POLVERE DI STELLE!

Scritto il alle 06:52 da icebergfinanza

 

 

Sicuramente tutti Voi ricorderete la favola di Peter Pan, l’eterno ragazzo che non voleva mai crescere e la magia della polvere di stelle di Campanellino, che aiutava i suoi amici a volare nella fantasia di un gioco senza fine.

La polvere di stelle, la magia della politica monetaria, memore del pensiero monetarista di Milton Friedman ed Anna Schwartz che nel loro libro " History of the United States" rivoluzionarono nel 1965, le cause della Grande Depressione, accusando la Federal Reserve di quei tempi.

In un’intervista al TELEGRAPH.CO la nostra arzilla nonnina con i suoi teneri 92 anni, venerata all’interno della Federal Reserve e tuttora consulente della National Bureau of Economic Research di New York,  senza peli sulla lingua, accusa la Banca Centrale Americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito ed ancora stordita dalle conseguenze sul mercato finanziario.

Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato ……..è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina:

"They need to speak frankly to the market and acknowledge how bad the problems are, and acknowledge their own failures in letting this happen. This is what is needed to restore confidence," she told The Sunday Telegraph. "There never would have been a sub-prime mortgage crisis if the Fed had been alert. This is something Alan Greenspan must answer for," she says.

La signora SCHWARTZ ricorda alcuni passi della Grande Depressione ma mette in guardia da un confronto del mondo di oggi con l’epoca del Gold Standard e non crede nel crollo del sistema finanziario.

Il peccato originale della FED è stato quello di taver tenuto i tassi per troppo tempo all’ 1 % dopo la fine del crollo nella new economy…"It is clear that monetary policy was too accommodative. Rates of 1 per cent were bound to encourage all kinds of risky behaviour," says Schwartz.

Confesso che non sopporto la continua presenza del fantasma di Greenspan che dopo aver provocato un oceano di bolle finanziarie ad incominciare dalla grande recessione immobiliare, oggi fà il consulente per un hedge fund che da due anni scommette contro lo stesso mercato immobiliare con guadagni stellari. Ogni qualvolta ci fornirà le sue visioni interessate, staremo a bocca aperta ad ascoltare, il verbo con la v minuscola!

firstrung.co.uk/articles.asp?pageid=NEWS&arti…

“L’innovazione ha portato una moltitudine di nuovi prodotti come i prestiti subprime e il credito di nicchia per gli immigranti (…). Dove un tempo ai clienti più marginali sarebbe stato semplicemente negato il credito, ora i prestatori sono in grado di giudicare con efficienza il rischio di quei clienti e di prezzarlo appropriatamente.

Questi progressi hanno portato a una rapida crescita dei mutui casa subprime….in risposta alla domanda del mercato a beneficio dei consumatori”.

Queste le parole profetiche del leggendario Greenspan che Anna ricorda con dolcezza:

She is scornful of Greenspan’s campaign to clear his name by blaming the bubble on an Asian saving glut, which purportedly created stimulus beyond the control of the Fed by driving down global bond rates. "This attempt to exculpate himself is not convincing. The Fed failed to confront something that was evident. It can’t be blamed on global events," she says.

" Questo tentativo di discolparsi, non lo trovo convincente (…)" ed io trovo assurdo che ogni qualvolta apra la bocca, i media di tutto il mondo ne amplifichino le misere visioni.

"Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt,"

….la saggezza in persona, LA LIQUIDITA’ NON SERVE IN QUESTA SITUAZIONE.

Vogliamo continuare a credere nei sogni, volare nella Polvere di Stelle dimenticando la realtà che stà qui sotto!

Nel grafico della Federal Reserve Bank di Saint Louis abbiamo la certezza matematica che la politica monetaria espansiva non evita la recessione ma forse la può attenuare.

 

Cari Compagni di Viaggio, questa epoca non è un’epoca qualsiasi e questa non sarà una recessione come quelle della Storia, oggi è in atto la " Madre " di tutte le crisi finanziarie con un effetto domino sull’economia di una velocità inusuale e quindi nessuno può prevedere con certezza quanto lunga e profonda sarà questa grave contrazione economica.

Oggi Bernanke parlerà davanti al congresso, chissà che non ascolti il consiglio di Anna!

Nel marzo dello scorso anno, Mario Platero sul Sole24 ore, ricordò che Bernanke avrebbe dovuto chiarire, sempre davanti al congresso, il comportamento degli organi federali riguardo alla possibile concertazione tra le grandi banche e i piccoli istituti di concessione crediti subprime.

Le banche infatti non potevano concedere prestiti con la stessa facilità con cui lo concedevano le istituzioni meno regolamentate ma erano molto interessate e finanziavano questi ultimi con prestiti a lunga scadenza, salvo poi successivamente rilevare direttamente i portafogli prestiti con rendimenti molto interessanti. La Fed invece era interessata a rafforzare la crescita economica, trainata direttamente o indirettamente dal settore immobiliare.

La polvere di stelle, la sindrome di Peter Pan, quell’infinito volo nella magia di una stagione irripetibile attraverso il libero ed incondizionato accesso al credito, una droga sottile, quasi invisibile che ti separa dalla realtà, ti fà volare con la fantasia sino al giorno della consapevolezza!

12 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 10:25

Come ho avuto modo di scrivere in un precedente post, credo che la crisi rischia di essere aggravata dai comportamenti della Fed che potrebbe irresponsabilmente abbassare i tassi cercando di evitare a tutti i costi una recessione negli USA. In effetti, par di capire che almeno secondo l’establishment americano, la recessione non può e non deve avvenire specie in un anno elettorale; in realtà le recessioni non sono altro che crisi sistemiche che permettono di eliminare un certo numero di eccessi o dal lato del credito (concesso con eccessiva facilità) o dal lato degli investimenti (realizzati con insufficienti prospettive di redditività). Credo che quello che rischia di succedere negli USA è una recessione indotta dalla necessità di ridurre il livello dei consumi degli americani, che per decenni hanno considerato un loro diritto consumare 1/3 delle risorse del pianeta a fronte del loro 5% della popolazione. Lo scriteriato uso del mais come materia prima per produrre carburante per le aurto USA è un aspetto di questa sciagurata mentalità. Le legittime aspirazioni dei BRICS a consumare la parte delle risorse naturali che spetterebbe loro metterà in crisi nei prossimi anni i mercati delle materie prime e in primis del cibo, attraverso fortissime tensioni sui prezzi, con effetti geopolitici planetari imprevedibili, compresa, come detto, la necessità per gli americani di consumare di meno. Quale potrebbe essere la reazione (anche violenta) della superpotenza a stelle e strisce non è dato sapere, ma c’è da far tremare i polsi. Buona navigazione, cari amici, e diffidate degli assets in Dollari. Guido

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 12:36

noto con piacere, che nelle analisi, non c’e’ piu’ solo negativita’ ma anche un tentativo lucido di affrontare gli eventi e scorgere alcune positivita’ (intese nel fatto che il mondo va avanti, non che il momento sia positivo)
complimenti.
per quanto riguarda i futuri sviluppi, e’ molto razionale quanto sostiene Guido, sopprattutto per quanto attiene alle reazioni imprevedibili degli States, nel mio modo di pensare vedo come estremamente possibile da fine 2008 in avanti tassi elevatissimi in USA, un apio di anni di Crash borsisitici, inflazione diffusa, invasione dell’iran, petrolio e alientari alle stelle.poi tutto tornera’ alla quasi normalita’ con equilibri nuovi, certo noi europei saremo quelli che pagheranno di piu’ in termini prospettici, perche’ l’immobilismo e campanislismi dei nostri governi ci porteranno alla rovina

Scritto il 17 Gennaio 2008 at 12:55

certo la schwartz ha probabilmente ragione, ma forse doveva dirlo prima …….. o forse non è stata ascoltata, questo non lo so.
So che quando ci si concentra in una direzione ci è difficile ascoltare le opinioni contrastanti
In america si agisce sempre in questo modo, poi se si creano altre bolle non importa, l’importante è continuare a essere i padroni del mondo

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 15:30

INVASIONE DELL’IRAN, CROLLI DELLE BORSE, TASSI ELEVATISSIMI, ORO ALLE STELLE, INFLAZIONE E PERCHE’ NO PESTE BUBBONICA, SCOMPARE IL SOLE NOOO ????? FARINA A 7 EURO AL Kg. ???? CONFLITTO USA/CINA ???

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 15:32

a proposito di ora, qualcuno sa dirmi qualcosa dell’affidabilità di oro.bullionvault.it ?

grazie
federico

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 16:13

peste bubbonica no, scomparsa del sole no, farina a 7 euro al kilo magari non cosi velocemente e non cosi’ tanto, conflitto usa/cina no sicuramente almeno del tipo armato.
vedi che differenza c’e’ tra una visione negativa (ma altamente probabile) e catastrofismo, pirla!!

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 16:40

Capitano ho un opinione sull’ oro e vorrei farne partecipi tutti .

Premetto di non essere un guro e chi mi conosce sa che ho sbagliato già una volta le previsioni, qualcuno si ricorderà ottobre rosso ?

Vorrei solo parlare di rischi per quanto riguarda l’ oro :
-sicuramente l’ oro è in alto in questo momento,entrare a questi prezzi è un notevole rischio in un ottica di lungo periodo
-l’ oro seppur bene di rifugio non produce interessi o cedole garantite come un titolo di stato e ancora meno viene rimborsato alla pari a scadenza
-l’oro per quanto mi riguarda è un ottimo indice dell’ inflazione reale ma secondo voi l’ inflazione perdurerà anche difronte a una recessione (quindi ad un calo dei consumi ) ?
-ricordatevi che l’oro è utilizzato in diversi settori che probabilmente risentiranno della crisi e probabilmente diminuiranno la domanda di questo metallo prezioso

Non sempre le cose vanno su, in giappone per anni c’ è stata una deflazione(a causa di una recessione molto simile ma cmq differente da quella che dovremo vivere), purtroppo non consideriamo mai questo aspetto perchè una deflazione in europa non l’ abbiamo mai vissuta.

Quello che sto dicendo è che ci penserei più di una volta nell’investire in oro in un ottica di lungo periodo,i rischi ci sono !

Tuttavia non conosco il futuro, quindi io di consigli non voglio darne a parte quello di agire con prudenza tenendo conto dei pro e contro e delle possibili conseguenze di ogni scelta .

Ciao a tutti
By Fabio

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 17:34

ciao Andrea, guarda un po Mbia e Ambac, che bello scherzetto che stanno facendo…
grande come sempre continua cosi
mariano

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 17:55

è buffo: la FED promette altri tagli ai tassi e il Governo Americano prepara nuovi incentivi fiscali…….
cercano di curare l’economia con gli strumenti che sono la causa stessa della crisi!!! è a dir poco pazzesco.
Curare un drogato in crisi aumentandogli le dosi di droga porta solo alla morte!!

ciao Marco

Scritto il 17 Gennaio 2008 at 21:43

Caro Mariano, …..la follia nel singolo è un’eccezione mentre nelle folle è l’abitudine! La cosa che fà più male è vedere come le crisi hanno sempre lo stesso denominatore comune ovvero l’irrazionalità e l’edonismo! Forse è meglio che smetta di scrivere stà succedendo tutto troppo così in fretta!

Ciao Fabio ci mancavi, stai tranquillo se qualcuno avesse il tempo di leggersi le mie visioni vi troverebbe il riferimento ad un cammino di una volatilità estrema, vi troverebbe l’accenno alla mancanza di una rendita, vi troverebbe l’essenza speculativa ma non bisogna dimenticare che in questo momento il valore è relativo!

E’ ovvio che dopo una cavalcata di due settimane di una violenza inaudita prima o poi vi sarà un rintracciamento altrettanto violento, ma l’essenza dell’oro stà nella temporanea mancanza di fiducia nella moneta, nel sistema, nell’economia.

Ricordo a tutti che l’oro è partito da 200 dollari ma altrettanto tengo a ricordare che comunque era a 850 dollari nel 1980 ed oggi 850 dollari non sono quelli di allora!

Ovvio poi che nessun investimento è per sempre e che ogni investimento nasconde il suo rischio!

Ad oggi i margini rendimento rischio sono figli dell’ignoto e il rischio è evidente.

Per quanto riguarda l’inflazione ricordati Fabio che nella realtà ci stà distruggendo il potere di acquisto e quella dell’ISTAT o delle banche centrali è solo una leggenda!

Grazie per l’occasione datami per fare luce il fatto che spesso alcuni leggano superficilmente o possano affacciarsi per la prima volta a questo blog, mi fà tornare sempre più convinto alla necessità di non dare alcun consiglio operativo!

Grazie per i complimenti caro Anonimo, la mia visione della vita è di un ottimismo infinito ma alle volte essere realisti è difficile in un mare di ottimismo dove nessuno obietta quando l’irrazionalità e l’illusione fà volare anche gli asini ma ti addita per quello che il tempo e la storia ci stà insegnando!

Ciao a tutti e……..caro il mio TROLL non dirlo a nessuno, ma io sono veramente …..

MAGO MERLINO!!!!!!!!!!!

utente anonimo
Scritto il 17 Gennaio 2008 at 22:18

Grandioso come sempre…volevo solo riflettere sul grande effetto che ha avuto il Bernak dicendo che non c’e’ pericolo di recessione. Ha ottenuto esattamente il contrario…gli investitori…come il parco buoi sono come i cerini…li freghi una volta sola !
Un ultimo commento per quello che riguarda la situazione economica, pochi hanno notato l’emorragia dei fondi il saldo (sottoscrizioni-riscatti) e’ stato negativo per qualcosa come 45 Miliardi di Euro, il che vuol dire che ci si sta mangiando i risparmi…
Salutoni
Massimo

Scritto il 17 Gennaio 2008 at 22:46

i rischi a cui stiamo andando incontro sono enormi, anche perchè, nonostante una possibile politica espansiva della FED, i consumi potrebbero non calare immediatamente e sostenere l’attuale livello inflattivo, situazione ancora più pericolosa.
c’è poco da scherzare facendo battute su conflitti e prezzi della farina 🙂
in tutti i mercati, in tutti i prezzi, la consapevolezza aiuta il ripristino dell’equilibrio, l’incoscenza aggrava le conseguenze negative delle situazioni.
purtroppo “la massa” arriva alle conclusioni corrette con calma, mediata nelle proprie riflessioni dal grande fratello telesiviso e distratta da veline e calciatori

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