore di quella di fine 1945, e spero di sbagliarmi con tutte le mie forze.

Saluti
Phitio

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:53

@21

Certo, nel 1945 l’europa usciva da una guerra devastante, sul suolo si contavano oltre 50 milioni di morti.
Eppure.
Eppure, la fine della guerra aveva riacceso la speranza di tornare a vivere.
Ricostruire un mondo nuovo, con l’entusiasmo e la voglia di vivere che solo chi e’ sopravvissuta ad una guerra puo’ provare.

Eppure.
Eppure, il mondo di 65 anni fa, consumava appena 5-7 milioni di barili al giorno di petrolio, e la popolazione aveva a disposizione spazio, forza lavoro motivata e a basso prezzo, capitali. Specie GLi USA, con il loro enorme potenziale industriale, energetico, umano. Il loro influsso nella ricostruzione europea, influsso frutto di calcolo strategico prima di tutto, ha permesso la ricostruzione dell’europa, e dell’Italia.

Ora, siamo seduti su un castello, una piramide di benessere, e scopriamo che l’immenso corpo della modernita’ non riesce piu’ ad alimentarsi nel modo in cui e’ costruito per fare, cioe’ con tassi esponenziali.

L’energia netta sta’ decrescendo. Questo e’ un bel problema.

Peggio ancora, non abbiamo una strategia per sopperire alla strutturale diminuzione di energia, anche se siamo stati ben avvisati (tra le tante cose dette dal Club di Roma nel 1972) .

Purtroppo e’ impossibile far intendere nel bel mezzo di un banchetto luculliano che prima o poi la festa finisce.

Ecco, la differenza tra il post 1945 e adesso e’ tutta nelle prospettive: aperte ed incoraggianti allora, chiuse e scoraggianti adesso.

La prospettiva di lungo periodo che vedo, purtroppo, parla di una situazione futura peggiore di quella di fine 1945, e spero di sbagliarmi con tutte le mie forze.

Saluti
Phitio

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:56

@ #20 del 05 Febbraio 2010 – 14:40

Li lasci sognare. Per i più é ormai troppo tardi per parare il colpo in arrivo.
Li lasci nelle loro illusionio ancora per il tempo rimasto loro.
luigiza

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:56

@ #20 del 05 Febbraio 2010 – 14:40

Li lasci sognare. Per i più é ormai troppo tardi per parare il colpo in arrivo.
Li lasci nelle loro illusionio ancora per il tempo rimasto loro.
luigiza

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:56

tasso di disoccupazione USa dal 10% al 9.7% e tutti ridono.
Basta non dire che sono spariti nella disoccupazione permanente  300.000 disoccupati, e che quindi i disoccupati sono meno per questo.

Ma che gran presa per i fondelli.

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 16:56

tasso di disoccupazione USa dal 10% al 9.7% e tutti ridono.
Basta non dire che sono spariti nella disoccupazione permanente  300.000 disoccupati, e che quindi i disoccupati sono meno per questo.

Ma che gran presa per i fondelli.

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:18

La crisi del debito è arrivata alla fonte: P.I.I.G.S. gli stati indebitati ed incapaci ormai di ridurre il debito e  lì ci siamo anche noi.
E l’ inconsapevole risparmiatore di bot e btp ancora non se n’è accorto, forse è arrivato il momento di aprire gli occhi.
L’america ovviamente si salverà, ma noi?

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:46

Egregio Sig. Luigi ed avveduto anonimo pessimista, vorreste far riprendere quota a questo blog con dei concreti suggerimenti.
Voi avvedutissi pessimisti immagino non avrete nulla da temere in quanto vi siete preparati per tempo a "parare il colpo".
Come ?

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:52

In risposta al Cuculo

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:52

In risposta al Cuculo

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:54

Sei guidato
nella tua esistenza
dalla creatura interiore capace di apprendere,
dal gaio essere spirituale
che è il tuo vero Io.
Non voltare le spalle
a futuri possibili
prima di essere certo che non hai
niente da imparare da essi.
Sei sempre libero
di cambiare idea e di
scegliere un avvenire diverso, o
un diverso
passato.
Il legame
che unisce la tua vera famiglia
non è quello del sangue, ma
quello del rispetto e della gioia
per le reciproche vite.
Di rado gli appartenenti
ad una famiglia crescono
sotto lo stesso
tetto.
Immagina
l’universo stupendo
e giusto e
perfetto.
Poi sii certo di una cosa:
l’Essere lo ha immaginato
di gran lunga migliore
di quanto tu possa
aver fatto.
Il mondo
è il tuo quaderno degli esercizi, le pagine
sulle quali esegui le somme.
Non è realtà,
sebbene tu possa esprimere la realtà in esso
qualora lo desideri.
Sei inoltre
libero di scrivere assurdità,
o menzogne, o di strappare
le pagine.
La tua
coscienza è
il metro della
schiettezza del tuo egoismo.
Ascoltala
attentamente.
Per poter
vivere libero e felicemente
devi sacrificare
la noia.
Non sempre è un facile
sacrificio.
L’indizio
della tua ignoranza è l’intensità
con cui credi nell’ingiustizia
e nella tragedia.
Quella che il bruco
chiama la fine del mondo,
il maestro la chiama
una farfalla.
Ogni cosa
di questo libro
può essere
sbagliata.
Tratto dal libro " ILLUSIONI" di Richard Bach

"Si parla tanto delle illusioni di quelli che amano, ma sarebbe meglio parlare della cecità di quelli che non amano"
(Tristan Bernard)

Mamma mia quanto le adoro! Non potrei vivere senza…ci sono colpi che non si posso parare, gli incassi e basta, ma senza …senza…non potresti rialzarti per continuare…(almeno io no di certo)quindi…no mi dispiace per Voi…non le abbandono le mie illusioni…e se dovessi perderle per strada mi auguro di avere sempre la forza di ritrovarle….

grazie comunque per l’interessamento….

Ciao
Valentina

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:54

Sei guidato
nella tua esistenza
dalla creatura interiore capace di apprendere,
dal gaio essere spirituale
che è il tuo vero Io.
Non voltare le spalle
a futuri possibili
prima di essere certo che non hai
niente da imparare da essi.
Sei sempre libero
di cambiare idea e di
scegliere un avvenire diverso, o
un diverso
passato.
Il legame
che unisce la tua vera famiglia
non è quello del sangue, ma
quello del rispetto e della gioia
per le reciproche vite.
Di rado gli appartenenti
ad una famiglia crescono
sotto lo stesso
tetto.
Immagina
l’universo stupendo
e giusto e
perfetto.
Poi sii certo di una cosa:
l’Essere lo ha immaginato
di gran lunga migliore
di quanto tu possa
aver fatto.
Il mondo
è il tuo quaderno degli esercizi, le pagine
sulle quali esegui le somme.
Non è realtà,
sebbene tu possa esprimere la realtà in esso
qualora lo desideri.
Sei inoltre
libero di scrivere assurdità,
o menzogne, o di strappare
le pagine.
La tua
coscienza è
il metro della
schiettezza del tuo egoismo.
Ascoltala
attentamente.
Per poter
vivere libero e felicemente
devi sacrificare
la noia.
Non sempre è un facile
sacrificio.
L’indizio
della tua ignoranza è l’intensità
con cui credi nell’ingiustizia
e nella tragedia.
Quella che il bruco
chiama la fine del mondo,
il maestro la chiama
una farfalla.
Ogni cosa
di questo libro
può essere
sbagliata.
Tratto dal libro " ILLUSIONI" di Richard Bach

"Si parla tanto delle illusioni di quelli che amano, ma sarebbe meglio parlare della cecità di quelli che non amano"
(Tristan Bernard)

Mamma mia quanto le adoro! Non potrei vivere senza…ci sono colpi che non si posso parare, gli incassi e basta, ma senza …senza…non potresti rialzarti per continuare…(almeno io no di certo)quindi…no mi dispiace per Voi…non le abbandono le mie illusioni…e se dovessi perderle per strada mi auguro di avere sempre la forza di ritrovarle….

grazie comunque per l’interessamento….

Ciao
Valentina

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:55

Come?

Compra questo servizio e sarai servito:

https://www.web-purchases.com/FST_IOUSA_Bailout/WFSTK504/landing.html

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 17:55

Come?

Compra questo servizio e sarai servito:

https://www.web-purchases.com/FST_IOUSA_Bailout/WFSTK504/landing.html

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 18:20

Buonasera

Ultimamente non ho avuto molto tempo per seguire il Blog e le varie notizie economiche, vedrò di recuperare…….tanto per cercare di non farmi travolgere/coinvolgere…….nell’eventuale "caos".

Quindi scusate se i link che posterò sono fuori tema:

http://dmonax.blogspot.com/2010/01/banche-di-stato.html

http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=9&t=467&start=0

ma forse a qualcuno interessano.

SD

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 18:20

Buonasera

Ultimamente non ho avuto molto tempo per seguire il Blog e le varie notizie economiche, vedrò di recuperare…….tanto per cercare di non farmi travolgere/coinvolgere…….nell’eventuale "caos".

Quindi scusate se i link che posterò sono fuori tema:

http://dmonax.blogspot.com/2010/01/banche-di-stato.html

http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=9&t=467&start=0

ma forse a qualcuno interessano.

SD

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 18:20

Buonasera

Ultimamente non ho avuto molto tempo per seguire il Blog e le varie notizie economiche, vedrò di recuperare…….tanto per cercare di non farmi travolgere/coinvolgere…….nell’eventuale "caos".

Quindi scusate se i link che posterò sono fuori tema:

http://dmonax.blogspot.com/2010/01/banche-di-stato.html

http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=9&t=467&start=0

ma forse a qualcuno interessano.

SD

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 18:46

Per scelta etica del blog non si possono dare consigli operativi, solamente ironici avvertimenti.
Qualcuno dice che va bene anche il vecchio sistema del…materasso.

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 18:46

Per scelta etica del blog non si possono dare consigli operativi, solamente ironici avvertimenti.
Qualcuno dice che va bene anche il vecchio sistema del…materasso.

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 19:13

Ciao Marinai,

è da un pò che non mi inserisco più … ma ogni tanto una sbirciatina nel vostro giardino segreto la faccio.
Ed è sempre un piacere trovare che non cambiate. Nonostante le mode, "le convenienze" o le notizie sempre più incredibili che provvengono dal mondo esterno …. al vostro giardino.

Ben poco è cambiato dall’inizio della crisi … i veri motivi che l’hanno generata sono rimasti, anzi sono stati volutamente protetti, "curati" con amore da chi li ha fatti germogliare nella nostra società, che pian piano si sta avvelenando ed esaurendo, senza che nessuno dei "potenti" faccia nulla. 

Per mè è incredibile constatare come da anni gli unici articoli credibili, circostanziati e motivati con una logica che posso permettermi di condividere anche se non comprendere a pieno … sono quelli del capitano e spesso di molti naviganti.
All’esterno è una produzione continua di articoli che si basano su realtà "virtuali" su asserzioni o sentimenti che non corrispondono al mio intedere e sopratutto al mio "io" interiore.

Riguardo questo ultimo articolo …. mi permetto di allegare un link dove il "Boreau of Labor Statistics" spiega come i nuovi dati relativi alla disoccupazione "casualmente" siano stati "aggiornati" e aggiustati in questa occasione, rispetto ai precedenti e … guarda caso le cifre non mi tornano anche se il mio inglese non è al top a faccio fatica a capire molti passaggi.

http://stats.bls.gov/news.release/empsit.nr0.htm

Spero di non essere prevenuto, ma trovo sempre strani certi cambiamenti in determinati momenti o passaggi +/- storici.

Ovviamente la speranza comune è che questa crisi svanisca come la nebbia al mattino, che tornino posti di lavoro e denaro …. ma la consapevolezza che questo potrà accadere solo quando si costruirà un’economia che sia rispettosa dei valori umani che inevitabilmente sono legati al suo esistere è ancora molto lontana, forse oltre il nostro comune orizzonte ….

Saluti a Tutti e … non ammainate le vostre vele!

Francia R

  

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 19:13

Ciao Marinai,

è da un pò che non mi inserisco più … ma ogni tanto una sbirciatina nel vostro giardino segreto la faccio.
Ed è sempre un piacere trovare che non cambiate. Nonostante le mode, "le convenienze" o le notizie sempre più incredibili che provvengono dal mondo esterno …. al vostro giardino.

Ben poco è cambiato dall’inizio della crisi … i veri motivi che l’hanno generata sono rimasti, anzi sono stati volutamente protetti, "curati" con amore da chi li ha fatti germogliare nella nostra società, che pian piano si sta avvelenando ed esaurendo, senza che nessuno dei "potenti" faccia nulla. 

Per mè è incredibile constatare come da anni gli unici articoli credibili, circostanziati e motivati con una logica che posso permettermi di condividere anche se non comprendere a pieno … sono quelli del capitano e spesso di molti naviganti.
All’esterno è una produzione continua di articoli che si basano su realtà "virtuali" su asserzioni o sentimenti che non corrispondono al mio intedere e sopratutto al mio "io" interiore.

Riguardo questo ultimo articolo …. mi permetto di allegare un link dove il "Boreau of Labor Statistics" spiega come i nuovi dati relativi alla disoccupazione "casualmente" siano stati "aggiornati" e aggiustati in questa occasione, rispetto ai precedenti e … guarda caso le cifre non mi tornano anche se il mio inglese non è al top a faccio fatica a capire molti passaggi.

http://stats.bls.gov/news.release/empsit.nr0.htm

Spero di non essere prevenuto, ma trovo sempre strani certi cambiamenti in determinati momenti o passaggi +/- storici.

Ovviamente la speranza comune è che questa crisi svanisca come la nebbia al mattino, che tornino posti di lavoro e denaro …. ma la consapevolezza che questo potrà accadere solo quando si costruirà un’economia che sia rispettosa dei valori umani che inevitabilmente sono legati al suo esistere è ancora molto lontana, forse oltre il nostro comune orizzonte ….

Saluti a Tutti e … non ammainate le vostre vele!

Francia R

  

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 19:13

Ciao Marinai,

è da un pò che non mi inserisco più … ma ogni tanto una sbirciatina nel vostro giardino segreto la faccio.
Ed è sempre un piacere trovare che non cambiate. Nonostante le mode, "le convenienze" o le notizie sempre più incredibili che provvengono dal mondo esterno …. al vostro giardino.

Ben poco è cambiato dall’inizio della crisi … i veri motivi che l’hanno generata sono rimasti, anzi sono stati volutamente protetti, "curati" con amore da chi li ha fatti germogliare nella nostra società, che pian piano si sta avvelenando ed esaurendo, senza che nessuno dei "potenti" faccia nulla. 

Per mè è incredibile constatare come da anni gli unici articoli credibili, circostanziati e motivati con una logica che posso permettermi di condividere anche se non comprendere a pieno … sono quelli del capitano e spesso di molti naviganti.
All’esterno è una produzione continua di articoli che si basano su realtà "virtuali" su asserzioni o sentimenti che non corrispondono al mio intedere e sopratutto al mio "io" interiore.

Riguardo questo ultimo articolo …. mi permetto di allegare un link dove il "Boreau of Labor Statistics" spiega come i nuovi dati relativi alla disoccupazione "casualmente" siano stati "aggiornati" e aggiustati in questa occasione, rispetto ai precedenti e … guarda caso le cifre non mi tornano anche se il mio inglese non è al top a faccio fatica a capire molti passaggi.

http://stats.bls.gov/news.release/empsit.nr0.htm

Spero di non essere prevenuto, ma trovo sempre strani certi cambiamenti in determinati momenti o passaggi +/- storici.

Ovviamente la speranza comune è che questa crisi svanisca come la nebbia al mattino, che tornino posti di lavoro e denaro …. ma la consapevolezza che questo potrà accadere solo quando si costruirà un’economia che sia rispettosa dei valori umani che inevitabilmente sono legati al suo esistere è ancora molto lontana, forse oltre il nostro comune orizzonte ….

Saluti a Tutti e … non ammainate le vostre vele!

Francia R

  

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:23

Buona sera a tutti. Qualcuno sa dove e’ andato a finire il dato bls sull’occupazione ? Grazie, ciao Paolo1

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:23

Buona sera a tutti. Qualcuno sa dove e’ andato a finire il dato bls sull’occupazione ? Grazie, ciao Paolo1

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:42

Intendevo quei famosi 824mila desaparesidos scomparsi fra aprile 2008 e marzo 2009. O forse e’ come dice qualcuno che sono stati molti di piu? Paolo 1

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:42

Intendevo quei famosi 824mila desaparesidos scomparsi fra aprile 2008 e marzo 2009. O forse e’ come dice qualcuno che sono stati molti di piu? Paolo 1

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:49


Simon Maierhofer

The real numbers
Today’s headline numbers report was that the unemployment numbers, ‘surprisingly fell to a five-month low of 9.7%,’ according to today’s government report.
In reality, unemployment spiked to an all-time high of 18%. Yes, 18%! This is the official number reported by the Bureau of Labor Statistics (BLS).
The BLS publishes different sets of data on a regular basis. The main focus tends to be on the U-3 unemployment rate (currently 9.7%, seasonally adjusted).
U-3 is the ‘official’ unemployment rate and illustrates total unemployed persons as a percentage of the civilian labor force. U-4 is another category that includes unemployed workers plus discouraged workers. A discouraged worker is someone who’s available to work but has stopped actively seeking for work.
U-5 unemployment includes the number of unemployed workers, plus discouraged workers, plus marginally attached workers. A marginally attached worker is someone who is able and willing to work but is not actively seeking work.
U-6 is as close to the real unemployment figure as government reporting gets. This number includes unemployed workers, plus discouraged workers, plus marginally attached workers, plus workers that are forced to work part-time because they are not able to find a full-time job. Put another way, it’s the most realistic picture of today’s job market as any.
According to the Bureau of Labor Statistics, the number of U-6 unemployed workers is 18% (not seasonally adjusted – 16.5%). This is the highest number of record.
                      
Keep in mind that neither of the above categories encompasses another important element of the labor force; ‘unemployed self-employed’ workers. If you’re a handyman or contractor next door, or a small business owner who can’t secure work, you are not included! Adding these folks to the mix would put the real unemployment number above 20%!
No one is spared
Unfortunately, job cuts have affected every industry sector. Job cuts in the technology sector (NYSEArca: XLKNews) have reached the highest level in four years.
Even WalMart, a low-price leader and a virtually recession proof outfit, continues to cut jobs. This trend has spilled over and continues in the entire consumer staples (NYSEArca: XLPNews) and consumer discretionary sector (NYSEArca: XLYNews). Ericsson and Pfizer are just a few companies eliminating employees at a record pace.
According to a report by global outplacement firm Challenger, Gray & Christmas, U.S. employers began the year 2010 by announcing 71,482 planned job cuts, the highest tally in five months. The report, however, said that the increase in layoffs should not be seen as a sign of ‘recession

Anonimo

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:49


Simon Maierhofer

The real numbers
Today’s headline numbers report was that the unemployment numbers, ‘surprisingly fell to a five-month low of 9.7%,’ according to today’s government report.
In reality, unemployment spiked to an all-time high of 18%. Yes, 18%! This is the official number reported by the Bureau of Labor Statistics (BLS).
The BLS publishes different sets of data on a regular basis. The main focus tends to be on the U-3 unemployment rate (currently 9.7%, seasonally adjusted).
U-3 is the ‘official’ unemployment rate and illustrates total unemployed persons as a percentage of the civilian labor force. U-4 is another category that includes unemployed workers plus discouraged workers. A discouraged worker is someone who’s available to work but has stopped actively seeking for work.
U-5 unemployment includes the number of unemployed workers, plus discouraged workers, plus marginally attached workers. A marginally attached worker is someone who is able and willing to work but is not actively seeking work.
U-6 is as close to the real unemployment figure as government reporting gets. This number includes unemployed workers, plus discouraged workers, plus marginally attached workers, plus workers that are forced to work part-time because they are not able to find a full-time job. Put another way, it’s the most realistic picture of today’s job market as any.
According to the Bureau of Labor Statistics, the number of U-6 unemployed workers is 18% (not seasonally adjusted – 16.5%). This is the highest number of record.
                      
Keep in mind that neither of the above categories encompasses another important element of the labor force; ‘unemployed self-employed’ workers. If you’re a handyman or contractor next door, or a small business owner who can’t secure work, you are not included! Adding these folks to the mix would put the real unemployment number above 20%!
No one is spared
Unfortunately, job cuts have affected every industry sector. Job cuts in the technology sector (NYSEArca: XLKNews) have reached the highest level in four years.
Even WalMart, a low-price leader and a virtually recession proof outfit, continues to cut jobs. This trend has spilled over and continues in the entire consumer staples (NYSEArca: XLPNews) and consumer discretionary sector (NYSEArca: XLYNews). Ericsson and Pfizer are just a few companies eliminating employees at a record pace.
According to a report by global outplacement firm Challenger, Gray & Christmas, U.S. employers began the year 2010 by announcing 71,482 planned job cuts, the highest tally in five months. The report, however, said that the increase in layoffs should not be seen as a sign of ‘recession

Anonimo

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2010 at 20:49


Simon Maierhofer

The real numbers
Today’s headline numbers report was that the unemployment numbers, ‘surprisingly fell to a five-month low of 9.7%,’ according to today’s government report.
In reality, unemployment spiked to an all-time high of 18%. Yes, 18%! This is the official number reported by the Bureau of Labor Statistics (BLS).
The BLS publishes different sets of data on a regular basis. The main focus tends to be on the U-3 unemployment rate (currently 9.7%, seasonally adjusted).
U-3 is the ‘official’ unemployment rate and illustrates total unemployed persons as a percentage of the civilian labor force. U-4 is another category that includes unemployed workers plus discouraged workers. A discouraged worker is someone who’s available to work but has stopped actively seeking for work.
U-5 unemployment includes the number of unemployed workers, plus discouraged workers, plus marginally attached workers. A marginally attached worker is someone who is able and willing to work but is not actively seeking work.
U-6 is as close to the real unemployment figure as government reporting gets. This number includes unemployed workers, plus discouraged workers, plus marginally attached workers, plus workers that are forced to work part-time because they are not able to find a full-time job. Put another way, it’s the most realistic picture of today’s job market as any.
According to the Bureau of Labor Statistics, the number of U-6 unemployed workers is 18% (not seasonally adjusted – 16.5%). This is the highest number of record.
                      
Keep in mind that neither of the above categories encompasses another important element of the labor force; ‘unemployed self-employed’ workers. If you’re a handyman or contractor next door, or a small business owner who can’t secure work, you are not included! Adding these folks to the mix would put the real unemployment number above 20%!
No one is spared
Unfortunately, job cuts have affected every industry sector. Job cuts in the technology sector (NYSEArca: XLKNews) have reached the highest level in four years.
Even WalMart, a low-price leader and a virtually recession proof outfit, continues to cut jobs. This trend has spilled over and continues in the entire consumer staples (NYSEArca: XLPNews) and consumer discretionary sector (NYSEArca: XLYNews). Ericsson and Pfizer are just a few companies eliminating employees at a record pace.
According to a report by global outplacement firm Challenger, Gray & Christmas, U.S. employers began the year 2010 by announcing 71,482 planned job cuts, the highest tally in five months. The report, however, said that the increase in layoffs should not be seen as a sign of ‘recession

Anonimo

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 21:45

#30

E allora. che risposta è ?
credi d aver scoperto qualcosa di nuovo?

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 21:45

#30

E allora. che risposta è ?
credi d aver scoperto qualcosa di nuovo?

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:16

per #24
anonimo

….. prepari bene il terreno per essere seminato ma non lo semini … lo bagni abbondantemente, il giorno dopo lo copri con un telo di plastica e lo lasci sotto il sole per tre giorni.
Togli il telo che ha moltiplicato l’azione del sole seccando sul nascere le erbe infestanti, con il rastrello riammorbidisci il terreno ed ora si lo semini.
Tutto crescera’ senza erbe infestanti : non hai speso, non hai creato disequilibrio, hai solo impiegato un po’ di tempo in piu’.
Certamente e’ stata l’intuizione di qualche umile persona che quotidianamente si interroga su cio’ che puo’ fare, … lui, … non gli altri …
Noi umani siamo naturalmente in equilibrio con il nostro pianeta, la nostra mente invece …puo’ ricercare l’equilibrio … oppure no!
Anche questa terribile possibilita’ ci e’ stata concessa, liberta’ vera, … sembra incredibile dirlo ma e’ proprio cosi’…
C’e’ sempre una possibilita’ ancora, una soluzione diversa, alternativa … non lo dico io, lo insegna continuamente la natura …

arcsùlon

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:16

per #24
anonimo

….. prepari bene il terreno per essere seminato ma non lo semini … lo bagni abbondantemente, il giorno dopo lo copri con un telo di plastica e lo lasci sotto il sole per tre giorni.
Togli il telo che ha moltiplicato l’azione del sole seccando sul nascere le erbe infestanti, con il rastrello riammorbidisci il terreno ed ora si lo semini.
Tutto crescera’ senza erbe infestanti : non hai speso, non hai creato disequilibrio, hai solo impiegato un po’ di tempo in piu’.
Certamente e’ stata l’intuizione di qualche umile persona che quotidianamente si interroga su cio’ che puo’ fare, … lui, … non gli altri …
Noi umani siamo naturalmente in equilibrio con il nostro pianeta, la nostra mente invece …puo’ ricercare l’equilibrio … oppure no!
Anche questa terribile possibilita’ ci e’ stata concessa, liberta’ vera, … sembra incredibile dirlo ma e’ proprio cosi’…
C’e’ sempre una possibilita’ ancora, una soluzione diversa, alternativa … non lo dico io, lo insegna continuamente la natura …

arcsùlon

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:21

Francia R!!!…Francia R!!! E’ il nostro giardino…poichè è anche Tuo…vero Capitano!!! e…ripassa più spesso a sbirciare, non è poi tanto lontano il tempo che lasciasti tracce indelebeli lungo il viaggio!!

Felice di risentirti caro compagno di viaggio!!!
Navighiamo…navighiamo a vele spiegate…

Valentina

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:21

Francia R!!!…Francia R!!! E’ il nostro giardino…poichè è anche Tuo…vero Capitano!!! e…ripassa più spesso a sbirciare, non è poi tanto lontano il tempo che lasciasti tracce indelebeli lungo il viaggio!!

Felice di risentirti caro compagno di viaggio!!!
Navighiamo…navighiamo a vele spiegate…

Valentina

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:49

Se vi interessa……….chissà che anche l’economia cominci ad "evolversi" e andare oltre "l’età della pietra".

http://www.youtube.com/watch?v=ItT3yZROL34

SD

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:49

Se vi interessa……….chissà che anche l’economia cominci ad "evolversi" e andare oltre "l’età della pietra".

http://www.youtube.com/watch?v=ItT3yZROL34

SD

Scritto il 5 Febbraio 2010 at 22:49

Se vi interessa……….chissà che anche l’economia cominci ad "evolversi" e andare oltre "l’età della pietra".

http://www.youtube.com/watch?v=ItT3yZROL34

SD

Scritto il 6 Febbraio 2010 at 08:41

……
"Noi umani siamo naturalmente in equilibrio con il nostro pianeta, la nostra mente invece …puo’ ricercare l’equilibrio … oppure no!
Anche questa terribile possibilita’ ci e’ stata concessa, liberta’ vera, … sembra incredibile dirlo ma e’ proprio cosi’…
C’e’ sempre una possibilita’ ancora, una soluzione diversa, alternativa … non lo dico io, lo insegna continuamente la natura !…

arcsùlon

Lo dicevo arcsùlon che è importante sentire anche la Tua voce, grazie davvero per i Tuoi pensieri…
l’averti conosciuto poi, insieme a tanti altri compagni di viaggio, è uno di quei piaceri infiniti, di questo entusiasmante viaggio;

perseguendo “il mito della bora infinita”, spesso si è perso la strada e distorto la visione delle cose,
la Vita va bene oltre lo S&P500, o un sobbalzo di borsa, ma continuiamo a voler vivere, non di illusioni, bensì di BUGIE!

Buon WeeK a tutti
Valentina

Capitanoooooooooooooooooo

Navighiamo…Navighiamo….

Scritto il 6 Febbraio 2010 at 08:41

……
"Noi umani siamo naturalmente in equilibrio con il nostro pianeta, la nostra mente invece …puo’ ricercare l’equilibrio … oppure no!
Anche questa terribile possibilita’ ci e’ stata concessa, liberta’ vera, … sembra incredibile dirlo ma e’ proprio cosi’…
C’e’ sempre una possibilita’ ancora, una soluzione diversa, alternativa … non lo dico io, lo insegna continuamente la natura !…

arcsùlon

Lo dicevo arcsùlon che è importante sentire anche la Tua voce, grazie davvero per i Tuoi pensieri…
l’averti conosciuto poi, insieme a tanti altri compagni di viaggio, è uno di quei piaceri infiniti, di questo entusiasmante viaggio;

perseguendo “il mito della bora infinita”, spesso si è perso la strada e distorto la visione delle cose,
la Vita va bene oltre lo S&P500, o un sobbalzo di borsa, ma continuiamo a voler vivere, non di illusioni, bensì di BUGIE!

Buon WeeK a tutti
Valentina

Capitanoooooooooooooooooo

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