CIAK SI GIRA!

Scritto il alle 22:31 da icebergfinanza

Alla fine la Federal Reserve dietro la curva c’era per davvero!

In fondo era una scomessa vinta in partenza, è come andare al Casinò e sapere che qualunque cosa accadda tu hai la possibilità di vincere sempre e comunque! Bastava puntare contro il dollaro e  le probabilità erano stratosferiche!

Anni indietro Bernanke, durante la festa per i 90 anni di Milton Friedman, disse che lo stesso Friedman e Anna Schwartz avevano ragione, che secondo loro fu la Federal Reserve con la sua politica, a  causare la Grande Depressione degli anni ’30 e scusandosi promise che non avrebbero più commesso lo stesso errore!

Puntuale è stato di parola, ma come abbiamo già visto in un’intervista al TELEGRAPH.CO la nostra arzilla nonnina con i suoi teneri 92 anni, venerata all’interno della Federal Reserve e tuttora consulente della National Bureau of Economic Research di New York,  senza peli sulla lingua, accusa la Banca Centrale Americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito ed ancora stordita dalle conseguenze sul mercato finanziario. 

Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato ……..è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina:

"They need to speak frankly to the market and acknowledge how bad the problems are, and acknowledge their own failures in letting this happen. This is what is needed to restore confidence," she told The Sunday Telegraph. "There never would have been a sub-prime mortgage crisis if the Fed had been alert. This is something Alan Greenspan must answer for," she says.

She is scornful of Greenspan’s campaign to clear his name by blaming the bubble on an Asian saving glut, which purportedly created stimulus beyond the control of the Fed by driving down global bond rates. "This attempt to exculpate himself is not convincing. The Fed failed to confront something that was evident. It can’t be blamed on global events," she says.

" Questo tentativo di discolparsi, non lo trovo convincente (…)" 

"Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt,"

….la saggezza in persona, LA LIQUIDITA’ NON SERVE IN QUESTA SITUAZIONE questa è una crisi di fiducia, più che di liquidità ed a breve diventerà una crisi di insolvenza!

 

Qualunque cosa accadda è triste, triste verificare che non in base ad una situazione congiunturale ed economica recessiva, si interviene, ma dietro la supplica di un mercato in preda al panico. Ora si sconta già altri 0,50 punti base per la riunione ufficiale del 30 gennaio, giorno in cui verrà comunicato pure il preliminare del PIL relativo al quarto trimestre 2007!

Sono curioso di vedere in quale misura verrà ammortizzato il deflattore!

Bill Gross dopo aver auspicato da mesi una riduzione continua dei FED FUNDS oggi sentenzia:
 

 is a “sad testament” to the state of the US economy. `It’s a sad testament to think the Fed has to cut interest rates eight days in front of a meeting to salvage the equity markets,” said Gross. ( fonte Bloomberg )

 “The US economy is in a rather sad state of affairs in that it depends on housing and stock prices to keep going.”

“You would have to think the Treasury rally is almost over,” said Gross. “ Si dovrebbe pensare che il rally dei Treasuri è quasi finito ha detto Gross. `It’`s a safety-only type of "vehicle. It certainly doesn’t provide an attractive return.” E certamente non fornisce un interessante ritorno.”

In fondo come era prevedibile è scattata puntuale la trappola della liquidità, il segnale che ormai con questi rendimenti non conviene più investire ad un tasso inferiore all’inflazione!

Non starò a leggervi il comunicato della Federal Reserve, frasi di circostanza, specialmente quello riferite alle prospettive d’inflazione!

In fondo avanti cosi, come da copione, bolla su bolla e se qualcuno scommette su un ribasso dei tassi in Europa come un atto dovuto, si accomodi, chissà che questa volta non rimanga deluso, deluso dalla coerenza di una banca centrale che non insegue esclusivamente la polvere di stelle, la sindrome di Peter Pan!

Diversamente resterà sempre e comunque un mondo di bandiere variopinte!

 

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25 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 08:54

Dato che tutti ormai siamo dei keynesiani cito una frase dello stesso Keynes:.

In estrema sintesi esporrò i miei dubbi sul perchè non basti il taglio di ieri :

– questa prima di tutte è una crisi della fiducia, dubito nonostante il taglio dei tassi che le banche correranno a “vendere” mutui dopo le batoste prese….
– penso sia inutile ribadire che gli effetti delle politiche delle banche centrali nell’ economia reale si vedono di solito fra 7 mesi ma ribadendo il primo punto non è detto che funzionino, la fiducia non è una macchina che si può spegnere e riaccendere facilmente.
-il carry trade ormai è andato, questa macchina di liquidità non funziona più, ancora meno dal taglio di ieri!
-Avete visto il vix ? Dopo una normale correzzione da 37 (+o-),che è un massimo di tutto rispetto, si è successivamente mantenuto a livelli molto alti!

Questi sono tuttavia dubbi, non certezze.

By Fabio

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 08:57

La frase di keynes (non me l’ ha presa) era : posso portare il cavallo alla fonte ma non posso obbligarlo a bere

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 09:21

I tagli della FED assomigliano a robuste iniezioni di morfina ad un malato terminale…
Che succedera’ quando arriveranno a zero con il tasso di sconto? Perche e’ ovvio che questa politica dei tagli non avra effetto alcuno, ne’ questa ne’ quell’altra, assolutamente demenziale, di dare dei bonus in dollari a tutti i cittadini per andarli a spendere, invece che ripianare qualche debito.

Secondo me Bernanke deve avere stabilito una propria “linea del piave” nel tasso di sconto, piu’ o meno attorno al 2% o 2,5%, sotto il quale non scendera’ mai. Entro quest’anno dovremmo vederlo.

La recessione e’ gia’ arivata. Ora vediamo che succede con l’inflazione.
Saluti
Pierluigi

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 09:30

Il mio dubbio resta sempre quello:
Chi li compra ora i Fed Funds?
I Cinesi, gli Indiani?
I Fed Funds danno un rendimento al di soto dell’inflazione e gli Usa continuano ad avere bisogno di 1.000 miliardi di $ l’anno per pagarsi il Deficit commerciale, più abbassano i tassi e più si strozzano.
Contenti loro…..
Gio

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 09:33

la FED sta disperatamente cercando di evitare che la recessione gia’ in atto non si trasformi in depressione,
ma purtroppo non esiste una medicina sicura contro quella malattia, si va per tentativi, nessuno e’ mai riuscito a spiaegare perche’ ogni 25 anni circa si formi una depressione abbbastanza duratura.
oggi il problema e’ ancora piu’ complesso, l’insovenza sul sistema americano non si puo’ risolvere regalando 800 doll di soldi pubblici alle famiglie. cio’ che ha genareto gli squilibri e la crescita vertiginosa sara’ irripetibile in futuro.
non sono solo le banche e le immobiliari che non produrranno quegli utili straordinati fin qui prodotti, neache le famigli potranno beneficiare dell’indotto.
una specie di catena di sant’Antonio.
il ciclo ha bisogno di riposare per un po, prima di ritrovare vigore. 2 anni ? 3? 25? nessuno lo sa.
BB e HP, stanno mettendo tutto quello che hanno a disposizione forse solo per ritardare gli eventi piu’ drammatici a post elezioni.

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 10:17

La cosa più sorprendente è che dopo l’allentamento poderoso di ieri (che ha rimesso le borse asiatiche sull’otto volante, ma non pare aver convinto i mercati europei) non sia ancora crollato il dollaro. Forse perché i grossi detentori, cioè la Cina, il Giappone e l’ Arabia Saudita stanno subendo pressioni politiche USA?
A quando il petrolio quotato in €?

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 10:27

io credo che il dollaro non sia ancora affondato nonostante tassi reali negativi per un semplice motivo; molti investitori mondiali lo vedono ancora come un bene rifugio. Infatti lunedì quando le borse di tutto il mondo si affossavano il dollaro recuperava posizioni.
Credo tuttavia si tratti di una illusione di breve durata dettata dal panico quella di rifugiarsi negli asset storicamente rifugio, illusione che la FED sta smontando pezzo a pezzo fino a quando non rimarranno con in mano un mucchietto di carta verde buona solo per accendere il fuoco.

saluti,

Marco

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 11:25

Sto con Marco per quanto riguarda il discorso dollaro .

Se notate il dollaro si è sempre rafforzato nei confronti dell’ € proprio nei momenti di maggior volatilità di mercato, nonostante il differenziale tassi a favore di quest’ ultimo.

Tuttavia il motivo non mi è chiaro !

Purtroppo sulle valute non ci capisco molto !

By Fabio

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 12:57

bisogna avere un po di fiducia nei provvedimenti presi da chi sta al comando dei problemi paese (plurale).
se si sconfina è solo del peggior pessimismo.

ormai sono tutti short e giocano anche qui.

Pietro

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 13:30

I tagli della FED assomigliano a robuste iniezioni di morfina ad un malato terminale…
Che succedera’ quando arriveranno a zero con il tasso di sconto?

Hai presente Tokyo?

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 14:47

vedi Pietro, il vero problema è che lo sfascio dell’economia mondiale al quale stiamo andando incontro è stato causato proprio da quelle istituzioni che dovevano vigilare. Se la FED avesse agito negli ultimi 10 anni in maniera più sensata e responsabile non avremmo assistito alla bolla internet, alla bolla immobiliare, alla bolla delle materie prime, alla bolla del credito, alla bolla dei paesi emergenti, alla bolla delle borse ecc. ecc. Come si fa ad aver fiducia nei provvedimenti di questi signori? spiegamelo, perchè io proprio non ci arrivo…..

saluti,

Marco

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 15:51

Se i problemi sono legati principalmente agli USA e agli emergenti, ma solo marginalmente all’Europa.
Qual’è la ragione che svaluta tutti gli asset delle aziende Europee.

Il problema non lo si può relegare solo ad un po di inflazione ed un rallentamento dell’economia e degli utili, che probabilmente ci saranno ancora per una parte del 2008.

Si scende solo perchè il gioco è in mano sempre agli stessi avidi, che prima hanno gonfiato bolle al rialzo ora sono al ribasso, ed in parte senza ragione alcuna.

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 17:00

La mancanza di informazione finanziara indipendente crea sempre confusione nel cittadino medio. La cultura economica e finanziaria degli italiani è carente.
Troppe persone leggendo un articolo di giornale si convinconoi di conoscere i meccanismi della finanza e vengono attratti da gestori e consulenti ad investire in borsa.
A proposito dei gestori, i risultati dei fondi d’investimento italiani sono desolanti e dimostrano la grande incompetenza, i conflitti d’interesse e la totale incapacità delle gestioni attiva di riportare risultati esaltant,i visti i conflitti d’interessee e gli alti oneri di gestione.
Non trascurando i furti legalizzati delle IPO deli ulimi anni.
Chi ridarà ai risparmiatori i miliardi di Euro bruciati in borsa, ovvero intascati dalle aziende negli ulimi anni vedi Saras e da ultimo Il Sole 24Ore.
Meditate gente, meditate.

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 20:38

PER MARCO
il dollaro non e’ sostenuto da nessuno
semplicemente quando le borse scendono reagisce perche’ fondi americani vendono i loro asset in europa per rimpatriare in america
se noti subito dopo si rindebolisce
nessun arcano solo logica
chi vuoi che compri dollari per metterli nell’azionario usa che e’ carissimo o investa in titoli di stato americani che non ti danno nemmeno l’inflazione?

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 20:45

questo non toglie che un giorno diventera’ nuovamente appetibile
ma non penso tanto presto

utente anonimo
Scritto il 23 Gennaio 2008 at 22:39

Sarebbe da capire fino a che punto gli USA condizionano i grossi detentori di valuta come la Cina, Giappone, etc.
Nel senso che forse ci sono degli accordi per tenere certi livelli di cambio. Chiaro che con un tasso di interesse negativo qual’è quello dei bond USA attualmente, il dollaro dovrebbe tendere ad andare verso 1,60 contro euro.
Nel casino, c’è l’apparente indipendenza della BCE che fa il suo mestiere di regolatore della liquidità senza farsi condizionare.
Una volta i mercati reagivano agli interventi della banche centrali, ora almeno in America, succede il contrario!
C’è chi pretenderebbe capitasse altrettanto anche in Europa.

Scritto il 23 Gennaio 2008 at 23:03

scusatemi, sono nuovo come marinaio ma quanto scrivete è sempre molto interessante e mi colpisce.
soprattutto il post dui fondi d’investimento.
non ti chiamo per nome visto che non ti sei firmato, ma vorrei dirti che questo è il mestiere pià difficile del mondo per una serie di fattori:
1 non è una scienza esatta – il nostro capitano, che leggo da 2 mesi grazie alla segnalazione di una amica, paola, è ribassista da fine 2005. io e mia moglie barbara, nonchè mio strategist, pure. sai cosa vuol dire andare a spiegare queste cose ad un risparmiatore, che potresti essere tu, da allora ? mentre tutti i mercati salgono ? mentre tutti gli amici guadagnano ? vuol dire passare per fesso. minimo. e perdere lavoro. le sirene di ulisse esistono. io ho fatto comprare la cina nelll’ott del 2002 e l’ho iniziata a far vendere dal nov 05. un fesso.
2 esistono i cda e le strategie. se la strategia di un grosso istituto è legata al marchio ed alla presenza sul territorio e non più alla qualità del servizio erogato, che ci può fare il gestore ? cioè se riceve ordini di scostamento dal benchmark nell’ordine del 2 % cosa può fare ? (specifico che non ho mai lavorato in un grosso gruppo e che non ho mai avuto di questi problemi).
3 se il risparmiatore compra servizi d’investimento come compera l’alta moda, è colpa del gestore ? cioè se tanto tutto viaggia a marchio ed a performance passate, vale la pena andare professionalmente controcorrente ? o e meglio assecondare e veleggiare su marchio e domanda ? non a caso le maggiori case d’investimento mondiale presentano, contemporaneamente, nell’arco di 2 mesi, il loro fondo sul bric a mag 07, sui massimi.
4 esiste un risparmiatore che a chiaro il processo di accumulazione ? e di distribuzione ? pochi, e legati alla forza emotiva, alla personalità dell’interlocutore
5 molte di queste statistiche vengono dal sole24ore. peccato che le prime firme economiche del sole, prima luca p, mio amico, poi questo nuovo fossero sempre sulla notizia, sempre rialzisti sui massimi e rinassisti sui minimi, peccato che ogni tabella riportata da platero o da altri servisse a dimostrare che la borsa usa non fosse cara. troppi lavorano con lo specchietto retrovisore. così non si fa nè informazione, nè tanto meno formazione del risparmiatore.

per stasera ho finito di annoiarvi.

gian

(chi non cerca l’inaspettatp non troverà mai la verità – eraclito)

utente anonimo
Scritto il 24 Gennaio 2008 at 08:53

@gian
Molto interessante quello che dici, soprattutto riguardo ai clienti.
E’ chiaro che c’e’ scarsissima cultura economica in giro, e che sottrarsi all’inerzia dei comportamenti collettivi e’ durissima.
Certamente, sentirsi intelligenti adesso che magari i tuoi amici ora perdono soldi a palate e’ magra consolazione.
Davvero l’economia e’ una scienza triste
😉

La mia opinione e’ che facevi bene ad essere ribassista dal 2005, solo che non e’ mai possibile beccare il momento esatto in cui un processo, per sua natura imprevedibile (le bolle sono un fenomeno irrazionale al 100%) , possa subire una transizione di fase.

Saluti
Pierluigi

utente anonimo
Scritto il 24 Gennaio 2008 at 10:54

Sono l’utente che ha iniviato il post sull’incapacità dei gestori dei fondi.
Sono un commercialista che segue con passione ed interesse e forse con qualche capacità e fotuna l’andamento delle borse mondiali ( ho sempre letto molto libri di economia e finanza, vi consiglio L’era della fallibilità di Gerge Soros).
Oggi esisono degli strumenti ” ETF” che permettono di diversificare i rischi su più mercati e sui titoli principali, a bassi costi di gestone che vengono uilizzati soprattutto nel settore della consulenza indipendente per gestire al meglio gli investimenti.
Io sono stato più “fortunato” di qualche gestore sono entrato nei paesi emergenti con ETF nell’anno 2005 e sono uscito a Novembre 2007.
Fortunato o realista ?
Certo la mia lettura non è stato solo il sole 24 Ore, e meno male , visto quello si poteva leggere recentemente nel Plus 24 sull’incontro annuale dei gestori dei fondi d’investimento, ma soprattutto internet, blog come questo e un altro tipo d’informazione independente che non segue il carro delle grandi banche d’investimento, ma i fondamentali dell’economia, i dati macroecomonici, l’andamento politico, lo sviluppo dei mercati.
Non la singola azienda o le raccomandazioi delle varie banche d’affari che spesso pilotano l’andamento di un titolo.
Oggi esiste Internet che permette di avere una pluralità informazione, piu trasparente e più qualificata.
A proposito di banche ci rendiamo conto di quanto hanno guadagnato negli ultimi anni in commissioni di gestione
ed altre operazioni spesso poco trasparenti ?
Nell’anno 2006 la somma degli utili dei due principali gruppi bancari italiani supera i 10 miliardi di euro, quasi 20.000 miliardi delle vecche lire, una manovra finanziaria.
E’ migliorato in questi anni la trasparenza e l’efficienza delle banche italiane ? In banca esiste consulenza o forse l’impiegato a solo budget da raggiungere ? Le reti di consulenti finanziarie sono indipendenti o forse guadagnano di più vendendo certi prodotti ? Nel settore dei prodotti assicurativi, fip ed altro c’è trasparenza ? Le assicurazioni nel settore investimenti sono consulenti o venditori ?
Conosco i rischi che ho corso in questi anni investendo nei mercati emergenti e spesso ho monetizzato parte dei guadagni seguendo delle regole di prudenza, ma oggi guardando al futuro e andando ad analizzare i rendimenti medi degli ultimi 5 o 10 anni tra le economie, americana, europee e ” bric ” penso che il futuro dei mercati non sia in occidente.
Oggi conviene stare alla finestra ma quando si ripartirà, analizziamo i fondamenali dell’economie e teniamo anche conto di quella cosi’ detta finanza comportamentale che qualche volta dà risposta all’irrazionalità dei mercati.
Grazie al capitano per la correttezza e competenza dell’informazione.

Giancarlo

Scritto il 24 Gennaio 2008 at 12:14

Oggi sono rimasto sorpreso dai dati positivi di BBVA, e dal fatto che BNP abbia dichiarato che non ci sono perdite per il 2007.
Per il momento SocGen e’ l’unica banca Europea che ha svalutato 2,5 miliardi per via della crisi.

utente anonimo
Scritto il 24 Gennaio 2008 at 18:06

io facio un lavoro in cui le banche le posso vedere un po’ “da dentro”. E da dentro certe “leggerezze ” fan paura. Chiacchieravo con un collega a pranzo e lui mi diceva : tanto tra sei mesi é tutto finito. Le banche avranno “lavato” tutto e tra sei mesi si riparte ..;
bah a me sembra che una curetta di qualche anno sarebbe salutare …
Certo bisogna esser pronti a mangiare pane e patate per qualche anno (speculazione sul grano permettendo)…

utente anonimo
Scritto il 24 Gennaio 2008 at 20:30

ciao andrea sono minghin ,sono tornato dalle vacanze : campitello di fassa ;debbo come sempre farti i miei complimenti , tutto va come pensavi e come poteva essere altrimenti !!! . ti chiedo dove posso trovare le quotazioni del grano , visto che ò seminato quasi tutti i miei campi a grano ciao grazzie

utente anonimo
Scritto il 24 Gennaio 2008 at 21:23

caro gian ti faccio i complimenti per la tua cultura finanziaria
per evitare pero’ discussioni vorrei farvi presente una cosa molto semplice che non si capisce perche’ non viene mai menzionata
in borsa qualcuno vende qualcuno compra
la somma e’ negativa per via delle commissioni piu’ le tasse che uno paga quando vince
semplicemente queso gioco ripeto gioco fa vincere pochi e fa perdere molti
molti si chiedono perche’ sono pochi i fondi che battono il mercato
benedetti ragazzi come potrebbe essere il contrario se la somma e’ negativa?
martedi ho comprato unicredito a 4,54
pensate che chi me le ha vendute ci abbia guadagnato o perso?
il resto spesso sono solo parole
parole di chi non ti vende il pane ma solo illusioni e intanto si mette in tasca la commissione
chi vi scrive ha un dottorato in economia
non qualche master
se mi sentissero i colleghi sai che figura
con stima

Scritto il 24 Gennaio 2008 at 22:36

Chiedo scusa se non riesco a rispondere a tutti, a seguire più argomenti, ma sono con Voi discretamente in silenzio!

Caro Minghin, non posso aiutarti, non è il mio campo, non è un campo dove amo seminare, il grano, le cosidette soft commodity, sono doni di Dio che rispecchiano la soppravvivenza di intere comunità, dei sotterranei dell’Umanità!

Più salgono e più alcune bocche restano vuote, in nome del BIODIESEL la nuova frontiera del profitto!

….se mi sentissero i colleghi sai che figura……Caro anonimo, e chi se ne frega, conta più la trasparenza di qualunque Nebbia Eterna!

Andrea

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