RE-REMICS….LA REINCARNAZIONE DEI CDO!

Scritto il alle 23:14 da icebergfinanza

Alle volte ritornano………RE-REMIX……

Come più volte ribadito, la creatività, la fantasia umana non ha confini, la mente è come un’aquila che ha bisogno di spazi immensi dove librare libera, spazi immensi che aiutino l’immaginazione a diventare realtà.

IdeaOnLine mi ha chiesto cosa ne penso dei Re-Remics…..nuova frontiera della finanza creativa, una creatività spesso ai confini dell’ignoto, una creatività spesso fine a se stessa anche se spesso non è lo strumento da demonizzare ma l’uso che l’uomo ne fa.

Non è la prima volta che se ne parla, Icebergfinanza ne ha parlato nel luglio_2007 …….

…..Detto questo per tutti coloro che credono che la stagione della creatività finanziaria sia giunta al termine invito a leggere questo post su Bloomberg dal titolo che io riassumo in "CDO are back", il ritorno dei fantasmi dei CDO sotto le nuove sembianze, si tratta dei Re-remics una sorta di reciclaggio dei relitti di alta qualità del mercato immobiliare, e precisamente Re-remics stà per Resecuritizations of Real Estate Mortgage Investment Conduits!

Il ritorno dei CDO, la loro reincarnazione, una sorta di pulizia generale dalle scorie radioattive dei vecchi CDO, fuori i prodotti strutturati di basso livello e pezzi subprime da poter vendere separatamente con rendimenti presunti di oltre il 20 % e dentro obbligazioni tripla A sempre che oggi possa essere considerato rischio adeguato e minor frazionamento rispetto alle centinaia di assets che potevano comporre un CDO.

………in sintesi concludevo …..Semplicità e trasparenza sembrerebbe a prima vista, ma è il sottostante quello che conta e credo che  la luce in fondo al tunnel per il mercato immobiliare sia ancora molto lontana.

Prima di proseguire vorrei far notare quell’ultima parolina……Remics cs che sta per Conduits , vi ricordate i SIV & CONDUITS i SIV LITES e i VIE, Icebergfinanza fu il primo a farveli conoscere in Italia oggi i governo tedesco sta seriamente valutando la possibilità di creare non una sola BAD BANK ma tante piccole BAD BANKS affiancate da un veicolo finanziario nel quale raccogliere le obbligazioni "tossiche". Nessuna novità quindi, il ritorno della finanza creativa, della finanza fantasma…..

Un SIV non è un SUV di "automobilistica memoria" un SIV è un Structured Investment Vehicle uno strumento finanziario "fantasma" fuori bilancio in cui l’indebitamento è a breve e l’investimento a lungo termine ci si indebita tramite la Commercial Paper e si investe in cartolarizzazioni RMBS, CMBS, ABS e altri nomi esotici come CDO appunto ABCP e perchè no perpetual bond.

La scorsa settimana anche sul SUSSIDIARIO.NET si è parlato dei Re_Remics…La lezione dei derivati non è bastata, nuovi prodotti minacciano il mercato a cura di Mauro Bottarelli

"Per chi pensava che la sbornia di architettura finanziaria fosse terminata con l’esplosione della crisi dei derivati di vario genere, quanto sta accadendo sul mercato può suonare come una beffa. 

Mentre infatti tutti pensano che le banche stiano cercando di ripulire i bilanci grazie anche agli aiuti di Stato, nella City come a New York avviene l’esatto contrario: l’ultima novità si chiama re-remics (resecuritization of real estate mortagage investment conduits), ovvero una nuova generazione di cdo (collateralized debt obligations) che rischia di creare i medesimi danni ancorché la loro entità sia decisamente minore. 

…….le banche stanno solo portando i rifiuti alla Federal Reserve, oggi le cartolarizzazioni sono più vive e vegete che mai, il deposito di scorie radioattive delle banche centrali lavora a pieno regime tutto ciò che si è creato oggi ha distrutto il tessuto economico…….nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…….

Ma partiamo dai cdo per capire meglio di cosa stiamo parlando. I cdo sono dei pacchetti con un’obbligazione emessa dalla banca e con all’interno diversi debiti che cercano un investitore per coprirli, tra cui anche i tanto giubilati subprime. Accade dunque che una banca che vuole dei finanziamenti emette questi cdo cercando credito, promettendo di ripagare il tutto con relativi interessi: in caso di mancato rimborso, però, la banca ci rimetterà i soldi investiti nel mutuato e i soldi da restituire all’investitore vedendo svalutare questi titoli e quindi anche il proprio portafoglio. 

Cosa sono invece i re-remics? Un fondo di investimento in mutui ipotecari su immobili. In realtà si prendono un bel po’ di mutui, molti dei quali rischiosi, li si spezzetta, li si trasferisce in bond che vengono mischiati per bene e immessi nel mercato: una macedonia di cdo.

…….si una macedonia che neanche lo stesso fruttivendolo conosce, in fondo oggi si mangiano le fragole in inverno e le castagne in estate……..

Nei primi cinque mesi dello scorso anno, mentre la crisi esplodeva in tutta la sua virulenza, il volume di investimento in re-remics ha toccato quota 9,3 miliardi di dollari (il 47% di tutti i bond di debito emessi in quel periodo escludendo quelli di Fannie Mae e Freddie Mac, tre volte tanto rispetto allo stesso periodo del 2007). 

Goldman Sachs, JP Morgan Chase e altre sei banche d’affari prima dell’estate si sono lanciate su questo mercato riassicurando pacchetti di investimenti che come cdo non riuscivano più a trovare mercato ma che come re-remics diventavano appetibili. Il perché è presto detto: i re-remics contengono meno di dodici tipi di bond a loro interno, quindi appaiono più analizzabili e soprattutto sono formalmente formati solo da debiti con rating AAA, sicurissimi sulla carta.

…….si oggi è tutto sicurissimo sulla carta, sino a poco tempo fa nessuno poteva fallire, il sistema finanziario e le economie erano…….fondamentalmente solide…..

Solo che la differenza tra i cdo subprime e i re-remics è quantomeno comica alla luce di quanto accaduto: nel primo caso si garantivano mutui a potenziali insolventi, nel secondo caso la controparte non è tenuta a provare il proprio reddito. Ma non è tutto visto che grandi merchant bank e alcuni segmenti di hedge funds in questi giorni di turbolenza hanno creato desk appositi per l’acquisto di cdo e re-remics, investimenti che nel lungo termine possono risultare fruttuosi visto che prima o poi la crisi immobiliare finirà e il sottostante di quei veicoli sono beni immobili.

…….si non vi è alcun dubbio che finirà…..peccato che la Grande Depressione durò oltre 15 anni e la Grande Deflazione giapponese dura da oltre 18 anni………..peccato che oggi si vendano case a meno di 15.000 dollari peccato che si distruggano posti di lavoro come castelli di sabbia travolti dalle onde del mare……. peccato che anche l’ultimo dato sul mercato immobiliare che i mercati hanno festeggiato….il " pending home " sia drogato dallo tsunami di foreclosures già segnalato negli scorsi giorni dal Vostro Icebergfinanza…..ma si sa il mercato vive di illusioni……

Per Simona Beretta, ordinaria di Politiche economiche internazionali presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica di Milano, niente di nuovo. «In effetti, questo comportamento non è del tutto bizzarro: l’evidenza storica sembra mostrare che il rendimento medio di lungo periodo dei titoli “buoni” e dei junk bonds sia stato abbastanza allineato (ovviamente, basso e stabile il primo; grandi guadagni che si alternano a grandi perdite per i secondi).

……si cara Simona, l’evidenza storica, si quella che tutti hanno compreso, grandi guadagni e grandi perdite…..si nel lungo termine, basta saper aspettare, in fondo sono due anni che la luce in fondo al tunnel è dietro l’angolo………prima o poi si accenderà un faro…..peccato che qualcuno non ha ancora capito nulla……..

Nel caso specifico dei re-remics la spiegazione potrebbe essere che il prezzo è precipitato ed è ovviamente il momento di comprare: chi non ha problemi di deleveraging, eccessiva esposizione, può farlo con fondi propri e fa un affare. Un’ulteriore ragione per cui ci può essere ancora domanda di attività finanziarie rischiose è che se una istituzione non ha bisogno stringente di liquidità, si tiene quello che ha e tendenzialmente lo rinnova in via automatica a scadenza, specie se i prezzi sono bassissimi». 

…..perchè magari è rimasto qualcuno che non ha problemi di deleveraging, qualcuno che non ha bisogno di liquidità che ha talmente tanta fiducia da scovare valore nei rifiuti…….

Sarà per questo che a Londra, nonostante la recessione e la crisi nera, oltre la metà dei laureati in matematica, fisica matematica e ingegneria matematica sceglie la specializzazione in finanza. In compenso, visto che non si deve trattare tutto ciò che è finanza come il diavolo perché senza finanza e borsa non avremmo Microsoft e nemmeno Internet, chi fa le cose per bene viene premiato.

….completamente d’accordo, chi fa le cose per bene viene premiato, ma per favore lasciamo la fisica e la matematica, fuori dalla finanza, il tempo della "quantistica" è tramontato i modelli quantitistici hanno fallito perchè è dimostrato che l’uomo non è in grado di applicarli……… In fisica con il termine vibrazione si intende un rapido movimento oscillatorio di piccola ampiezza. Se i prezzi sono soggetti a particolari oscillazioni allora si può pensare che siano ugualmente soggetti a comportamenti di tipo periodico? saperinvestire.it  ….i sostenitori di Icebergfinanza conoscono bene il contenuto dell’ultimo post dedicato, l’eresia dell’equilibrio di mercato, del mercato in grado di riequilibrarsi, un’eresia che ha sconvolto gli "spiriti accademici"…..se qualcuno di Voi oltre 2500 lettori al giorno, vuole sostenere Icebergfinanza è libero di farlo nella maniera che ritiene più opportuna….

Parliamo delle aziende che trattano Cfd – contratti per differenza – cioè derivati ma su leva lineare: ovvero, se sale guadagni, se scendi perdi. Niente trucchi o scappatoie. Questo mercato cresce, giorno dopo giorno e ora la Borsa di Londra ha deciso di investire in questo mercato. 

Una dei player principali di questo segmento è Ig Markets, da poco sbarcata anche in Italia. Queste le parole di Alessandro Capuano, managing director di Ig Markets Italia: «Il fatto che il London Stock Exchange abbia deciso di entrare direttamente come Borsa in questo mercato conferma sia quanto è sviluppato il business dei Cfd in termini di volumi, sia quanto è elevato l’interesse da parte dei consumatori su questi prodotti. Noi ci proponiamo in Italia come azienda leader nei Cfd e il fatto che il Gruppo London Stock Exchange-Borsa Italiana creerà un mercato di Cfd ci aiuterà a far entrare questo prodotto come una asset class sia dei trader online sia degli intermediari italiani che proprio grazie all’iniziativa del LSE non vivono più con le diffidenze degli anni scorsi su questo prodotto».

…….si niente trucchi e la leva bellezza è la leva e tu non ci puoi fare niente al limite si tratta solo di consapevolezza…da un’occhiata a cosa è un  CFD in fondo fdatemi una leva e vi solleverò il mondo…….

Insomma, finanza non vuol dire truffa. Fiducia e voglia di prodotto, fare, questo è il segreto per ripartire.

……..si sono d’accordo non sempre finanza significa truffa, ma negli ultimi anni spesso finanza è stata sinonimo di truffa, spesso chi ha creato questi strumenti non mirava a questi risultati, peccato che alle volte si voglia toccare la luna con un dito e come potete vedere in fondo oggi la luna ………ha avvolto il mercato, la mancanza di fiducia ha un fondamento reale……..semplicità e trasparenza…..ohhh la saggezza popolare quanti messaggi nascosti che nessuno ascolta……

….si ReRemics…..un Remix, un Revival….che Icebergfinanza vi aveva fatto conoscere non appena uscito dalla sala parto, oggi compie sei mesi……auguri a noi tutti, auguri alla finanza creativa, buona trasparenza e semplicità a tutti…….

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!

 

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La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!

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3 commenti Commenta
Scritto il 4 Febbraio 2009 at 21:49

Andrea GRAZIE per l’articolo.

Scritto il 4 Febbraio 2009 at 22:13

COMPLIMENTI ANDREA.
PER LA SEMPLICITA’ CON CUI SCRIVI DEI PROBLEMONI DI QUESTO MONDO.

utente anonimo
Scritto il 4 Febbraio 2009 at 23:26

Andrea mi vene un dubbio: non è che ‘sta luce in fondo al tunnel sia meglio evitarla??

Non vorrei che scoprissimo alll’ultimo istante che è il faro di un treno ad alta velocità che sta correndo a tutta manetta verso di noi…

Ok, ok,… un’altra visione un po’ pessimistica, ma ormai dobbiamo aspettarci di tutto, no??!!

SR

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