ALL'IMPROVVISO UN' ESPLOSIONE! I VULCANI HEDGE FUNDS!

Scritto il alle 22:28 da icebergfinanza

All’improvviso un’esplosione, la rabbia dei Vulcani Hedge Funds e non poteva che essere così, la vendetta del mercato contro le ultime decisioni prese dalle autorità, le ultime banche d’investimento costrette ad abdicare verso il modello di banche commerciali con le conseguenti normative che prevedono una più stretta vigilanza ( per quanto possa servire, visto che di vigilanza in questa crisi se ne è vista ben poca ) gli hedge fund messi sotto stretta osservazione nelle loro pratiche speculative quotidiane non solo short.

Per quanto riguarda Morgan Stanley & Goldman Sachs sembrerebbe che la decisione sia un’autentico regalo….

Goldman Sachs Group Inc. and Morgan Stanley may be among the biggest beneficiaries of the $700 billion US plan to buy assets from financial companies while many banks see limited aid, according to Bank of America Corp.

Un’esplosione simultanea, l’oro che si spinge oltre quota 900, il petrolio che nello spazio di un istante vola a quota 130 distruggendo due mesi di ribassi, due mesi di analisi e chiacchere sulla fine di un trend in barba ad una recessione globale in corso e un dollaro che si avvia lentamente ma inesorabilmente incontro al suo destino.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal dipartimento del tesoro il debito pubblico americano si avvia a raggiungere la stratosferica cifra di 10.000 miliardi di dollari essendo attualmente a oltre 9.720 miliardi con un incremento di 112 miliardi negli ultimi mesi rispetto ai 34 dello stesso periodo dello scorso anno!

Aggiungiamoci l’onda della nuova Resolution Trust Corp ancora da quantificare e del quale sembre non vi sia ancora alcun accordo al Congresso  e abbiamo l’inquietudine che verrà!

Non resta che inflazionare tutto quello che è possibile per distruggere il debito!

Ma il movimento del petrolio è essenzialmente la risposta rabbiosa degli hedge funds alle manipolazioni sui mercati, vediamo ora se qualcuno ha il coraggio di impedire le posizioni long su petrolio, se qualcuno si deciderà a bloccare le contrattazioni del petrolio! E’ un mondo di speculatori dove la "mano invisibile" del mercato ormai è solo una leggenda da raccontare davanti al caminetto, la fine di un mondo che si avvia alla conclusione, ma non la fine dell’economia e della finanza che risorgerà dalle cenere di questa epoca!

Ma non è finita, non è affatto finita date un’occhiata a quanto scrive il FinancialTimes e prepariamoci ad una nuova ondata che sommergerà i mercati finanziari….come ci ricorda pure il nostro Nouriel Roubini!

The next stage will be a run on thousands of highly leveraged hedge funds. After a brief lock-up period, investors in such funds can redeem their investments on a quarterly basis; thus a bank-like run on hedge funds is highly possible. Hundreds of smaller, younger funds that have taken excessive risks with high leverage and are poorly managed may collapse. A massive shake-out of the bloated hedge fund industry is likely in the next two years…….

Even private equity firms and their reckless, highly leveraged buy-outs will not be spared. The private equity bubble led to more than $1,000bn of LBOs that should never have occurred. The run on these LBOs is slowed by the existence of “convenant-lite” clauses, which do not include traditional default triggers, and “payment-in-kind toggles”, which allow borrowers to defer cash interest payments and accrue more debt, but these only delay the eventual refinancing crisis and will make uglier the bankruptcy that will follow. Even the largest LBOs, such as GMAC and Chrysler, are now at risk.

We are observing an accelerated run on the shadow banking system that is leading to its unravelling. If lender-of-last-resort support and deposit insurance are extended to more of its members, these institutions will have to be regulated like banks, to avoid moral hazard. Of course this severe financial crisis is also taking its toll on traditional banks: hundreds are insolvent and will have to close.

In sostanza tutti i nodi verranno al pettine, vi ricordate con quanta enfasi il sottoscritto vi accennava alla demenziale pratica distruttiva degli LBO Leveragebyout messa in campo ad opera dei private equity…..ebbene i miei post dello scorso anno sono pieni di riferimenti a questo argomento!

Consiglio vivamente a  tutti di leggere questo articolo in quanto vi è il sunto di quanto profonda potrà essere la prossima ondata di crisi!

Su Icebergfinanza vi sono riferimenti e notizie GRATUITE che ben pochi sono in grado di offrirVi!

Nel frattempo il colosso GE General Electric è stato ammesso nella lista dei protetti dalle short selling unitamente ad altre società! SEC Spurs `Mother of All Squeezes’ With Short Ban: CHART_OF_DAYS

Tornando per un attimo al piano presunto risolutore della crisi il professor Krugman segnala a proposito del piano che tutto ciò potrà spezzare il circolo vizioso del deleveraging anche se non è chiaro come, ma  il sistema finanziario resterà ancora bloccato dalla mancanza di capitale a meno che il governo non riacquisti i titoli in circolazione a prezzi nettamente superiori ai valori di mercato permettendo al sistema finanziario di tornare a concedere credito!

Una manna per gli azionisti e un’autentico salasso per i contribuenti che si accollano il rischio default a fronte di un’esistente possibilità di futuro rendimento.

Insieme sempre più consapevoli di quanto stà accadendo, lontani dalla realtà virtuale di questo mondo, un mondo dove l’azzardo e la speculazione spesso distruggono le forze positive dei mercati, quella "mano invisibile" che oggi molti usano impropriamente per giustificare i loro interessi, quella "mano invisibile" che Adam Smith il padre dell’economia concepiva a servizio dell’Umanità intera e non come il grande burattinaio, una mano invisibile che proveniva dalle sue precedenti esperienze come la "Teoria dei sentimenti morali" , insieme sulla riva del fiume con nel cuore la speranza di un cambiamento in un sistema etico che testimoni il reciproco rispetto, che testimoni il reciproco interesse!

21 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 07:21

Vi segnalo questo articolo a proposito di etica.
http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2008/09/banche-le-banche-di-allah-di-raffaele.html

Saluti al blog.
Matteo

Scritto il 23 Settembre 2008 at 07:40

Il colpo di reni degli hedge-funds sul mercato del petrolio ha però le gambe corte.

Il mercato del petrolio potrà pure essere speculativo sul breve-brevissimo termine ma a medio-lungo termine comandano i fondamentali della domanda e dell’offerta.

Nei prossimi mesi l’economia mondiale non se la passerà bene. L’AIE sta già tagliando le stime sulle domanda di petrolio.

Gli hedge-fund dovranno presto trovare un altro posto sicuro per conservare la loro “liquidità”.

Ottimo blog. Sono diventato un tuo fan.

ciao

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 08:36

Penso che gli hedge-fund in queste settimane devono lavorare e fare gli straordinari sodo per seguire i su e giu delle borse, moneta e materie prime, se hanno ancora liquidità (non è mica roba loro).
SD

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 09:00

Ieri sera ho visto un servizio sul TG2.
Una troupe si è recata nei sobborghi di Cleveland ed ha visitato un quartiere fantasma, uno dei molti diffusi ormai in tutti gli USA. Sono case pignorate dalle banche, villette stile americano. Non appena gli inquilini vengono sfrattati sono prese d’assalto da ladri, sciacalli e homeless. A volte vengono addirittura semidemolite dalla famiglia sfrattata a mò di vendetta. Nella sola Cleveland si stima che il 10% della popolazione sia stata sfrattata nell’ultimo anno.
Ebbene queste case che sino a 1-2 anni fa venivano vendute a ca. 130.000 dollari ora si possono comprare per un pugno di dollari. La troupe del TG2 ha acquistato una villetta semi-diroccata per 900 dollari!!! 600 euro!!!
Quindi i dati che analizziamo ogni mese sull’andamento dei prezzi delle abitazioni sono ottimistici poichè tengono conto solo dei prezzi sulle transazioni avvenute ma non di tutte quelle case che oramai non hanno mercato e non valgono più nemmeno il terreno su cui sono costruite perchè costerebbe di più abbatterle. Il prezzo in quel caso sarebbe -100% se fosse possibile rilevarlo!!
Questo ci dice che dietro ai freddi numeri splendidamente presentati da Andrea c’è una relatà ancor più cupa, fatta di milioni di persone che hanno perso la casa, il lavoro, la dignità.
Vedere quei quartieri fantasma fa venire i brividi altro che salvare Goldman o Morgan con le loro sedi a Manhattan patinate d’oro!
Vergogna per i bonus da milioni di euro. Vergogna per le bugie di questi anni! Vergona per l’arroganza del potere! Vergogna per la connivenza della politica! Vergogna!

Marco

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 09:00

Bè dai non esageriamo, il petrolio si è fermato a 110. Sarà mica un lapsus di previsione…ehehehe
Ciao

Scritto il 23 Settembre 2008 at 09:24

Rifaccio i “conti della serva”:

1) Come fanno a bastare 700 o 1000 miliardi di dollari, quando solo Lehman aveva nella stiva 600 miliardi di debiti?

2) E dove sono finiti questi 600 miliardi che provocheranno fallimenti a catena?

E chi ha qualche risparmio starà lì a guardare che si dissolve del tutto o chiederà il riscatto? Questo si legge su Wallstreetitalia.com:

“Molte finanziarie e banche Usa stanno inviando comunicati alla clientela per rassicurare gli investitori sul fatto che i loro soldi sono sicuri. Due grandi fondi Usa sono stati sommersi dalle richieste di riscatto, opponendo un rifiuto e svalutando allo stesso tempo il patrimonio.
Questo scenario di estrema tensione si e’ verificato dopo che uno dei principali fondi monetari americani (“money market fund”), The Reserve, ha scioccato gli investitori quando ha tagliato all’improvviso il valore netto del suo fondo piu’ importante, Primary Fund. Il problema e’ quindi rassicurare gli investitori che il NAV (net asset value) non scendera’ sotto il valore di $1.
Leggere il comunicato integrale di
The Reserve
Il fondo di Reserve e’ un colosso con un patrimonio di oltre $60 miliardi e tutto si e’ scatenato dopo che e’ circolata la notizia che aveva in portafoglio $785 milioni di commercial paper di Lehman Brothers Holdings (LEH), titolo che oggi vale $0.14 (-52.7%). Ma gli investitori si sono spaventati al solo nome Lehman, e hanno innescato una fuga in massa dal fondo, con riscatti pari a $40 miliardi in poche ore.
Un altro fondo del gruppo, International Liquidity Fund, riservato agli investitori offshore, ha registrato lo stesso fenomeno. Standard & Poor’s Ratings Services ha annunciato poi il downgrade di Colorado Diversified Trust da AAAm a Dm, per avere in portafoglio “carta” Lehman. Secondo S&P questo Trust, relativamente piccolo con $260 milion in assets di investitori pubblici come scuole e governi locali, e’ stato liquidato oggi. I soldi sono stati gia’ trasferiti al Colorado Local Government Liquid Asset Trust, che ha $3.5 miliardi di patrimonio.
Ci sono al momento, secondo i rumors, molti altri money market fund che hanno in portafoglio commercial paper di Lehman, e tra questi Wachovia (WB) la banca che e’ in lista tra quelle piu’ a rischio (a Wall Street Italia risultano anche voci di una possibile merger allo studio tra Wachovia e Morgan Stanley o Goldman Sachs) con il suo fondo Evergreen Investments, e poi Russell Investments, che fa capo a Northerwestern Mutual Life Insurance e infine RiverSource Investments, il fondo di Ameriprise Financial Inc. (AMP). Tutti e tre hanno fatto sapere che faranno in modo che faranno in modo che il NAV delle azioni dei fondi non scenda sotto il dollaro.
Nel frattempo, stando a quanto riporta MarketWatch, si moltiplicano i tentativi da parte di grossi gruppi finanziari come Fidelity Investments, Vanguard Group e BlackRock per rassicurare i propri investitori che i loro money market fund non hanno alcun titolo Lehman Brothers in portafoglio, per evitare panico immotivato. Invesco, Deutsche Bank e OppenheimerFunds hanno deciso di pubblicare il portafoglio di ciascun fondo su base quotidiana (a fine giornata) sui loro website, per assicurare la massima trasparenza.”

Un po’ in ritardo, non credete? Ammesso di fidarsi dei dati trasmessi…

3) Con questi provvedimenti si salvano, forse, molto forse, solo i più grossi, ma la redistribuzione del reddito, necessaria per far ripartire il tutto, non sta avvenendo e non può avvenire nel breve – medio termine, a meno che regalino, o qualcosa di simile, la casa a chi la dovrebbe abbandonare per i debiti.

Per quanto riguarda la bellissima risposta del gran capo indiano SEATTLE all’offerta di acquisto della terra delle sue tribu’ da parte del “Gran Capo” di Washington all’Assemblea Tribale del 1854, ricordo a tutti una cosa.
Sulla Terra ci sono due tipi di uomini:
quelli che appartenfono alla Terra e qui sono nati. Vivono nella Terra, con la Terra e la amano e la rispettano. Sono, per esempio, gli indiani d’America e gli Aborigeni Australiani.
Poi ci sono gli altri, ci siamo noi, che veniamo da un altro posto, ospitati sulla Terra, ma non viviamo per la Terra, e troppo spesso e maleducatamente la deturpiamo e prendiamo provvedimenti solo quando mettiamo a rischio la nostra esistenza e guardiamo il cielo e lì mettiamo anche il Paradiso e lì vogliamo tornare e sognamo viaggi spaziali guardando …Orione.

Un saluto a tutti.

Bill

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 09:27

Era ovvio che le vagonate di case in mano alle banche avrebbero perso valore, soprattutto in un mercato in recessione, oltretutto anche la manutenzione costa. A questo punto le banche non avrebbero fatto prima a liquidarle al mutuatario stesso a prezzi di realizzo?

Stella

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 14:49

Guerra per banche.
Così tra crac finanziari e speculazioni sul greggio Washington e Mosca alzano la nuova cortina di ferro. E gli arabi non stanno a guardare

A questo link l’articolo integrale… mi sembra interessante ed aggiunge alcuni tasselli alla discussione

http://www.tempi.it/esteri/002990-guerra-banche

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 16:13

IL BLUFF DEL BIOFUEL – CIBO CONTRO COMBUSTIBILI, LA GUERRA DI DOMANI
I biocarburanti non sono i combustibili dei poveri, ma il cibo dei poveri trasformato in calore, elettricità e trasporti. Gli Stati Uniti stanno spingendo le altre nazioni del terzo mondo a produrre biocarburante in modo da soddisfare i propri fabbisogni energetici, anche se ciò significa depredare le risorse altrui
VANDANA SHIVA
http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_fa8ec34c93924bbb50d67c843bc6bef4.html

Stella

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 16:45

Aiutatemi nella risposta…un arzillo 73enne della mia famiglia mi ha fatto una domanda a cui non so rispondere, ve la giro per suggerimenti: MA DOVE SONO ANDATI A FINIRE TUTTI STI SOLDI ?
Mi sembrava naif nel contenuto ed ho provato a rispondergli con logica, ma non ne sono uscito fuori i suoi punti di forza erano:
Se tutti hanno preso soldi a prestito per comprare case beni etc…qualcuno gli oggetti li ha venduti per cui dovrebbe aver incassato il denaro…dove e’ andato a finire perche’ alla fine pure i venditori avranno comprato qualcosa…ed il denaro gira.
Il denaro sosteneva che quello vero non si crea ne si distrugge a meno che il denaro non fosse esistitonemmeno prima e fosse soltanto sulla carta (facendomi l’ esempio di un titolo in borsa che capitalizza si, ma non e’ denaro fino al momento in cui non lo vendo e mi porto i soldi a casa) e la conclusione ci hanno preso tutti per il naso….(non ripeto aggettivi piu’ coloriti).
Non riesco a scalzare le logica dell’ arzillo parente, o forse che abbia ragione proprio lui ? Sono in panne mi date qualche argomento da ribattere ?
Un saluto
Massimo

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 17:08

Tento una risposta al post 10.
Se tuttta l’operazione è stata fatta nella stessa banca, fra dare e avere il bilancio è zero.
SD

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 17:10

rispondo a Massimo e all’arzillo 73enne.

tutti questi fantastiliardi sono stati prestati ai cittadini americani i quali per averli hanno dato in garanzia la propria casa. Ora che il valore delle case è crollato e che i redditi personali sono stati erosi dall’inflazione o dalla disoccupazione questi cittadini non sono più in grado di restituirli così che le banche pignorano le case e falliscono perchè quelle case nessuno le vuole.
Mi dirai: ma i cittadini i soldi che hanno avuto in prestito dove li hanno messi. Semplice, li hanno spesi per comprare il SUV e poi fargli ettolitri di benzina, fare la vacanza da sogno, comprare gioielli, mangiare italiano e comprare una infinità di inutili prodotti fabbricati in Cina, in Giappone, in India ecc. e petrolio prodotto in Russia, Arabia, Iran ecc. Quindi quei soldi sono nelle tasche dei lavoratori, delle imprese, dei governi e delle banche di Giappone, India, Cina, Russia, Arabia ecc. un pò anche in Italia… Tieni però a mente che una moneta o un titolo di stato è un “pagherò” una promessa di pagamento garantito dal governo emittente. Se quel governo fallisce o se la sua moneta crolla e diventa carta straccia beh quei lavoratori, imprese, banche governi ecc. di cui sopra avranno lavorato per anni e ceduto risorse gratis per riempire le panze degli americani! USA…. USA…. USA!!

ciao, Marco

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 17:25

Ciao Massimo, sarà perchè mi avvicino all’età del tuo arzillo famigliare e quindi lo capisco.
Coloro che i soldi se li sono sudati proprio non riescono a mandar giù tutto sto castello di carte (chiamatele come volete…..derivati o che so altro ……40/50 anni fa le chiamavano farfalle in gergo, cambiali nella forma)
Se le cose fossero state chiamate con il loro nome, non ci sarebbero tanti pensionati a piangere, semplicemente non ci sarebbero cascati perchè avrebbero percepito il rischio …..questo almeno in Italia.

Quindi anch’io mi domando: tutti questi soldi dove sono andati a finire ? a ingrassare chi ?

E se c’è stata frode perchè qualcuno che ne abbia competenza non interviene?

Forse che ….è molto più facile assegnare alla giustizia un ladro di polli perchè preso col pollo fra le mani ?? Ma non sarà che il ladro di polli non aveva di che mangiare?

Noi oggi siamo davanti a veri furfanti in giacca e cravatta che dovrebbero stare nelle patrie galere delle varie nazioni …….

Questo credo sia ciò che pensano i vecchietti i quali sono stati educati al rispetto dei beni altrui.

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 17:47

I soldi in america ci sono e sono nelle mani di pochi. Questo è il frutto della politica americana degli ultimi anni ovvero un paese che se da un lato andava in guerra dall’altro tagliava le tasse ai ricchi.
Krugman lo spiega bene nel suo ultimo libro. Serve una politica di redistribuzione del reddito o se volete un nuovo new-deal.
Bisogna pero’ vedere se il nuovo presidente americano avrà la forza di farlo.

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 19:07

Rispondo a Massimo 13
Sono diventati debito, ovvero ricchezza che “forse” ci sarà in futuro, quando la ricchezza reale, “la roba” dei 73 enni, sarà “forse” costituita in quantità sufficente a riequilibrare il denaro circolante.
Per adesso è inflazione, che ora è stata nascosta nel boom immobiliare. Ricordate? L’abitazione non è una spesa, ma un investimento. Questa enorme cazzata ce l’hanno ripetuta per anni, e noi ci abbiamo creduto.
La casa non è nel paniere della spesa, perchè non è una spesa, ma un INVESTIMENTO e come tale non da inflazione!!!! Cosi facendo mentre noi bambi “investivamo” 20 anni di lavoro in un bilocale, loro hanno avuto il tempo di comprarsi a nostre spese la “roba” vera, cioè materie prime e simili.Avevo già postato un commento sul rapporto mesi di stipendio/costo abitazione, prova a farlo con il 73enne, cioè chiedergli quanti stipendi medi costava un’abitazione media nel 60 e confronta con l’oggi. Li ci troverai momentaneamente parcheggiata quell’inflazione che tra poco ci troveremo sulle spalle, fino a che il rapporto ricchezza reale/denaro non rientrerà in proporzioni ragionevoli.
Spero di essermi spiegato, ma sono più abile a parlare che a scrivere:-)
Ruggero

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 19:43

Bravo Ruggero bellissima risposta.
Io sono quello che nell’altro post ti avevo calcolato quanto costava un abitazione 30-40 anni fà.
Comunque un abitazione per una persona o famiglia è una cosa fondamentale, l’errore e stato di farne un investimento, o al limite bisognava lasciare fuori la PRIMA CASA da tutto questo marcio.
SD

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 20:05

Aspetto quanto prima la pubblicazione del tuo libro con tutti i capitoli di questo viaggio inusuale e i commenti relativi dei componenti del veliero.
Per autonomia di pensiero, capacita’ di ricerca e deteminazione di intenti meriterebbe un vero doblone a copia.
Che i tuoi lettori immagino sarebbero ben contenti di pagare.
In attesa della pubblicazione..
Stefano

Scritto il 23 Settembre 2008 at 20:40

Cercherò di essere il più semplice possibile ricordando a tutti uno dei sintomi della Grande Depressione ovvero una enorme diseguaglienza nella ripartizione delle rendite, dei redditi il 5 % che deteneva oltre un terzo dell’intera ricchezza della nazione!

Se i CEO di qualche investment bank e non solo riceve un bonus o una liquidazione di milioni di dollari difficilmente riuscirà a sostenere l’economia con i suoi consumi in quanto saranno indirizzati solo ed esclusivamente a beni di lusso e il suo patrimonio negli anni salirà all’infinito perchè si tratterà solo di ricchezze che richiameranno ricchezze! Molti patrimoni sono stati spazzati via da questa crisi ma comunque sia sono finiti nelle mani di altri patrimoni siano essi asiatici o di hedge fund speculativi, ma mai e poi mai finiranno sulla strada tra la gente comune.

Krugman e Reich ma non solo loro anche il sottoscritto sostengono da tempo che l’unica via per uscire da questa recessione e questa crisi e la redistribuzione del reddito, dare potere di acquisto alle masse coloro che muovono l’economia anche se la mia visione va contro questa società fondata sul consumo insostenibile!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 23 Settembre 2008 at 21:28

Grazie Andrea, chiarissimo.

Tradotto in linguaggio di non addetti , e come diceva mio padre (e di finanza non ne masticava nulla) quello che consuma una famiglia di lavoratori (con calli alle mani ) è il doppio di ciò che consumano i “signori” e lo diceva negli anni 50.

E si riferiva ai consumi quotidiani.

Oggi appare un’utopia la redistribuzione dei redditi forse domani……..ma dobbiamo prima toccare il fondo e sopratutto lo devono toccare “lor signori”.

Avverrà ? Io credo di sì !
Occorrerà un Grande Intervento!

utente anonimo
Scritto il 24 Settembre 2008 at 00:54

Buffet entra in Goldman, Blankfein & C. ringraziano…

http://www.15minutesmagazine.com/archives/Issue_60/mai_0407-01.htm

utente anonimo
Scritto il 24 Settembre 2008 at 21:17

Ho un’amica extracomunitaria che a giugno 2006 ha deciso di acquistare un’abitazione.
Stava pagando 450 euro di affitto e ha pensato: “pago la stessa cifra di mutuo e alla fine divento proprietaria”. L’Unicredit le ha erogato il mutuo, anche se la busta paga non arrivava a 1000 euro.
La casa (in mano a Tecnocasa)sicuramente valeva meno di 100.000 euro, ma la Kirom è riuscita non so come a farle concedere un mutuo superiore dall’Unicredit.
Con questi soldi è stato pagato l’appartamento, il notaio, le varie tasse, la provvigione dell’agenzia, la Kirom, ecc.
La mia amica ha pagato il mutuo a tasso variabile fino a quando (dicembre 2007) è diventato insostenibile.
Dopo la solita trafila, ora la banca si riprende l’appartamento e all’amico che garantiva il prestito chiede altri 10.000 euro.
Vorrei farvi due conti più precisi, ma alcune cose non le so, per esempio a che cifra verrà rivenduto l’appartamento, e quanti soldi complessivamente ha tirato fuori la mia amica.
Mi chiedo: ma perchè l’Unicredit ha concesso un mutuo a tasso variabile ad una persona con un reddito così ai limiti della sussistenza?
Visto che lo ha fatto, siamo davvero sicuri che la banca ci stia rimettendo? A chi è stato rifilato, e sotto quale forma, questo mutuo ad alto rischio?

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